Titolo: Piperita
Autore: Francesco Mila
Editore: Fandango Libri
Pagine: 289
Prezzo: € 18,00
Uscita: 21 gennaio 2021
Recensione
Fandango libri ci propone il romanzo d’esordio di Francesco Mila, un giovane autore che si dimostra già molto capace con la penna.
“Piperita”, questo è il titolo, tratta una complicata ed intensa storia familiare con al centro Lapo e sua sorella Emma che si devono destreggiare tra i rapporti burrascosi dei loro genitori.
Capitolo, dopo capitolo, si entra sempre di più nel vivo della vicenda e si scoprono le varie difficoltà da affrontare, i vari cambiamenti, la loro crescita e lo strano caso di Emma che diventa, nella sua fantasia, “Piperita”
Tutto scorre in modo affascinante e i due ragazzi, a mio avviso, trasmettono un senso di forte tenerezza e desiderio, da parte del lettore, di proteggerli, di dare loro un po’ di conforto e di aiuto. La casa al lago, che troviamo all’inizio, mi ha trasmesso qualcosa di magico, di appassionante e, mentre leggevo, cercavo di visualizzare tutto davanti a me.
Durante la lettura si percepisce, secondo me, anche il dolore che provano, le varie mancanze e la presenza del senso di inferiorità rispetto agli altri.
Col procedere della lettura qualcosa muta, grazie anche al fatto che crescono e la seconda parte del romanzo è stata, per me, quella che mi è piaciuta maggiormente e mi è esplosa dentro.
Lo stile di Francesco Mila mi ha colpito parecchio per la sua sicurezza nello scrivere, senza tentennamenti, in modo gradevole, senza sbavature, infatti, tutto è molto equilibrato ed in grado di arrivare al lettore in modo limpido. Leggendolo ho provato una vortice di sensazioni di vario genere e un continuo desiderio di sapere come la storia procedesse per scoprire, in tal modo, la conclusione.
Le descrizioni che il giovane autore ci propone, sono ben dettagliate, tanto da riuscire ad immaginare le scene e, a volte, sono talmente profonde a tal punto di percepire le sensazioni dei personaggi in questione.
I genitori dei due ragazzi, in particolare ovviamente la madre (e ciò mi ha fatto male) non mi hanno trasmesso nulla di positivo, li ho trovati aridi, con una mancanza di carattere e una grande dose di egoismo, forse ciò è dovuto al fatto che mi sono stati quasi antipatici fin dall’inizio e questa mia impressione, purtroppo, l’ho portata avanti per tutto il romanzo. Il rapporto figli/genitori è sicuramente, almeno secondo me, uno dei punti cardini ed importanti del romanzo. Infatti ho trovato interessante il suo svolgersi e il modo di agire durante i vari capitoli. I vincitori sono sicuramente i due ragazzi col loro forte legame, che nel corso del libro si fanno apprezzare nonostante tutto.
All’interno di un capitolo ho gradito moltissimo una chicca: una letterina scritta come se fosse una calligrafia a mano. L’ho trovata molto tenera e umana.
“Piperita” è un libro fresco e frizzante, ma che sa anche essere coinvolgente e tenere incollati alle pagine. Lo consiglio sicuramente ai giovani, ma può essere una lettura gradita anche agli adulti.
Concludo con passaggio:
“Cominciai ad avere l’impressione che nostra madre sentisse una parte del rancore che provavamo per lei. Si stata rendendo conto della voragine scavata dagli anni nel nostro rapporto – del fatto che un rapporto non esisteva…Come se avesse imposto quel cambio di stanza per riappropriarsi del ruolo che da tempo avevamo smesso di attribuirle.”
Trama
Forse un tempo i genitori di Lapo ed Emma sono stati felici insieme. Ma quel tempo, se c’è stato, Lapo era troppo piccolo per ricordarlo, Emma non era ancora nata. Un tempo in cui Lucrezia, la madre ossessionata dagli attori hollywoodiani, non spariva di continuo dalle loro vite e Gioacchino, il padre medico, non si chiudeva nei propri silenzi.
Tra Roma, la Calabria e la casa al lago, tra tradimenti e abbandoni, accompagnati dalle letture dei Peanuts e dall’invenzione di mondi lontani in cui rifugiarsi, i due fratelli Callipo crescono, sempre sul punto di vedere la loro vita sfasciarsi.
Creano mondi fantastici dove Emma può semplicemente essere la “Piperita”, sposa del principe Arturo, una bambina avventurosa piena di amici e di ironia. Il passare degli anni non muta la situazione a casa, ma in più ai tormenti soliti e alla cronica inappetenza di Emma si aggiunge la crescita.
A 16 anni, grazie all’amico Amedeo, molto più disinvolto ed esperto di lui, Lapo conosce Greta, con cui scopre il sesso e l’amore. Anche Emma (in cui ormai non c’è più traccia della Piperita) si affeziona a Greta, ma nessuno dei due fratelli ha il coraggio di parlarle del proprio dolore, anche se pure Greta a modo suo fa parte della “confraternita dell’abbandono”.
Così, quando Lucrezia lascia ancora una volta la casa in cui vivono tutti insieme come in cattività, la situazione precipita. Sarà il legame tra fratelli, ancora una volta, a salvare Lapo ed Emma: soltanto insieme capiranno come le responsabilità e le colpe del loro disamore siano molto più difficili da attribuire di quanto non avessero pensato.