Titolo: Senza disturbare i tulipani
Autore: Federico Guerri
Editore: Edizione Spartaco
Collana: Dissensi
Pagine: 152
Prezzo: € 14,00
Uscita: 26 maggio 2022
Recensione
“Edizione Spartaco” ci propone “Senza disturbare i tulipani” scritto da Federico Guerri, un romanzo dalla bella copertina gialla e nera, molto significativa.
Nella storia ci sono diversi personaggi, alcuni dei quali più carismatici di altri e ai quali mi sono affezionato, primo tra tutti il signor Alberto che, già dalle prime pagine, mi ha trasmesso una tenerezza pazzesca. Egli è un settantacinquenne che fa il rider, consegnando, anche nelle situazioni più difficili, le varie richieste di cibo.
Nella storia troviamo pure delle recensioni che i clienti lasciano sul sito una volta che l’uomo ha effettuato la consegna. Qui, alcuni sono stati davvero crudeli e senza cuore, dato che non apprezzano la sua buona volontà. C’è chi arriva a scrivere che “è un vecchio che dovrebbe pensare all’ospizio invece che alle pizze”. Ciò dimostra, a volte, la cattiveria delle persone. Ho trovato, comunque, la decisione di inserire le recensioni, una trovata originale che, nel bene o nel male, movimenta la lettura.
Margherita è, invece, un’adolescente che si occupa di gestire “La cabina telefonica delle storie” (che purtroppo verrà vandalizzata) ed è il secondo personaggio che ho gradito maggiormente, ricca di sfaccettature oltre ad essere, a mio avviso, parecchio carismatica.
L’inizio della storia è forse ciò che mi è piaciuto di meno perché sono un gattaro e mi ha ferito parecchio, però il resto del libro l’ho trovato assai valido.
Il ritmo è assolutamente appassionante, incisivo, infatti trasmette al lettore curiosità e desiderio di continuare la lettura senza sosta. La scrittura è scorrevole ed avvincente. Complimenti a Federico Guerri, perché ha saputo dare vita a una storia davvero originale con personaggi che lasciano il segno, molto ben descritti e ricchi di particolari che ce li fanno ben immaginare.
I miei due personaggi preferiti, si troveranno a lavorare fianco a fianco, quando Alberto riceverà da Eva un biglietto da decifrare “Afsluitdijk” e Margherita lo aiuterà. In questo caso si può, quindi, affermare che la storia si tingerà di giallo e incuriosirà ancora di più i lettori.
“Senza disturbare i tulipani”, a mio avviso, è un romanzo che varia molto il suo registro; infatti, se da una parte è più leggero, dall’altra invita alla riflessione trattando argomenti seri e importanti, primo tra tutti l’anzianità.
È stato bello che sia stato dato molto spazio agli anziani assegnando il ruolo di protagonista proprio ad un settantacinquenne ancora al lavoro.
Altri punti positivi sono a livello grafico dove il font è bello chiaro e ampio e permette una lettura facile e piacevole. Inoltre, è un romanzo che in alcuni passaggi scalda il cuore e commuove anche. Ho letto questo lavoro di Federico Guerri, con piacere, interesse e curiosità, sia per i personaggi che per la storia molto particolare che si discosta da tante altre ed inoltre per la scrittura scorrevole e a tratti accattivante.
Qui sotto vi riporto l’incipit:
“Cosa si fa con un gatto morto? Maramao – così chiamato in onore della vecchia canzonetta del Trio Lescano ne stava rigido sul tappeto del soggiorno.
Il signor Alberto pensò che la carcassa sembrasse un prodotto da banco frigo. Immaginò la Morte sfiorarci col suo indice gelido al solo scopo di trasformarci tutti in surgelati da riporre in ghiacciaia e scongelare nel Giorno del Giudizio. Sorrise nonostante la stretta al cuore. Aveva settantacinque anni compiuti, dopotutto. Passava metà della giornata ghignando al passato e l’altra metà a supporre cosa sarebbe successo dopo.
Se la vita fosse la barra di un download, pensò, alla fine ci installeranno da qualche parte. Maramao si è trasformato in una app per il cellulare dell’Aldilà…”
Trama
Il signor Alberto ha settantacinque anni, è vedovo ed è il rider (lui direbbe fattorino) più anziano d’Italia. Pur arrancando sulle scale e nonostante rughe e capelli bianchi, ottiene ottime recensioni sulla piattaforma di delivery perché è gentile, disponibile, ribatte con ironia alle battute di chi lo sfotte per la sua età, ma soprattutto sa ascoltare le persone.
Così, consegnando cibo a domicilio, viene coinvolto nelle vite dei suoi vicini come Margherita, un’adolescente che gestisce la Cabina telefonica delle storie, ed Eva Gaspardi, centenaria che possiede una motocicletta della Seconda guerra mondiale e che consegnerà ad Alberto un biglietto contenente una parola misteriosa: Afsluitdijk.
I ricordi, che le affiorano come tulipani dal fondo dell’oceano, catapulteranno Alberto, Margherita e le sue amiche nei Paesi Bassi. C’è chi i ricordi li riporta alla luce e chi li ha nascosti nella fossa più oscura: completa il quadro Simona, una party-girl cinica e scostante abbandonata dalla madre in tenera età. “Senza disturbare i tulipani” è un romanzo sui legami, la memoria e il senso di comunità, una favola moderna piena di app, amicizia, motori, amore, pizze e storie. Tante storie.