Un’ora

Titolo: Un’ora

Autore: Christian Bergamo

Editore: Rizzoli

Collana: Le narrative

Pagine: 270

Prezzo: € 18,00

Uscita: 18 giugno 2024

Recensione

“Un’ora” è il nuovo lavoro di Christian Bergamo pubblicato dalla casa editrice “Rizzoli”. È un romanzo molto piacevole da leggere, organizzato in modo particolare ed abbastanza originale.

Ma veniamo prima di tutto al titolo: perché un’ora? Fa riferimento al fatto che la coppia protagonista, ossia Diego e Camilla, si incontreranno un’ora all’anno e precisamente a fine ottobre, quando avviene sempre il cambio dell’ora da quella legale a quella solare, sarà proprio quella, l’ora del loro incontro annuale, di notte!!!

Il punto di incontro sarà il locale gestito da Lucio che è un po’ la voce narrante della storia e anche di vari aneddoti, curiosità ed avvenimenti.

I capitoli sono indicati col numero di volte (e quindi l’ora) che i due cuori soli, autori del patto, quindi “La prima ora”, “La seconda ora” ecc.…

Il ritmo è spesso serrato, ma molto godibile, come pure la penna di Christian Bergamo è frizzante, scorrevole e a tratti anche avvincente.

Indubbiamente il lettore si appassiona a questi particolari incontri e si incuriosisce parecchio ad attendere la fatidica ora annuale per scoprire se i due ragazzi ci saranno anche stavolta, se decideranno di presenziare oppure no, ma specialmente sarà interessante scoprire di cosa parleranno e come si svolgeranno quei sessanta minuti insieme.

In parallelo a tutto ciò c’è la vita di Lucio con Roberta, del suo locale, dei suoi clienti.

All’interno del libro, l’autore ci propone anche il regolamento che Diego e Camilla hanno sottoscritto per quanto riguarda questo loro accordo di un’ora all’anno e, devo ammettere, che è costituito da dieci punti davvero precisi, dettagliati, divertenti, e particolari. Vi propongo, come esempio, il punto 8: “è vietato durante l’ora dell’incontro parlare del futuro e chiedere di progetti, aspirazioni, paure, proiezioni”.

Durante la lettura è molto piacevole ed intrigante notare come passa il tempo e come cambiano le persone, sia caratterialmente, ma anche fisicamente; infatti, l’autore mi ha sorpreso positivamente per la sua bravura nei dettagli fisici nel descrivere Diego e Camilla man mano che gli anni trascorrono.

“Un’ora” è un libro verace pieno di vita che illustra le varie fasi di un essere umano, il passare imperterrito del tempo e i cambiamenti ad esso legati. Indubbiamente c’è tanto su cui riflettere, nonostante sia partito tutto come un gioco, che diventa poi costruttivo, sia per i protagonisti, che per noi lettori.

Tra le domande che ovviamente ci si pone c’è quella sui due ragazzi che riguarda l’amore: si innamoreranno, prima o poi, l’uno dell’altra o il loro rapporto resterà quello di due amici? Il lettore assiste, seduto, alle loro conversazioni con grande interesse e curiosità, non solo per quanto riguarda la loro vita, ma pure per quella di Lucio che riserverà sorprese.

Se avete voglia di un romanzo fresco, particolare, sul tempo che passa e di scoprire anche voi che cosa accadrà in quelle ore speciali tra i due protagonisti, allora “Un’ora” è il libro che fa per voi.

Qui sotto vi propongo l’incipit del primo capitolo:

“Era il venticinque ottobre, me lo ricordo bene perché Roberta compiva gli anni e avevamo organizzato una cena con un po’ di amici. Erano giorni che andava proponendomi varianti di menù, ricette sentite non so dove, forse dalle ami- che, forse dalla madre, e ogni volta c’era qualcosa che non mi convinceva, tipo gli straccetti rucola e parmigiano. Ma che c’entravano gli straccetti rucola e parmigiano in una cena tra amici? Finché a un certo punto le ho detto: «Vabbè fai tu», e lei ha fatto. Da sola. Con quel suo modo plateale di evitarmi che la rendeva buffa, come quando ha aperto il frigo per cercare la maionese, sembrava volesse entrarci dentro tutta intera pur di non guardarmi in faccia.

Era ancora nervosa perché le avevo appena criticato pure la scelta della lasagna col pesto, che secondo me non piaceva a tutti, lei quindi aveva deciso di non rivolgermi parola per il resto del pomeriggio…”

Trama

Una volta all’anno il tempo si ferma, regalandoci un’ora in cui tutto è possibile. È ciò che succede a fine ottobre, nel passaggio dall’ora legale a quella solare, ed è in questo momento sospeso che nasce la storia di Diego e Camilla.

I due si incontrano in un bar neanche ventenni, allo scoccare dell’ora solare, e sullo scadere del loro tempo insieme si fanno una promessa: ritrovarsi tutti gli anni nello stesso posto per vivere quell’ora che in realtà non esiste, senza vedersi mai oltre quello spazio sicuro e senza mai parlare di sé al passato e al futuro. Un qui ed ora in cui si annida l’affetto di cui hanno bisogno, in cui prendersi una pausa da un’esistenza che, nelle sfide quotidiane, può logorare anche i sogni e gli affetti più forti.

Lucio, il proprietario del locale, da dietro il bancone è arbitro e testimone dell’accordo: anno dopo anno li osserva e li ascolta tra una sigaretta e un bicchiere, senza mai immischiarsi, provando a immaginare le loro vite e a indovinare chi siano davvero fuori da quelle quattro mura dove hanno deciso di prendersi una pausa da ciò che li aspetta tutti i giorni. E la loro relazione diventa così per lui un’occasione inattesa per riflettere sulla propria realtà.

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