Splendeva l’innocenza

Titolo: Splendeva l’innocenza

Autore: Roberto Camurri

Editore: NN

Collana: La stagione

Pagine: 176

Prezzo: € 17,00

Uscita: 31 gennaio 2025

Recensione

Torna in libreria Roberto Camurri con un nuovo lavoro intitolato “Splendeva l’innocenza”, sempre pubblicato da “NN Editore”.

Il romanzo è assolutamente ben scritto, si tratta di una storia introspettiva, come piace a me, le descrizioni sono dettagliate e precise. L’autore affronta, tra gli altri, l’amicizia e l’amore in molte sue sfaccettature.

La storia vede come protagonisti tre amici Luca, Pietro ed Alessio. Mentre per quanto riguarda le figure femminili troviamo Valentina, l’ex di Luca e l’attuale ragazza: Giulia.

L’autore racconta gli anni passati e gli anni presenti, si sofferma molto sulla giovinezza, sui ricordi e su ciò che sono stati, tra rimpianti, eccessi, sensi di colpa, amori e amicizie.

La storia narrata è ambientata in Liguria, infatti si fa riferimento al G8, agli scontri di Genova, che vengono narrati molto bene anche perché partecipano i protagonisti del libro.

In “Splendeva l’innocenza” si passa, quindi, dai momenti più spensierati, a quelli più seri ed infuocati, dai problemi adolescenziali, a quelli della vita. Anche le relazioni cambiano, mutano, come è giusto che siano, in questo caso quelle d’amore. Per l’amicizia vediamo invece i tre ragazzi sempre uniti, nonostante Pietro sia sposato. Luca e Alessio sono molto legati pure per un fatto che accade ed in cui uno dei due rischia la vita.

Personalmente, ciò che apprezzato maggiormente del romanzo è sicuramente questo bel legame di amicizia tra loro tre che, a mio avviso, è davvero meraviglioso e purtroppo, ormai è quasi impossibile che esista ai tempi nostri.

La scrittura di Roberto Camurri è molto delicata, poetica e profonda. È il suo primo libro che leggo, purtroppo mi sono perso gli altri, ma li recupererò approfittando dell’attuale sconto del 20% (Il nome della madre, A misura d’uomo, Qualcosa nella nebbia: tutti pubblicati da “NN Editore).

Tornando a “Splendeva l’innocenza”, ho trovato, al suo interno, diversi passaggi assolutamente splendidi e significativi che, a volte, invitano alla riflessione e a porsi delle domande. Per esempio, il fatto di diventare grandi che viene mostrato con un certo rimpianto dei tempi passati.

L’autore ci mostra tutto ciò anche col fatto di alternare i capitoli che fanno riferimento all’estate del 2001 con Valentina, a quelli di oggi in cui i protagonisti sono più grandi, in cui non sono più adolescenti.

Se da una parte ho apprezzato parecchi passaggi per la loro intensità, ce n’è stato uno solo, in cui una frase, un’affermazione l’ho trovata infelice e fuori luogo. Ebbene sì ho trovato “l’ago nel pagliaio”, ciò ovviamente secondo il mio personale parere.

Questo libro mi ha conquistato, l’ho letto con trasporto apprezzando, sia la scrittura dei Roberto Camurri (che è stata, appunto, una piacevole scoperta), sia la storia ricca di sfumature intense e coinvolgenti.

I personaggi hanno molto da raccontare e tra di loro il mio preferito è stato Luca, forse perché mi è sembrato quello più complesso, più ricco di sfumature, ma anche Alessio perché sprigiona sofferenza ed è come un fiume in piena. Entrambi sono, a mio avviso, i punti forti del romanzo. Circa Valentina sono un po’ dubbioso circa il giudizio da darle, ci sono stati momenti alti e bassi, infatti a volte l’ho apprezzata, altre volte non molto.

“Splendeva l’innocenza” è, secondo me, un libro poetico, potente e speciale che vi invito a leggere perché siamo stati tutti giovani e abbiamo avuto rapporti di amicizia e d’amore, inoltre anche perché al suo interno sono presenti tematiche molto importanti come, per esempio il G8 e ciò che ruota intorno ad esso.

Trama

Luca ha quarant’anni e conduce una vita senza attese, ancorata al passato. Vive da sempre a Monterosso, gestisce con scarso entusiasmo il bar di famiglia, ha una relazione instabile con Giulia e non riesce a dimenticare Valentina, il primo amore di gioventù. Trascorre le giornate scrollando sui social e servendo al banco Pietro e Alessio, i suoi amici di sempre. Ma un giorno Alessio, in preda all’abuso di alcol e droga, scompare costringendo Luca ad agire. Spinto da un vecchio senso di colpa nei confronti dell’amico e pervaso dai ricordi dell’estate 2001, in cui tutto è accaduto. Roberto Camurri torna alle atmosfere di A misura d’uomo e racconta una generazione in bilico tra rinuncia e speranza.

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