Titolo: Scrittori al veleno
Sottotitolo: Mistero alle Cinque Terre
Autore: Nicola Lecca
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Pagine: 200
Prezzo: € 18,50
Uscita: 23 gennaio 2024
Recensione
Nicola Lecca è tornato finalmente in libreria, sempre pubblicato da “Mondadori”, con un nuovo romanzo dal titolo che conquista subito la nostra attenzione: “Scrittori al veleno” e con un sottotitolo che non è da meno: “Mistero alle Cinque Terre”.
Dopo essere stato intrigato dal titolo, ho letto la trama ed è scoppiata in me la voglia di leggerlo il prima possibile. Ovviamente le mie aspettative erano molto alte.
Non appena l’ho iniziato, devo ammettere, con sincerità, che mi ha convinto fin da subito; infatti, non riuscivo più a staccarmi dalle pagine per vari motivi.
Il ritmo è ottimo, ben gestito, la scrittura assolutamente precisa, dettagliata ed incisiva, ma c’è di più: l’idea di base è davvero originale e me ne complimento con Nicola Lecca.
È un romanzo intrigante, misterioso che sembra un giallo, ma è molto di più, quindi è adatto a tutti. Infatti, è una storia frizzante, nuova ed appassionate che incolla il lettore alle pagine.
Nella prima ampia parte ci sono due protagoniste: la famosa giornalista Lady Doris Coleman e la scrittrice sarda Antonina Pistuddi. Quest’ultima è ritenuta colpevole della morte, da avvelenamento causato dai funghi, di quattro persone che erano presenti con lei a Villa Solitudine, un centro internazionale a tutela della poesia e della letteratura che si trova in cima ad una altissima scogliera di Manarola nelle Cinque Terra (come da sottotitolo).
La particolarità è che le due donne si trovano all’interno di una trasmissione televisiva, dove la prima intervista la scrittrice per cercare di capire se è davvero colpevole. Ciò che ne esce è una intervista, a tratti anche ironica, molto avvincente ed appassionante che incuriosisce il lettore. Ci sono alcuni colpi di scena, diverse piccole liti tra le due, con scambi vivaci di vedute e momenti assolutamente meravigliosi che conquistano parecchio.
“Scrittori al veleno” di Nicola Lecca, è un romanzo geniale, in cui la scrittrice Antonina Pistuddi, pur dichiarandosi non colpevole, si scaglia contro le quattro persone presenti nella villa, perché non li considera dei veri scrittori e quindi non meritevoli di poter stare a Villa Solitudine. Inoltre, ne porta le prove, vere o presunte, che dimostrano quanto non siano adatti a essere suoi colleghi e quindi a rientrare nella categoria di “scrittori”.
Personalmente ho trovato la storia davvero affascinante e con all’interno un messaggio molto chiaro e potente che condivido pienamente.
“Scrittori al veleno” rientra tra i libri più belli che ho letto, per ora, in questo 2024, lo inserisco infatti nel gruppo delle mie letture con un voto alto. Di questo romanzo ho adorato l’idea, la storia, la scrittura brillante e perfetta, la cura presente e il messaggio che vuole far arrivare al suo pubblico di lettori.
Ve lo consiglio davvero sinceramente, se volete un romanzo che vi intrattenga con gusto e con una storia intrigante e originale, allora leggetelo!!!
Concludo proponendo l’incipit del primo capitolo:
« Buonasera a tutti voi e benvenuti a un’edizione speciale del nostro programma in diretta da Cagliari, stasera. Sono Doris Coleman: e questa è la BBC. Ci troviamo nel salone biblioteca di Palazzo Viceregio, e qui, accanto a me, siede la scrittrice sarda Antonina Pistuddi, ormai da mesi al centro dell’attenzione mediatica perché sospettata di aver avvelenato quattro persone, il quindici novembre scorso, a Manarola: una delle Cinque Terre.
Dottoressa Pistuddi, grazie per aver accettato di partecipare al mio programma.»
«Grazie a lei per avermi invitata, Lady Coleman.»
«Antonina Pistuddi, lei è nata in Sardegna proprio come la scrittrice premio Nobel Grazia Deledda: e, me lo lasci dire, le somiglia in maniera impressionante. All’età di vent’anni, mentre ancora studiava psicologia all’Università di Cagliari, ha esordito con il romanzo L’isola del rancore, pubblicato dall’editore Stella e vincitore, a sorpresa, dei più prestigiosi premi letterari italiani: lo Strega e il Campiello…
Trama
Questa sera, in diretta sulla BBC, Lady Doris Coleman, celebre volto del giornalismo britannico, intervista un personaggio magnetico ed enigmatico: Antonina Pistuddi, scrittrice sarda cinquantenne che, in gioventù, con il suo romanzo d’esordio L’isola del rancore, ha vinto i più prestigiosi premi letterari italiani. Nonostante il successo, Antonina ha preferito condurre una vita ritirata, coltivando la propria scrittura di ottima qualità, ma con risultati commerciali sempre più deludenti. E ora è sotto inchiesta: accusata di omicidio plurimo volontario.
Quattro le vittime: tutti esponenti di quella nouvelle vague letteraria cui Antonina si è sempre categoricamente sottratta e tutti ospiti, come lei, di Villa Solitudine, un Centro internazionale a tutela della poesia e della letteratura arroccato in cima alla più alta scogliera di Manarola, nelle Cinque Terre.
Si tratta di Alvaro Moret, autore di un bestseller che svela i segreti per diventare perfetti influencer; Lizzie Eden, parlamentare inglese che, in un memoir sconvolgente, ha narrato il suo passato di escort; Arlanda Levin, cantante svedese che non ha letto nemmeno una pagina del romanzo confezionato per lei da un ghost writer; e Julien Corbusier, modello francese dipendente dal Fentanyl, ma anche poeta e idolo degli adolescenti grazie a una raccolta di versi decisamente instagrammabili.
La convivenza si preannuncia fin da subito difficile, ma, giorno dopo giorno, immersi nella magia delle Cinque Terre e incantati dalle mareggiate al Ventegà di Vernazza, gli ospiti di Villa Solitudine sembrano trovare una certa armonia. Almeno fino a quando i quattro ragazzi chiedono ad Antonina di preparare uno dei suoi leggendari risotti, con i funghi raccolti durante una passeggiata nei boschi…