Titolo: Terra bruciata
Autore: Paolo Domenico Montaldo
Editore: Yowras Editrice
Collana: Le indagini del commissario Incantalupo – Seconda serie
Pagine: 240
Prezzo: € 12
Uscita: 18 novembre 2024
Recensione a cura di “Un libro in soffitta”
Una grande famiglia, i Giordano, un vasto podere, una casa colonica che si erge a dimora del parentado, la borgata Bertolone dei Prati alle porte di Ciriè, nella provincia torinese.
È in questo contesto rurale che si sviluppa un intreccio dalle tinte forti e fosche.
Suspence e azione si amalgamano in una miscela esplosiva dove il crescendo del pathos si accompagna di pari passo ad uno sviluppo inopinato delle vicende.
Lì, nella tranquillità della vita agreste, ove ogni membro della famiglia è chiamato a svolgere un precipuo compito, lì dove tutto pare armonizzato dal chiocciare delle galline e dal muggito del bestiame e dove i tempi paiono rallentati dall’avvicendarsi delle stagioni, s’ode, dirompente, il grido di una ragazzina che, all’imbrunire, “suona” come una voce allarmante.
L’ intera famiglia Giordano è scomparsa…
Con una mobilitazione senza precedenti il commissario Incantalupo avvia un’indagine che ha tutto il sapore acre di un mistero avvolto dalla fitta nebbia di un passato poco edificante, quello del secondo conflitto mondiale.
E mentre le forze del male paiono avere il sopravvento una “provvidenziale” raccolta di funghi porterà a galla la verità del tutto spiazzante. E se è vero che le colpe dei padri non ricadono sui figli, è pur vero che anime innocenti non dovrebbero pagare il fio dei bui trascorsi degli antenati.
Su quella terra arsa dal sole, bruciano le ferite e i drammi e non rimangono che cuori da consolare e cocci da ricomporre.
Uno dei migliori gialli di Paolo Domenico Montaldo per i risvolti storici, l’analisi introspettiva delle forme del male e l’ambientazione. Un poliziesco degno di divenire la sceneggiatura di un film.
Trama
I passi di Caterina risuonano sulla ghiaia. La strada è ancora chiara nella tersa luce del tramonto che sta arrivando. Nella campagna che si appresta ad addormentarsi tutto è tranquillo. Troppo tranquillo. Una famiglia di contadini, una grande famiglia come quelle di una volta, genitori, fratelli, cognati, nipoti, cugini che vivono insieme in una grande cascina circondata da molta terra fertile e ben coltivata. Dove sono finiti, si chiede il commissario Armando Incantalupo, lasciando le luci accese e le porte aperte?
Un mistero che si propaga nei paesi vicini dove tutti si conoscono, tutti parlano e tutti sparlano. Il cinismo indifferente della grande città sembra non riguardare questo mondo rurale dove i buoni vecchi valori hanno ancora il loro peso, oppure no? Un passato di dolore e di avidità getta un’ombra fitta sulle indagini che proseguono, sostenute e intralciate a tempi alterni, costringendo Lupo e la sua squadra a muoversi con cautela. Anche gli innocenti pagano le colpe dei loro predecessori perché l’odio ha radici lunghe, radici che sprofondano nel terreno fino a soffocare le speranze.