Titolo: Van blues
Autore: Franco Coda
Editore: La Torre dei Venti
Collana: Borea
Pagine: 281
Prezzo: € 14,00
Uscita: 25 marzo 2021
Recensione
“Van blues” colpisce immeditatamente per la bella copertina, per poi convincerci a leggerlo grazie alla trama invitante. Franco Coda, l’autore, ci propone il suo quinto lavoro, firmato, questa volta, dalla casa editrice “La Torre dei Venti” ed il risultato è un romanzo molto curato e scoppiettante.
I due protagonisti José e Silvia sono, a mio avviso, fantastici e molto particolari, infatti attirano immediatamente l’attenzione del lettore e lo incuriosiscono sempre di più, capitolo, dopo capitolo. Inoltre l’autore è riuscito a caratterizzarli davvero molto bene, come se uscissero dalle pagine ed entrassero nella nostra quotidianità.
Il terzo protagonista è, ovviamente, il mitico Van rosso, che molti di noi conoscono perché è un mezzo cult apparso anche in vari telefilm e film ed indubbiamente ha il suo grande fascino. I tre, quindi, riescono ad intrattenerci con grande brio e vivacità, dando al romanzo un ritmo assolutamente frizzante.
La storia è avvincente ed appassionante, con qualche colpo di scena. Inoltre devo ammettere che non ho trovato nulla di scontato o di prevedibile e ciò mi ha fatto apprezzare il romanzo ulteriormente. Il lettore è seduto comodamente in poltrona, mentre loro agiscono, si muovono e macinano anche chilometri. In pratica ci tengono compagnia con le loro avventure e disavventure.
Come potete leggere anche nella trama qui sotto, “Van blues” di Franco Coda è un mix di generi con una dose di mistero. Si resta pure molto colpiti dai lavori dei due personaggi: lui si occupa di libri e ciò, per me, è assolutamente affascinante e, vi segnalo, che sono citati diversi titoli di letture famose, mentre lei… vende se stessa, ma tutto è scritto in modo molto aggraziato e mai volgare. Ho trovato assai interessante anche il divertente scambio di alcuni clienti che passano dal lavoro di José a quello di Silvia o viceversa.
Il romanzo ha, quindi, anche una sua certa dose di ironia. Altro punto a favore della storia è, secondo me, il rapporto tra i due protagonisti che stuzzica il lettore e lo incuriosiscono, invogliandolo a scoprire se accadrà qualcosa dalla loro amicizia, tra alti e bassi.
Ci sarebbe molto da raccontare, ma ho anche il timore di spoilerare troppo rischiando di togliere il gusto della lettura. Infatti, a mio avviso, “Van blues” è un romanzo carico di dettagli, di passaggi e di battute che avvolgono il lettore sorprendendolo pagina dopo pagina.
Consiglio questo libro a tutti coloro che hanno voglia di un romanzo in grado di appassionare e carico di scene in movimento.
Concludo con il passaggio presente in quarta di copertina:
“Sul Van abbiamo dormito, parlato, vissuto, bestemmiato, amato, discusso.
Lo abbiamo parcheggiato in ogni luogo, con ogni condizione atmosferica, a qualsiasi ora del giorno. Al suo interno abbiamo bevuto ogni vino che meriti rispetto.
Lo abbiamo prima agognato e poi avuto.
Lo abbiamo amato.
Quello dei ricordi non è un gran momento, perché vuol dire mettere in standby la vita, ma lasciateci comunque presentare: siamo Silvia e José.
Lui era il nostro T2. Il nostro Van.
E al Suo interno avvenne quasi tutto quello che si va qui, non senza un po’ di nostalgia, a raccontare.”
Trama
È un fascinoso romanzo visionario dai molti volti: fantasy, memoir, thriller. Il vagabondare senza meta per il mondo sul Van rosso dei due protagonisti, gli indimenticabili José e Silvia, si carica a un certo punto di misteriosi segnali: vengono “sollecitati” a reperire una grossa somma, con qualunque mezzo, se vogliono partecipare a una missione non specificata, per cui sono stati scelti.
Il ritmo placido delle loro esistenze è sconvolto: José deve smettere di vendere i suoi amati libri, Silvia il suo amato (dai molti clienti) corpo. Sorprendenti colpi di scena, rapine vere e false, un’estorsione addirittura alla ‘ndrangheta, conducono infine alla spiazzante sorpresa che proprio José e Silvia sono chiamati a gestire con l’aiuto di Mimmo, l’imprevedibile mafioso. Puniti per la cieca e irreversibile distruzione del loro Pianeta, sapranno gli uomini percorrere nuove vie ed evitare gli errori del passato? Chissà.