Titolo: Tutti i nostri segreti
Autrice: Fatma Aydemir
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Pagine: 318
Prezzo: € 18,50
Uscita: 11 febbraio 2025
Traduzione: Teresa Ciuffoletti
Recensione
“Tutti i nostri segreti” è il nuovo libro della scrittrice turco-curda nata nel 1986 che è giunto in libreria grazie alla casa editrice “Fazi”.
La trama l’ho trovata subito molto interessante e ricca di punti che non vedevo l’ora di approfondire.
Il romanzo è diviso in varie parti, ognuna è dedicata ad un protagonista della famiglia. Si inizia con Hüseyin che è il padre, che dopo aver lavorato duramente per trent’anni, ha comprato un appartamento a Istanbul, ma non farà in tempo a goderselo perché morirà.
Nelle parti successive, perché non ci sono i capitoli, quindi chi è abituato a leggere per capitoli, come me, farà un po’ fatica, troviamo i vari componenti della famiglia che si organizzeranno per andare al funerale.
Si inizia col conoscere Ümit, un adolescente con vari segreti e una vita molto tormentata. Per quanto mi riguarda è una delle parti che ho gradito di più, seppure avessi già intuito alcuni argomenti di cui avrebbe raccontato. Dopo di lui, l’autrice ci fa conoscere meglio gli altri protagonisti della famiglia, con i loro caratteri, i loro pregi e i loro difetti.
Ed ecco quindi Sveda, la figlia maggiore, che non mi è piaciuta molto per alcuni suoi modi di comportarsi e per il suo carattere. Dopo di lei troviamo Peri, che è la ribelle della famiglia e che mi ha stuzzicato maggiormente, sicuramente più della precedente, si prosegue con la parte dedicata a Hakan, il fratello maggiore che ha un carattere molto particolare e si sente un grande peso sulle spalle. Anche lui, come protagonista, mi è piaciuto molto, perché ha delle caratteristiche che mi hanno colpito e che, grazie ad esse, hanno accesa la mia attenzione durante la lettura. Egli è un ragazzo sicuramente complesso, ma l’ho trovato anche sensibile e profondo, meno confuso del fratello minore.
Emine, invece è la madre con un carattere particolare e che nasconde un segreto anche ai figli, quindi il romanzo prende poi una piega, a mio avviso diversa. Questo segreto segnerà parecchio aprendo ferite profonde.
La lettura di “Tutti i nostri segreti” mi è piaciuto a fasi alterne, in alcuni momenti l’ho trovato interessante e godibile, in altri leggermente pesante e ho avuto l’impressione che l’autrice si sia dilungata un po’ troppo, al punto da farmi stancare. Il fatto della mancanza dei capitoli, secondo me, appesantisce ulteriormente la lettura, ma ciò è un mio gusto personale.
La scrittura è molto densa, in alcuni punti, in altri più scorrevole, varia a seconda dei momenti e degli argomenti, Tutto risulta, comunque, molto ben studiato.
Qui sotto vi propongo l’incipit:
“Hüseyin… lo sai chi sei, Hüseyin, quando scorgi i contorni luccicanti del tuo viso sul vetro della portafinestra? Quando apri la porta, esci sul balcone e l’aria calda ti accarezza il viso, e il sole che tramonta in mezzo ai tetti dei caseggiati di Zeytin-burnu risplende come un’arancia gigantesca? Ti stropicci gli occhi. Forse, ti dici, forse ogni ostacolo e ogni dilemma che hai affrontato nella vita è servito solo a far sì che un giorno potessi startene quassù con questa certezza: me lo sono guadagnato. Con il sudore della fronte.
Senti il primo ezan della sera dal balcone del tuo apparta- mento, lo spazioso trilocale +1 al quarto piano per cui hai lavorato e risparmiato per quasi trent’anni, mentre crescevi quattro figli e garantivi a tua moglie un’esistenza modesta, certo, ma pur sempre dignitosa…”
Trama
Giunto all’età della pensione, Hüseyin ha finalmente realizzato il suo sogno: dopo trent’anni di duro lavoro nelle fabbriche tedesche, si è comprato un appartamento a Istanbul per farvi ritorno con la moglie. Mentre cammina lungo i corridoi dipinti di fresco assaporando l’idea di una vita nuova, però, ha un malore improvviso e muore pronunciando un nome: «Ciwan».
Nei giorni successivi, la moglie e i quattro figli accorrono in Turchia per partecipare al funerale. C’è Ümit, adolescente frastornato da fantasie inconfessabili, che gioca a calcio per far piacere al padre; Sevda, la figlia maggiore, a cui non è stato concesso di studiare e che ha rifiutato un matrimonio combinato; Peri, la ribelle, studia all’Università di Francoforte, vive una vita trasgressiva e critica ferocemente i valori dei genitori; Hakan, il fratello maggiore, cerca di inventarsi un futuro, soffocato dalle aspettative riposte dai genitori sul primo figlio maschio; e infine Emine, la madre, taciturna e addolorata, parla con i parenti una lingua che i figli non hanno mai sentito e, insieme al marito, ha custodito il più terribile dei segreti per una vita intera.
Un segreto che durante queste giornate verrà lentamente a galla, riaprendo ferite molto antiche e cambiando i destini dei quattro figli, combattuti tra il peso delle tradizioni e il desiderio di libertà.