Titolo: Una brutta storia – Il commissario Incantalupo
Autore: Paolo Domenico Montaldo
Editore: Yowras Editrice
Pagine: 256
Prezzo: 12 euro
Data pubblicazione: novembre 2023
Recensione a cura di “Un libro in soffitta”
Un caffè con il commissario o un commissario con il caffè? Entrambe le formulazioni si prestano ad essere adattate in questo contesto narrativo dal momento che il commissario Incantalupo e la diabolica macchinetta del caffè hanno avuto modo di “fare conoscenza” sin dal primo giorno di insediamento di Incantalupo nel piccolo commissariato di periferia.
Un amore/odio a prima vista che ha scatenato scene di ilarità miste ad episodi di “contenuta isteria” a causa del discutibile sapore della bevanda erogata dalla macchinetta. Ma tant’è…pare che anche attorno a questo “strumento di tortura del palato” vi sia un mistero da risolvere…
Ecco, la semplicità del giallo è tutta qui…ove non intendo banalità ma pura maestria dell’autore nel saper stemperare un intreccio giallo con dialoghi ricchi di humor.
In questa dodicesima indagine (la terza della seconda serie) l’autore è riuscito, al contempo, a miscelare una trama intricata e oltremodo originale ad effetti speciali e imprevisti, senza trascurare l’evoluzione dei personaggi principali, il commissario, la sovrintendente Marianna, il vice commissario Santini.
Evoluzione particolarmente apprezzata dalla Soffitta laddove elementi di introspezione psicologica si amalgamano perfettamente con il contesto dell’intrigo.
Un giallo “brillante” che si snoda tra Italia, Scozia e Africa.
E così tra passeggiate lungo il Po che si rivelano foriere di sorprese, agendine colme di dettagli e piccole borse di Louis Vuitton, tra principi sabaudi e principesse straniere, tra rapporti poco cordiali di fratellanza, tra arrivi e partenze, tra scorpacciate di cibo e mancati pranzi del giovedì, tra Gaston Leroux e Mark Twain si sviluppa una storia avvincente che vi sorprenderà per i brillanti risultati ottenuti.
“Occorre rispondere a quell’unica domanda: che cosa è successo quindici anni fa?”