Titolo: Pioggia sottile

Autore: Luis Landero

Editore: Fazi

Collana: Le strade

Pagine: 236

Prezzo: € 18,50

Uscita: 7 febbraio 2023

Traduzione: Giulia Zavagna

Recensione

“Pioggia sottile”, il romanzo di Luis Landero pubblicato da “Fazi Editore”, ci propone una storia familiare movimentata e ricca di personaggi carismatici che non si danno pace per quanto riguarda i rapporti tra di loro. La copertina è, a mio parere, molto carina e con dei colori bellissimi.

Al centro della storia c’è una festa organizzata da Gabriel, ma molto discussa e criticata dalle sue sorelle. Aurora è, invece, la persona che ascolta tutti i loro sfoghi e che, con molta pazienza e calma, cerca di tenere in mano la situazione, dando i consigli migliori per fare in modo che vadano tutti d’accordo, ma non è così facile, anche a causa dei caratteri particolarmente difficili e assai pesanti di Andrea, Sonia e Gabriel, oltre a quello di loro madre. Quest’ultima, infatti, risulta avere un modo di agire duro, arrogante e severo.

Fin da piccoli i tre figli si sono trovati sotto l’influenza e le decisioni della madre, che pare abbia sempre avuto una preferenza per Gabriel.  Ovviamente tutti hanno i loro difetti e i loro problemi che riversano sulla povera Aurora, la cognata, che le ascolta con calma cercando di gestire al meglio la difficile situazione. Anche con Gabriel, la donna ha alti e bassi, ma cerca di mantenere sempre la calma. I due hanno diverse cose in comune, per esempio la filosofia, ma, nonostante ciò, non tutto va sempre liscio e tranquillo.

Man mano che si procede nella lettura, escono le ragnatele presenti nei rapporti tra i vari membri della famiglia, cioè tra i tre fratelli/sorelle e anche con la loro madre.

Se, inizialmente, la lettura risulta assai carina, piacevole, appassionante e intrigante, procedendo diventa, a mio parere, un pochino pesante ed eccessiva, infatti i loro rapporti degenerano nel senso che si trasformano in “tutti contro tutti” e tolgono un po’ l’aria a noi lettori, appesantendo la lettura, diventando un po’ troppo ripetitiva e stressante.

Il ritmo, nel corso dei capitoli, varia parecchio, infatti ci sono momenti più significativi e veloci, ricchi anche di qualche colpo di scena, mentre altri più monotoni e lenti, con dei passaggi caratterizzati da eccessive discussioni che diventano, ad un certo punto, sfiancanti. Di certo i personaggi sono ricchi di dettagli e di particolari che li evidenziano nel corso della lettura.

Si provano sensazioni varie anche nei confronti di Sonia, Andrea e Gabriel, ma, forse, è Aurora a sorprenderci sempre di più e a diventare la vera protagonista di “Pioggia sottile”. Infatti se i tre sono a volte, secondo me, un po’ infantili, viziati e capricciosi, lei risulta molto più matura e “in gamba”, seppure pure lei agirà.

Andrea è insoddisfatta per la sua vita che non è come la desiderava e, di tutto ciò, incolpa la madre. Sonia, invece, ha una situazione amorosa difficile che si complica sempre di più e nella quale interviene anche la sorella Andrea. Insomma, come notate non ci si annoia, ma ogni tanto la narrazione risulta un pochino eccessiva e pesante, seppure ricca di vicissitudini. Nel corso della lettura si viene a conoscenza di ulteriori particolari, sia passati che presenti, delle loro vite.

“Pioggia sottile” è, comunque, un romanzo che sa intrattenere ed incuriosire, che narra dei rapporti, a volte difficili e un po’ burrascosi, tra i membri di una famiglia, quindi se amate le saghe familiari fa per voi. Avvincente quanto basta e a tratti movimentato, saprà regalarvi delle ore di compagnia e di svago.

Qui sotto, come sempre, l’incipit:

“Ormai sa con certezza che le storie non sono innocenti, non del tutto innocenti. Forse non lo sono nemmeno le conversazioni di ogni giorno, gli inciampi ed equivoci verbali o il parlare tanto per parlare. Forse nemmeno quel che si dice nei sogni è del tutto innocente. C’è qualcosa nelle parole che, di per sé, comporta un rischio, una minaccia, e non è vero che il vento se le porta via facilmente come dicono. Non è vero.

Può succedere che gli echi di certe cose dette, perfino le più banali, rimangano per molti anni come in letargo, a palpitare debolmente in un angolo della memoria, in attesa dell’opportunità di tornare al presente per puntualizzare e correggere ciò che a suo tempo non era del tutto chiaro, e spesso con un’eloquenza e una rilevanza notevoli, molto superiori a quelle che avevano in origine.

Eccoli lì, basta guardarli, arrivano indossando strane vesti, al ritmo di musiche esotiche, con un’aria del tutto nuova, e il fatto è che portano notizie, grandi e sorprendenti notizie, di un passato che forse non è mai esistito. E capita, ogni singola volta, che le storie o le parole riemerse dagli oscuri anfratti della memoria tornino con intenzioni bellicose, cariche di rimostranze, bramando rivendicazione e discordia…

Trama

A Madrid vive una famiglia come tante: una madre vedova ormai anziana, tre figli adulti. La madre fra poco compirà ottant’anni e, per l’occasione, l’unico figlio maschio vuole organizzare un pranzo che riunisca tutti. Ma le sorelle non ci stanno: ha forse dimenticato che non si parlano più da mesi? In effetti, a ben guardare la situazione è tutt’altro che idilliaca.

Nel tempo, malumori e risentimenti di ogni sorta hanno logorato i rapporti, in un groviglio di accuse reciproche che sembra inestricabile: la gelosia fra le due figlie, il loro comune rancore verso il fratello, ma anche verso la madre, colpevole di aver sempre preferito lui. All’annuncio di questo pranzo imminente, i problemi tornano a galla e ognuna delle donne di famiglia cerca un’alleata in Aurora, l’irreprensibile nuora e cognata che suo malgrado è diventata la confidente di tutti ed è costretta a trascorrere le giornate al telefono ascoltando le loro lamentele. Cosa che comincia a pesarle più di quanto potesse immaginare…

Si può parlare di tutto con i propri cari? Nessun racconto è innocente, tantomeno lo è quello che ci raccontiamo sulla nostra famiglia.