Per una madre

Titolo: Per una madre

Autore: Michele Lazzerini Franceschi

Editore: Intrecci edizioni

Pagine: 248

Prezzo: € 15,00

Uscita: 15 novembre 2022

Recensione

“Intrecci edizioni” ci propone il libro di Michele Lazzerini Franceschi intitolato “Per una madre”.

La brevissima trama non permette di capire al meglio la storia, ma indubbiamente incuriosisce parecchio e fa intendere che è ricca di emozioni. Ciò che non avevo immaginato è il fatto che si tratta di un libro storico e politico, non proprio il mio genere, ma sarà sicuramente molto apprezzato da chi predilige questi argomenti, inoltre è un libro autobiografico; quindi, è una storia vera e ciò, secondo me, incuriosisce maggiormente chi lo leggerà.

Infatti, l’autore è molto bravo nel raccontare la vita di Franca e il suo percorso. Il lettore inizia, quindi, a seguire le sue gesta ed apprezzare il suo forte carattere, le sue battaglie personali e i valori per lei importanti nella vita. Franca è una donna che si batte per i diritti, senza mai arrendersi; quindi, anche per questo motivo, la si apprezza parecchio.

Alla fine del romanzo, indubbiamente, il personaggio di Franca è diventato familiare e ci si è affezionati a lei.

La sua storia è ricca di insegnamenti che impongono ai lettori una riflessione e permettono di capire meglio la società.

“Per una madre” è un libro che emoziona, ma che, secondo me, commuove anche. Michele Lazzerini Franceschi ci fa conoscere la madre fin quasi dalla nascita e permette ai lettori di seguire, quindi, tutta la sua vita.

Ci racconta della guerra, dei bombardamenti tutto visto con gli occhi di Franca, e si capisce bene la sofferenza e la desolazione di quel periodo. L’autore è bravo nel descrivere la situazione e i vari avvenimenti, oltre i giorni che la protagonista è costretta a trascorrere. Proprio da quel momento, Franca si sente in dovere di aiutare chi soffre, gli emarginati, di combattere per i diritti delle donne. Sono tante le sue battaglie e tanto è il dolore che trasmettono diverse pagine.

Indubbiamente il lettore si accorge che la donna ha avuto una vita assolutamente parecchio intensa e non semplice, ma carica di situazioni e di momenti difficili e dolorosi.

In alcune parti “Per una madre” è davvero come un pungo nello stomaco e si fatica a procedere con la lettura, inoltre, data la situazione attuale, risulta, senza volerlo, anche un romanzo molto attuale.

Il personaggio di Franca lascia il segno in noi lettori, specialmente per le sue battaglie, per il suo essere sempre dalla parte dei più deboli e per le sue lotte. Lei femminista convinta, non si lascia intimorire da niente e da nessuno, neppure dalle situazioni più difficili e dal dolore, riesce ad andare oltre alla guerra. Sicuramente per il lettore è un esempio di vita.

“Per una madre” è un libro parecchio forte, intenso e carico di emozioni, adatto a chi ama il genere di storia narrata.

Concludo con l’incipit:

“Paura ho ba, diceva Franca a suo padre che la teneva per mano. Sulle spalle, Marco, il primogenito, mentre la moglie Anna aveva con sé Mara, la prima femmina. Sono i tuoni o Franca. Tranquilla, le aveva risposto Ciro.

Dietro di loro cadevano le bombe degli americani, forse quelle degli inglesi, chissà. L’importante era proseguire e non fermarsi mai, fino a Roma liberata. Così aveva voluto Ciro: portare la sua famiglia lontano da casa, da dove i nemici avevano i loro bunker e i loro cannoni. Ci avevano provato a deportarlo, ma lui era stato lesto, aveva saltato oltre la staccionata e si era arrampicato sul tetto e il crucco che lo cercava non lo aveva visto. I tedeschi erano apparsi all’improvviso e subito avevano preso a pedate i portoni urlando raus, urlando gestoppt. E ogni maschio, all’interno della zona compresa tra gli Orti e via Carriona, difficilmente avrebbe trovato scampo, a parte Ciro e qualche altro fortunato…”

Trama

La storia di Franca, un’esistenza spesa a fianco degli ultimi, alla ricerca della giustizia, contro ogni discriminazione, di razza, genere o di classe. Suoi compagni di viaggio quelli che, come lei, hanno combattuto battaglie apparentemente già perse, contro l’implacabile potere del pregiudizio. Una lotta senza speranza, lunga una vita intera.

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