Squisita Luisa

Titolo:  Squisita Luisa

Autore: Eugène Savitzkaya

Editore: Prehistorica Editore

Collana: Scintille

Pagine: 78

Prezzo: € 10,00

Uscita: 24 giugno 2021

Traduzione: Silvia Turato, Gianmaria Finardi

Recensione

“Prehistorica Editore”, per la collana Scintille, ci propone un libro breve, ma particolare e splendido: “Squisita Luisa”, scritto da Eugène Savitzkaya, uno scrittore di lingua francese e figlio di genitori russi e polacchi.

Si distingue da tutti gli altri per una caratteristica molto originale: è rosa, non solo la copertina, ma anche i suoi caratteri all’interno.

La casa editrice, come sempre, cura in modo pazzesco ogni singolo dettaglio dei suoi libri, tanto da dar vita a dei veri e propri gioiellini, belli alla vista e al tatto. Ovviamente non ci si ferma solo al lato estetico, perché pure il contenuto è al pari delicato, profondo e molto intenso. Infatti, come viene anche raccontato nella trama qui sotto, siamo in presenza di un “romanzo poetico” che arriva al cuore e che ci fa amare questo breve scritto di Eugène Savitzkaya.

La sua penna descrive assai bene le varie scene e ci permette di immaginare alla perfezione ciò che ci racconta.

Al centro c’è il grande affetto di un padre per la nascita della figlia, a cui dedica questo libro, e ci racconta dal concepimento in poi, dandole voce e rendendo tutto molto poetico e dolce.

“Squisita Luisa” è un piccolo romanzo che non lascia indifferenti, ma ci coccola e ci fa apprezzare il magico momento di una nuova nascita. A poco, a poco poi la bambina cresce e noi siamo spettatori di tutto ciò.

L’autore non è nuovo a romanzi di questo genere, infatti il precedente, dal titolo “Marino il mio cuor” (sempre pubblicato da Prehistorica Editore), lo scrisse per la nascita del figlio maschio e, in questo caso, si differenzia perché è azzurro, sia per quanto riguarda la copertina, che i caratteri all’interno. Due libri da comprare insieme, da leggere lentamente per assaporare tutta la tenerezza e l’amore paterno per i suoi figli.

Io sono partito da “Squisita Luisa” ed avendolo amato ho comprato, al recente Salone del libro di Torino, anche il precedente.

Circa Luisa è molto carino, per esempio, il modo con cui viene descritta fisicamente, a partire dalle dita dei piedi, per poi passare, tra gli altri, agli occhi… Insomma Eugène Savitzkaya sa come raccontare nei minimi particolari un evento così importante come la nascita di un figlio e di una figlia.

Ammetto che la lettura fa anche commuovere un po’, ovviamente in modo positivo. Se volete leggere qualcosa di assolutamente originale allora non fatevi scappare questo libretto, “Squisita Luisa”, magari abbinandolo al fratellino maggiore: “Marino il mio cuor”.

Entrambi, secondo me, potrebbero essere pure dei perfetti regali per la coppia che è in dolce attesa o ha appena avuto un figlio, o una figlia.

C’è tanto amore, tanto affetto, in questo caso per Luisa che è venuta al mondo e mi sembra di vedere gli occhi dell’autore che si illuminano di gioia, come è accaduto a me durante la lettura.

Qui sotto ho ora il piacere di proporvi l’incipit:

“Occorre parlare dei piedi di Luisa, col rischio anche di offenderla? Tutto il libro corre questo rischio, impossibile da evitare. I lunghi piedi di Luisa sono i più fini che conosca. La loro crescita si è svolta in modo indipendente da tutti gli elementi del corpo, dato che tutti gli elementi del corpo hanno potuto crescere secondo modalità proprie, sciogliendo l’ossatura, allungando la testa, allargando le anche, variando l’iride come varia il sole.

Per dare notizia di Luisa si può semplicemente dire che il suo naso prende forma e che le orecchie crescono al minimo fruscio di foglia…”

Trama

Questo romanzo poetico, che l’autore compone per la figlia Luisa, fa da eco a Marino il mio cuor, dedicato al primogenito (e già pubblicato da Prehistorica Editore). Si tratta di una cronaca libera e senza date, che Savitzkaya scrive prestando la voce alla nuova creatura – una voce meravigliosa e inedita -, da cui solo può nascere un mondo originale.

In una lingua visionaria e sorvegliatissima, al tempo stesso densa e limpida, forte e delicata, quest’opera può essere letta come una favola, quella dell’infanzia stessa. Savitzkaya dedica molta attenzione all’aspetto sensibile del mondo che accoglie Luisa, la sua principessa, senza mai rinunciare a quella magia che da sola basterebbe a ricordare le origini russe dell’autore.

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