Titolo: Valori anomali
Autore: Pierpaolo Moscariello
Editore: Edizioni Dialoghi
Collana: Intrecci
Pagine: 211
Prezzo: € 16,00
Uscita: 20 gennaio 2022
Recensione
“Valori anomali”, firmato da “Edizioni Dialoghi” è il primo romanzo scritto da Pierpaolo Moscariello.
Il protagonista, Paolo, è un ragazzo che, durante la lettura, mi ha messo a dura prova. Infatti, verso di lui ho percepito momenti di antipatia che si sono alternati con altri di simpatia.
Questo libro, inoltre, grazie ad alcuni passaggi ed argomenti, è riuscito a farmi fermare, alcune volte, a riflettere seriamente, a mostrarmi dei pensieri in modo diverso e con altri occhi, in alcuni casi me li ha proprio aperti. Indubbiamente Paolo è un protagonista provocatorio, sia verso il lettore, che con gli altri personaggi della storia.
Pierpaolo Moscariello è stato davvero molto bravo a descriverlo e a raccontare la vita del ragazzo. Quest’ultimo risulta spesso, a mio parere, molto rigido, parecchio preciso e, a volte, troppo inquadrato. Ciò mi ha un po’ irritato anche perché mi ha ricordato che un tempo pure io, sbagliando, ero così e tutto è stato assai difficile, quindi, secondo me, dovrebbe lasciarsi andare un po’ di più e godersi i vari avvenimenti in modo più sereno.
In alcuni passaggi mi sono ritrovato, ma in altri, a mio avviso, è mi è parso fin troppo esagerato. Alcuni lettori potrebbero sia immedesimarsi in alcune situazioni, ma anche vederle in modo diverso.
L’autore ci propone, comunque, nel corso della storia, una crescita di Paolo, infatti diventa più maturo e dimostra, ogni tanto, di affrontare determinate situazioni in modo diverso.
Tornando ai vari passaggi che si incontrano nel corso della lettura, è davvero interessante fermarsi qualche volta a riflettere, per capire se si è d’accordo o no con quanto affermano il protagonista e gli altri personaggi. Inoltre mi è capitato spesso di prendermi un attimo per capire come avrei reagito io al posto di Paolo, specialmente davanti a determinate risposte ricevute.
Egli dovrebbe, ogni tanto, lasciarsi scivolare le cose e godersi maggiormente la vita. Spesso mi ha fatto tenerezza e avrei voluto abbracciarlo, consigliarlo.
Indubbiamente ci sono pure alcuni lati oscuri e ciò ci dimostra come “Valori anomali” sia anche un gran bel libro, molto introspettivo. Tutto ciò mi ha fatto amare questo romanzo e l’ho letto tutto d’un fiato, con grande trasporto ed interesse.
Pierpaolo Moscariello ha uno stile di scrittura molto incisivo, sorprendentemente coinvolgente e capace di porre al lettore alcune domande importanti riguardanti i rapporti umani, della vita ed i suoi valori.
“Valori anomali” è una storia palpitante e piena di vita che conquista ed appassiona. Senza dubbio mi ha messo a dura prova e proprio per questo mi è piaciuto moltissimo anche perché, in alcuni momenti, ho rivisto il me stesso di moltissimi anni fa con la sua rigidità eccessiva e il non lasciarsi andare. L’essere troppo severo non sempre è la scelta migliore. A volte, infatti, occorre viver la vita al presente con i suoi attimi e i suoi momenti piacevoli, senza pensare a come sarà il domani. Se qualcosa o qualcuno ci fa stare bene in quell’istante, forse è il caso di godersi ciò che ci accade senza troppe riflessioni filosofiche, senza timori, perché altrimenti si corre il rischio di non vivere il presente e di avere poi dei rimpianti.
“Valori anomali” lo promuovo anche come libro di crescita personale per diversi di noi, me compreso e complimenti a Pierpaolo Moscariello per l’intensità della sua penna.
Qui sotto vi propongo l’incipit:
“Fu un gesto lento, la mano si sporse quasi a trascinarsi dietro una tensione difficile da contrastare. Le dita ossute vibrarono a scardinare così le leggi della gravità e quei fili invisibili che tentavano di mantenerle ancorate al busto. E con un respiro profondo, a rilassare i muscoli estenuati da quella recente fatica, la nonna mi porse un’ultima caramella Rossana. L’aveva tirata fuori dalla tasca del pigiama con la teatralità di un mago che estrae il coniglio dal cappello. Credo fosse riuscita a riporla lì in quegli attimi frenetici prima di essere trasportata via dalle sirene dell’ambulanza.
Ero cresciuto a pochi passi da un ospedale. Mi ci ero abituato a quel viavai angosciante di medici e infermieri alla guida. Il suono delle sirene, pulsante nelle tempie, turbava la maggior parte delle persone, faceva tendere le orecchie e increspare le rughe di espressione sulla fronte, appesantite da un senso di malinconia. Non a me, però. Per me quel suono era stato la ninna nanna della vita, quasi note rilassanti nelle rumorose notti piovose, o la celebrazione dei momenti felici. Le sirene erano state lì e un po’ mi avevano cresciuto, consigliato, coccolato. Mi ero convinto del fatto che il giorno in cui sarei andato via di lì, allora mi sarebbero mancate…”
Trama
Quando la nonna di Paolo viene a mancare, l’ultimo consiglio che dà al nipote è quello di partire, di cercare altrove la propria strada. Il ragazzo, ventottenne neolaureato e ben accoccolato nell’abitudine, in un guizzo di intraprendenza decide di lasciare la sicurezza del suo paesino nel sud Italia per avventurarsi in un progetto di ricerca in Germania, a Magonza. Paolo è costretto a uscire dalla sua zona di comfort per destreggiarsi tra difficoltà comunicative, culturali e non solo: proprio in questa cittadina sulla sponda del Reno, è tempo di conoscere un inedito aspetto di sé grazie all’attrazione per Lukas. Per il giovane ha dunque inizio un percorso nuovo, un sentiero che lo condurrà faccia a faccia con il vero se stesso.