Un imperfetto sconosciuto

Titolo: Un imperfetto sconosciuto

Autore: Enrico Tommasi

Editore: Morellini

Collana: Varianti

Pagine: 207

Prezzo: € 17,00

Uscita: 25 agosto 2023

Recensione

“Un imperfetto sconosciuto” è il nuovo libro di Enrico Tommasi, già autore del romanzo “La nostra estate migliore” (di cui trovi qui la mia recensione), pubblicati entrambi da “Morellini Editore”.

La copertina misteriosa e la trama avvincente invitano immediatamente alla lettura. Infatti le mie aspettative erano molto alte. Posso affermare, subito, che sono state confermate, grazie ad una storia appassionante e ricca di colpi di scena.

Ho letto questo suo nuovo lavoro, in poco tempo, con grande trasporto e curiosità. Una volta che finivo un capitolo ero subito invogliato ad iniziarne un altro per capire il proseguimento della storia, infatti c’è il meraviglioso “effetto” del voltare pagina senza sosta.

I protagonisti sono ben delineati e si riesce perfettamente ad immaginarli durante le loro azioni nelle diverse scene, inoltre ci arrivano anche ricche emozioni che ci avvolgono durante la lettura. Devo ammettere, con sincerità, che ho preferito questo romanzo rispetto al precedente. Infatti, a mio avviso, la scrittura di Enrico Tommasi è cresciuta molto, è migliorata parecchio e l’autore riesce a tenere i lettori incollati alle pagine.

Inoltre, ci sono dei passaggi che mi hanno conquistato per la loro profondità ed intensità.

“Forse è vero che in alcuni momenti della vita c’è qualcuno che sceglie per noi” …” Se sono qui è perché mia madre non ha mai risposto alla tua lettera, qualcuno ha scelto per me…”.

Forse era vero che in qualche modo quello che era successo fosse già scritto, che a volte nella vita si verificano situazioni che celano disegni che riusciamo a comprendere solo a posteriori…

Nel corso dei capitoli, si dà forma al sottotitolo “conosciamo davvero i nostri genitori?”, infatti Enrico, il figlio, viene man mano a scoprire cose che il padre gli aveva tenuto nascosto.

Il ritmo è giocato nel modo migliore e rende tutto il romanzo molto scorrevole ed estremamente appassionante. C’è anche un filo di mistero che ci sorprende con piacere, invogliandoci a non staccarci dalle pagine.

Durante la lettura vengono svelati degli avvenimenti, dei colpi di scena e se uno l’ho indovinato, l’altro, invece, mi ha sorpreso e ha regalato un tocco in più alla storia. Inoltre, l’autore, nel corso dei capitoli, ci fa viaggiare, proponendoci posti magici e ben descritti. Proprio le descrizioni sono ben realizzate, ricche di dettagli e i dialoghi coinvolgenti.

Durante la lettura di “Un imperfetto sconosciuto” si provano diverse sensazioni e, oltre a ciò, saltano fuori delle verità che fremono da tempo, sorprendendo non solo chi viene i personaggi, ma anche noi lettori.

Nel corso dei capitoli si viene sempre di più a conoscenza  del rapporto tra Enrico e suo padre, di come loro lo vivono e dei loro comportamenti, tutto ciò fa riflettere davvero molto, non solo il figlio, ma anche noi che leggiamo la sua storia, a volte viene quasi da immedesimarsi.

Complimenti ad Enrico Tommasi per questo splendido libro che ha al suo interno un velo di autobiografia, tante emozioni di vario genere, un ritmo intenso e ben gestito, una storia avvincente e dei protagonisti che lasciano il segno, a volte anche coinvolgendoci parecchio.

Inoltre, in quarta di copertina, c’è una chicca per tutti noi lettori, infatti c’è il QR Code da inquadrare per entrare nei contenuti speciali dell’Extended Book dove troviamo immagini circa l’ambientazione della storia, ma anche la colonna sonora. Tutti elementi in più per godersi meglio la storia e viverla nel modo più vera ed appassionante possibile.

Qui sotto, per concludere, vi propongo l’incipit:

“Avevo sempre immaginato che la morte irrompesse nella vita delle persone in modo inaspettato e, invece, quando ne ho sentito per la prima volta la presenza non solo non mi ha colto di sorpresa ma si è addirittura premurata di avvisarmi.

Era già successo che un evento mi venisse preannunciato da un banale dettaglio o da un sogno particolarmente vivido, eppure quella sera di febbraio del 1993 in cui morì mio padre, non feci caso a un chiaro segno premonitore. Come ogni mercoledì mi trovavo a lezione d’inglese, uno studio intrapreso senza convinzione solo perché, non sapendo ancora cosa avrei fatto nella vita, pensavo che una lingua straniera mi avrebbe aiutato a trovare un lavoro…”

Trama

Chi può davvero sostenere di aver conosciuto i propri genitori? Sovente le complessità della vita non ce lo permettono ed è questa l’amara riflessione di Enrico, il protagonista, quando apprende che suo padre non c’è più. Più del dolore per la perdita gli brucia la consapevolezza di non averlo conosciuto come uomo, un senso di vuoto che trascende l’ineluttabilità della morte. Ma una lettera inaspettata cambierà tutto: una donna vuole assolutamente vederlo per parlargli di suo padre. Enrico è perplesso e titubante, ma la voglia di sapere è così forte che decide di incontrarla. Inizia così un viaggio, sia reale che metaforico, che lo porterà nelle zone oscure della storia della sua famiglia e dell’esistenza di suo padre.

Prima a ritroso nel tempo, con una ricerca nei ricordi familiari più cupi e dolorosi che gli permetteranno di mettere a fuoco le cause delle mancanze paterne. Poi verso l’hinterland napoletano e Napoli, dove viveva suo padre e dove anche lui aveva vissuto da ragazzo.

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