Titolo: Ninfa dormiente
Autore: Ilaria Tuti
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 478
Prezzo: € 18,60
Uscita: 27 maggio 2019
Recensione
Finalmente è giunto il suo momento. Era lì che mi aspettava e non vedevo l’ora di leggerlo. Infatti le mie alte aspettative aumentavano il mio entusiasmo e la mia voglia di iniziarlo.
“Ninfa dormiente” è il secondo lavoro (ma lo si può leggere tranquillamente come primo) di Ilaria Tuti, che torna in libreria dopo il grande successo di “Fiori sopra l’inferno”, sempre edito da Longanesi.
La protagonista, il commissario Teresa Battaglia, ci invita a seguirla in questa sua nuova avventura e, dopo aver letto le prime pagine, non possiamo far altro che seguirla perché ci conquista immediatamente.
Le descrizioni sono assolutamente precise, dettagliate ed incisive tanto da provare, a volte, dei brividi lungo la schiena. La mia adorata adrenalina, che amo sentire durante la lettura dei thriller, in questo caso viene accontentata immediatamente e ne son contento.
I personaggi sono decisamente ben descritti, in particolare la protagonista che trovo eccezionale, interessante e mi intrattiene con la sua vita misteriosa oltre al suo modo di agire che apprezzo molto. Inoltre ho ammirato la sua umanità, comprese le sue debolezze, la sua tenacia e, purtroppo, le sue condizioni di salute, che ne fanno una persona a cui affezionarsi.
Un altro protagonista che mi ha incuriosito ed interessato, intrattenendomi con le sue vicende, è senza dubbio Massimo Marini. Nella storia sono diversi, comunque, i personaggi che incontriamo ed ognuno con le proprie caratteristiche.
La descrizione della “Ninfa dormiente” e la spiegazione che viene data nei primi capitoli è davvero da effetto “wow” sono rimasto, infatti, strabiliato, a bocca aperta ed invogliato a continuare incuriosito dalla vicenda e dal desiderio di saperne di più.
La scrittura di Ilaria Tuti è estremamente attraente, tagliente e sconvolgente, in alcuni passaggi, risulta, infatti, davvero brava a tenere il lettore incollato alle pagine ed intrattenerlo con la vicenda misteriosa ed intrigante.
L’idea presente all’interno della “Ninfa dormiente” è assolutamente geniale e mi complimento con l’autrice. La trama si snoda pagina, dopo pagina, a volte forse in alcuni punti un po’ lentamente e dilungandosi, ma ciò crea indubbiamente pathos, tensione e mistero, poi va comunque secondo i gusti del lettore.
L’ambientazione è veramente incantevole, mi ha conquistato e mi ha fatto amare ancora di più tutto il thriller.
Sono tanti, quindi, gli elementi che rendono “Ninfa dormiente” un thriller intenso, coinvolgente e veramente molto godibile. Un libro che sa intrattenere con forza e mistero grazie ad una storia piena di intrigo e di passaggi che ne aumentano la tensione rimanendo impressi nella mente del lettore, inoltre anche per una indagine ricca di momenti appassionanti, avvincenti e ben calibrati.
Consiglio assolutamente la lettura agli amanti del genere thriller che non devono perderlo perché, oltre alla storia, è scritto anche bene, inoltre a tutti coloro che vogliono una protagonista a cui affezionarsi e della quale seguire le sue vicende.
Per non fare spoiler, concludo con ciò che si trova scritto sulla quarta di copertina.
“Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa”
Trama
“Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo.
Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno.
Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa”.