Titolo: Palafox. Ediz. integrale

Autore: Éric Chevillard

Editore: Prehistorica Editore

Collana: Chevillardiana

Pagine: 204

Prezzo: € 17,00

Uscita: 22 novembre 2024

Traduzione: Gianmaria Finardi

Recensione

“Palafox” è un libro scritto da Éric Chevillard ed arrivato a noi lettori grazie alla casa editrice “Prehistorica Editore”.

Di questo autore ho letto “Santo cielo”, che consiglio caldamente e di cui trovate qui la mia recensione, e “Dino Egger” recensito pure lui qui sul blog.

Tornando al nuovo libro, indubbiamente, non lascia indifferenti, ma stupisce pagina dopo pagina per il suo protagonista e per la storia narrata.

Palafox, il protagonista, è un animale che non si riesce a identificare subito, infatti inizialmente sembra un innocuo pulcino, ma poi crescendo si avvicina maggiormente ad altri animali, come per esempio a una giraffa, per via del collo, o a un leopardo per il suo pelo maculato, però personalmente penso che sarà il lettore stesso a decidere. Infatti, leggendo, grazie alla scrittura dettagliata e molto particolare di Éric Chevillard ci si fa un’idea circa la sua natura.

Tutto, quindi, ruota intorno a lui, al suo comportamento e al suo modo di agire, oltre al suo rapporto con gli uomini che si dividono in due fazioni: chi è contro e chi lo difende, anche perché inizia una gara a prendere Palafox che scappa, scompare, riappare.

La lettura è a tratti ironica e divertente, ma ci sono pure parti più serie e con qualche passaggio triste. Personalmente ho provato, ogni tanto, un po’ di tenerezza verso questo animale e un po’ di tristezza per la sua sorte dato che non si sa come crescerà, oltre agli esiti della eventuale cattura da parte degli uomini.

L’autore, Éric Chevillard, scrive in modo parecchio originale e particolare, lo noterete quasi subito; infatti, ha anche un modo accattivante e incisivo di raccontare la storia: a volte fa un uso delle frasi per colpire il lettore, per fargli restare in mente ciò che scrive, lo martella per attirare la sua attenzione.

Indubbiamente “Palafox” è un romanzo che non passa inosservato e, a mio avviso, può essere catalogato nel genere distopico o fantasy, ma è anche un libro che racconta una storia che conquista l’attenzione del lettore e lo tiene incollato alle pagine per scoprire le sorti di Palafox. Man mano lui cresce e ciò che accade lo lascio scoprire a voi.

Questo libro, pubblicato da “Prehistorica Editore”, si differenzia da molte altre vostre letture, sia per l’originalità della storia, che per il modo in cui è scritto. Infatti, è in grado di sorprendervi, meravigliarvi e lasciarvi, ogni tanto, stupiti per quanto riguarda dei passaggi. Di alcuni di  quest’ultimi viene la tentazione di leggerli anche ad alta voce per dare loro una maggiore enfasi e perché, quasi quasi, viene spontaneo farlo.

Personalmente mi sono divertito leggendo questo romanzo, ma ha acceso in me pure varie altre emozioni oltre al lieve sorriso, anche la tristezza, la tenerezza e la curiosità di scoprire la conclusione, perché fino all’ultimo penso proprio non si intuisca, seppure ovviamente ci siano due strade, due possibilità.

Ed ora vi propongo l’incipit:

“Si scapsula un uovo, o cosa, come nominare la delicata operazione che consiste nel farne saltare il quarto superiore, ritenuto superiore, con l’ausilio di un cucchiaino da caffè? Si scavezza, scapotta, scalotta un uovo? Non ne sapevano niente i tre commensali, che archiviarono la questione con un gesto della mano, un gesto tecnico mirabile, breve e preciso, mai la parola maestria sarà stata impiegata meglio.

Si complimentarono vicendevolmente quando a sua volta, ma lui beccandolo e senza fare il furbo, Palafox ruppe il suo guscio. Eppure la sua intenzione non era quella di uscire, no, non così presto, voleva giusto ingrandirsi un po’, giusto appropriarsi del locale attiguo. Crescere in un uovo, arriva il giorno in cui non si può più…”

Trama

Vediamo spuntare Palafox da un uovo che Algernon Buffoon, pedante ambasciatore inglese in pensione, si sta accingendo a mangiare per colazione, per lo stupore dei commensali.

Certo, a prima vista, tutto lascia pensare che Palafox sia un pulcino; al massimo uno struzzo, dalle lunghe zampe e il collo smisurato. Un comune cucciolo di giraffa allora, col pelo giallo maculato, sì uno di quei leopardi silenziosi e temibili mangiatori d’uomini; un altro squalo assetato di sangue, una seccante zanzara con la sua tromba caratteristica, di qualsivoglia elefantino… ma presto si inizia a dubitarne. Palafox gracida, ci lecca la faccia, e le nostre certezze vacillano.

Romanzo di scintillante ironia, una sfida lanciata al lettore che, come gli altri personaggi, sarà letteralmente chiamato ad acciuffarlo. Dietro un velo di umorismo, Palafox incarna la quintessenza della letteratura che – lungi da mode e ricette – dimostra di sapersi ancora