Titolo: Ombra mai più
Autore: Stefano Redaelli
Editore: Neo Edizioni
Collana: Iena
Pagine: 214
Prezzo: € 15,00
Uscita: 22 giugno 2022
Recensione
Dopo il grande successo di, “Beati gli inquieti” , che ho avuto il piacere di leggere e del quale trovate la recensione sul mio blog, Stefano Redaelli è tornato in libreria con “Ombra mai più” sempre pubblicato dalla casa editrice “Neo Edizioni”.
L’autore continua la storia del precedente romanzo, quindi ritroviamo Angeloantonio, il protagonista, che dopo aver passato del tempo nella struttura psichiatrica la “Casa delle farfalle” esce per tornare alla sua vita.
Per quanto riguarda il nuovo libro vi segnalo che è stato tra i titoli proposti (in questo caso da Daniele Mencarelli) al prestigioso “Premio Strega” 2023.
Ho accettato volentieri di leggerlo perché apprezzo parecchio la scrittura di Stefano Redaelli, infatti è molto scorrevole, appassionante e specialmente intensa e profonda.
La storia narrata in questo nuovo romanzo non vi deluderà, ma anzi vi colpirà parecchio per come è stata raccontata. Il tema affrontato è, quindi, sempre quello importante e serio della follia e delle strutture psichiatriche, ma questa volta narrata da quando Angeloantonio, esce per far ritorno a casa dai suoi genitori ormai anziani.
L’autore, come nel precedente romanzo, si conferma davvero bravo nel modo in cui racconta la storia. Il protagonista da quel momento ha davanti la libertà, (ma è davvero ciò che desiderava?) ma anche la difficoltà del dover riaffrontare la vita di tutti i giorni, con i suoi problemi e le sue avversità. Il riadattarsi alla quotidianità non è sicuramente un qualcosa di facile e Stefano Redaelli ce lo racconta nei suoi dettagli facendoci arrivare ogni sorta di emozioni.
“Ombra mai più” è un romanzo intimo, profondo e parecchio intenso che non vi lascerà indifferenti, ma vi segnerà parecchio e so che lo apprezzerete.
Oltre ad Angeloantonio, un altro grande protagonista è proprio il platano rosso che campeggia in copertina e dietro al quale c’è una storia del ragazzo da piccolo dove si rifugiava per stare all’ombra.
Parlando di malattia mentale, si scopre come al di fuori della struttura ci si trova in uno mondo in cui il pregiudizio la fa da padrone e ciò arreca un ulteriore dolore, come pure il modo di giudicare qualcuno senza sapere nulla di lui o senza aver trascorso le sue problematiche e le sue situazioni, come gli sguardi che si lanciano sul ragazzo come lame affilate.
“Ombra mai più” è un romanzo forte, schietto che pone al centro proprio la malattia mentale a 360 gradi, sotto tutti i suoi aspetti. Come nel precedente “Beati gli inquieti”, anche in questo il dolore è al primo posto, si percepisce forte e chiaro, arriva a noi lettori come una freccia scagliata con forza.
Stefano Redaelli ci dimostra come spesso il problema risultino essere anche le persone, prive di sensibilità o comunque incapaci di affrontare una situazione del genere e che complicano la vita, in questo caso ad Angeloantonio, una volta uscito dalla “Casa delle farfalle”. Il povero ragazzo, inoltre, si trova davanti anche la problematica dei due genitori anziani, dei quali, in teoria, dovrebbe prendersi cura.
Vi consiglio davvero la lettura di entrambi i libri, perché ovviamente occorre partire dal primo per poter seguire meglio tutta la storia, ma vi assicuro che, secondo me, ne vale pena perché sono due romanzi che toccano il cuore, che aprono la mente e che lasciano parecchio dentro di noi una volta terminati.
Qui sotto vi propongo l’incipit del primo capitolo:
«È stato» dicono, non appena li supero.
Non si curano neppure di abbassare la voce, o forse vogliono che li senta. Con la coda dell’occhio colgo il gesto di un dito che si avvicina alla tempia. È un gruppo di ragazzi del quartiere. Fino a qualche anno fa giocavano a pallone per strada, ridevano: quella confusione allegra in cui molti della mia età sono cresciuti, quando non c’erano cellulari né recessione, quando le madri si affacciavano al balcone per dirti di rientrare a fare i compiti.
Fino a qualche anno fa sembravano felici. Ora tramano strategie contro la noia.
Si fanno selfie, navigano, per lo più bevono. Lo evinco dalle bottiglie sotto la panchina, ne ho contate sette. Non dicono: “È tornato a casa”, a sottolineare il ritorno.
Non dicono neanche: “È stato lì ed è tornato a casa”, accrescendo la tensione tra “l” e “casa”. Io sono quello che “è stato “. Punto.
Ne prendo atto. Ma non me la prendo. È solo un gruppetto di ragazzi annoiati: cosa non si direbbe per strappare una risata…”
Trama
“Quando torni nel mondo, del mondo ti devi fidare.” Per tre lunghi anni Angelantonio è stato ospite della struttura psichiatrica Casa delle farfalle, con sé porta il libro che ha scritto sulla follia standoci dentro, e ora c’è un fuori che lo aspetta. Il tempo ha lasciato segni profondi, sui suoi genitori improvvisamente anziani da cui fa ritorno, sul platano che aveva adottato quando era ragazzo, in una società che adesso lo guarda con sospetto perché “è stato lì”.
Non sempre si comprende ciò che è vitale, ma c’è una fragilità che accomuna tutti – matti e sani, buoni e cattivi – che parla una lingua misteriosa, e dice parole che Angelantonio dovrà imparare insieme a chi incontrerà. In “Ombra mai più” Redaelli continua il suo racconto sulla follia del mondo e la saviezza dei folli, sul rimosso della nostra società, e lo fa con il suo tatto, la sua poesia, la sua inconfondibile scrittura.