Titolo: Ricordami!
Autrice: Daniela Poggi
Editore: La Vita Felice
Pagine: 138
Prezzo: € 14,00
Uscita: 15 aprile 2021
Recensione
Subito dopo aver letto la trama di “Ricordami!”, scritto da Daniela Poggi e firmato da “La Vita Felice”, non ho avuto dubbi: dovevo assolutamente tuffarmi tra quelle pagine. Infatti la vicenda, molto toccante e scritta col cuore in mano, mi riguarda da vicino perché si affronta la perdita della propria madre.
La famosa attrice indossa, per la prima volta, i panni di scrittrice e, devo ammettere in tutta sincerità, che il risultato è ottimo. Di solito sono un po’ titubante quando un personaggio famoso ci propone un libro, ma in questo caso, invece, è un romanzo scritto bene e con grande trasporto.
La sua penna scivola perfettamente sulle pagine e riesce a trasmetterci, con grande sincerità, le sue emozioni di vita vissuta, sia accanto alla sua adorata madre, sia raccontandoci anche qualcosa di se stessa come persona. Infatti, con “Ricordami!”, ci apre il suo mondo, la sua vita senza timore di essere giudicata e lo fa con molta sincerità ed onestà, parlandoci sia dei suoi lati belli, che quelli più negativi.
Daniela Poggi, però, nella maggior parte del libro ricorda, con commozione, sua mamma malata di Alzheimer e, tra passato e presente, ci narra un po’ della donna e dei loro rapporti. Tra momenti e passaggi dolorosi e quelli più sereni, tra alti e bassi, come la vita riserva ad ognuno di noi, scopriamo il suo mondo e la sua capacità di affrontare il dolore e le situazioni più difficili.
Durante la lettura veniamo a conoscenza dei lati nascosti del suo carattere, che ci propongono una Daniela anche vulnerabile sotto alcuni punti di vista, ma forte in altri. Una donna piena di forza e di amore che fa le sue scelte, prende le sue decisioni, anche difficili, e non si arrende.
“Ricordami!” è un romanzo intenso, appassionante che riesce ad arrivare con gentilezza al cuore del lettore, conquistandolo. Si passa dai capitoli dedicati al suo rapporto con sua mamma, a quelli della sua vita personale, per esempio, tra lavoro ed amore. Tutto è scritto in modo scorrevole e diretto, con grande naturalezza e sincerità. Ho apprezzato, infatti, la capacità e il coraggio di Daniela Poggi di mettere la sua storia nero su bianco con grande onestà, dimostrando anche le sue fragilità, ma al tempo stesso la sua grande voglia di non arrendersi.
In molti passaggi, si percepisce la sua sofferenza per diversi momenti della sua vita. Al primo posto, ovviamente, la tristezza e la preoccupazione per la madre malata che a volte non la riconosce più. Per poi passare, tra gli altri, alla sua mancata maternità. A questo argomento dedica, col cuore, una parte del libro ed è impossibile non commuoversi. Il romanzo è un flusso intenso e profondo che si dipana lungo le pagine e ci incolla alla lettura con grande trasporto ed emozione.
Mi sento di consigliarvi assolutamente questo libro, sia per la storia, che per la delicatezza con cui è scritto: Ricordami ! è una parola con un significato immenso.
Per concludere vi propongo l’incipit:
“Il passare del tempo e l’aggiungersi degli anni, che graffiano la pelle di segni indelebili, un senso ce l’hanno: offrirti la possibilità di provare a ricomporre il puzzle della tua vita. Provo a comporre quel puzzle, a sfogliare quel tempo an che se mi costa fatica cercando di incastrare i giusti pezzi nel rompicapo della mia esistenza. Non so quanto possa essere perfetto il mio puzzle, gli incastri non sono il mio forte e la pazienza non è mai stata una compagna di vita.
Sarà un puzzle scomposto, dai bordi imperfetti, quello che le fo to del nostro passato ci permetteranno di creare. Ogni tassello dell’esistenza è pieno di frasi sospese, risposte negate, dialoghi interrotti. Riempiamo cassetti di foto, di piccoli pezzi di carta, di quaderni, di diari da adolescenti sui quali nel tempo è stato scritto di noi. Appunti di vita che parlano dei nostri segreti, dichiarano chi siamo.
Basta saper interpretare quei segni. E il tempo, solo quello, può aiutarci a capirli davvero. Sono scappata da tutto e da tutti: da te, da papà, dalla società con le sue regole, chissà, forse anche da me. Ora è giunto il momento di vivere i miei silenzi, respirare e mettere a fuoco me stessa…”
Trama
Le prime ore della sera. Una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell’oblio dell’Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo. La protagonista si mette a nudo senza timore del giudizio o della critica, in un flusso di parole che compongono un soliloquio. È un grido silenzioso che esplode senza remore, come una necessità di confermare la propria esistenza, là dove la malattia ne cancella ogni traccia. Prima che sia troppo tardi, tutto deve essere rivelato, detto, ricordato.
Racconto di vita confermato da fotografie ingiallite che la figlia metterà nelle mani della madre, perché le porti con sé in quel viaggio estremo. Daniela Poggi si svela nella malinconia della maternità mancata, nel senso di abbandono provato in collegio, nella ricerca della felicità, sempre in fuga da se stessa e dagli altri, attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell’incoscienza. E di fronte all’asprezza del morbo della madre, della morte prematura del padre e della perdita dei figli, l’autrice mantiene una profonda consapevolezza delle scelte compiute come emblema del suo innato spirito libero.
Piccoli incastri narrativi, ironici e lievi, compongono il puzzle di questo romanzo, che si conclude in una delicata scena di intima quotidianità. Di quella notte resteranno due madri e due figlie.