Teo

Titolo: Teo

Autore: Francesco Vagnarelli

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Voci

Pagine: 210

Prezzo: € 17,00

Uscita: 19 marzo 2024

Recensione

Francesco Vagnarelli ci propone, grazie alla casa editrice “Scatole Parlanti”, il suo romanzo intitolato “Teo”.

La trama mi ha incuriosito e conquistato fin da subito, ma è poi immergendomi tra le sue pagine che ne sono rimasto affascinato.

I capitoli si alternano inizialmente con i due protagonisti: Maddalena e Lazzaro, ai quali si poi aggiunge Teo, che sono all’inizio due estranei, ma il tempo deciderà per loro e li farà avvicinare come se fossero una vera famiglia, nonostante lui sia omosessuale e lei si trova alle prese con una gravidanza non desiderata.

L’autore ci propone così due personaggi molto diversi tra di loro, sotto diversi punti di vista, ma anche parecchio simili caratterialmente grazie alla loro sensibilità, chi maggiormente e chi un filo meno, e legati da un amore per Teo che cresce col tempo.

Le problematiche che scaturiscono sono diverse e, proprio per questo motivo, troviamo vari colpi di scena e un ritmo che varia. Ho apprezzato maggiormente la seconda parte del romanzo, perché mi è sembrata più introspettiva e più ricca di passaggi profondi ed intensi che apprezzo sempre tanto nei libri di questo genere.

La penna di Francesco Vagnarelli è davvero avvincente, gradevole e delicata, ha saputo utilizzare la giusta dose di emozioni da trasmettere ai suoi lettori, senza creare momenti melensi o strappalacrime. Inoltre, nel corso del romanzo, si occupa di vari argomenti, affronta l’amicizia, l’amore, la solitudine, l’abbandono, la fragilità.

Indubbiamente “Teo” è una lettura toccante, emozionante che non lascia indifferente. Per quanto mi riguarda mi ha commosso in alcuni passaggi, li ho trovati ricchi di sentimenti e mi hanno anche portato a riflettere parecchio su alcune tematiche importanti, tuttora attuali.

Le scelte che compiono e i vari protagonisti, sono pure momenti sui quali poter scambiare opinioni e sui quali pensare in modo costruttivo.

“Teo” è un romanzo che si legge con interesse e le sue pagine scorrono con grande piacere, i mondi che coinvolge sono quelli delle minoranze che, come spesso accade, hanno poco spazio nella vita, ma per fortuna ci sono autori come Francesco Vagnarelli che, con la sua penna incisiva e profonda, è riuscito a dare loro ampio spazio, portando il lettore a riflettere, oltre a fargli vivere momenti di passione ed emozionanti.

Personalmente vi consiglio questo libro e vi propongo, qui sotto, l’incipit del primo capitolo, perché lascio a voi scoprire il prologo che, a mio avviso, è abbastanza forte.

“Aprì gli occhi e li richiuse immediatamente. Rimase in ascolto del suo corpo. Come ogni mattina, stava andando in scena lo spettacolo migliore.

Avvertiva un peso opprimente al centro del petto e il cuore batteva così forte da costringerlo a scostare le coperte, convinto che l’avrebbe visto palpitare a occhio nudo sotto la maglia del pigiama. Il respiro corto lo faceva somigliare a un pesce agonizzante in una rete; in effetti, era proprio quella la sensazione che provava. Ansia al risveglio.

Ormai la conosceva bene, ma ciò non la rendeva meno antipatica. Ci conviveva da parecchio. Erano diventati amici da quando il mondo aveva decretato che fosse malato, per alcuni addirittura dannato. Ancora a occhi chiusi, regolò la respirazione. Aveva imparato a inspirare con il naso e a espirare con la bocca. Ogni sbuffo gli risultava pesante come rilasciare un frammento di anima. Ma forse era proprio quello il suo intento. Senti il cuore rallentare. Ora aveva assunto il ritmo di una normale tachicardia da caffeina. Poteva considerarlo un successo…”

Trama

Lazzaro e Maddalena sono due estranei. Vivono in città diverse, hanno due età diverse. Eppure, sono uniti dalla medesima condizione: l’incapacità di trovare un posto nel mondo. Il primo vive il difficile percorso di accettazione della propria omosessualità; la seconda è alle prese con una gravidanza indesiderata e viene abbandonata da tutti: non solo da Pietro, il padre del bambino, ma anche dai suoi affetti più cari. Sono proprio queste due fragilità a unire indissolubilmente le loro vite intorno a un segreto comune: il piccolo Teo. La nascita del bambino, infatti, costituisce la chiave che li spinge a ripensare le proprie vite, in bilico tra rifiuto e accettazione

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