Titolo:  Mr Hyde

Autori: Thomas Narcejac e Pierre Boileau

Editore: Nutrimenti

Collana: Greenwich

Pagine: 160

Prezzo: € 16,00

Uscita: 28 ottobre 2021

Traduzione: Giuseppe Girimonti Greco ed Ezio Sinigaglia

Recensione

“Mr Hyde” ha la particolarità, tra le altre, di essere scritto a quattro mani (ed interessante è pure il fatto che sia stato  tradotto da due persone). I due autori sono, infatti, Thomas Narcejac e Pierre Boileau che in Francia sono molto famosi per quanto riguarda i libri gialli e sono paragonati ai nostri Fruttero&Lucentini. Questo ultimo loro libro è firmato qui in Italia da “Nutrimenti”.

La copertina trovo sia spettacolare, infatti attira subito la nostra attenzione incuriosendoci parecchio perché trasmette un grande senso di mistero. Inoltre l’edizione è molto ben curata anche per quanto riguarda la carta della cover, ottima al tatto, sia quella delle pagine interne. Le due alette laterali, aprendosi, mostrano nella parte della terza di copertina le foto dei due famosi scrittori francesi.

Passando alla storia, ho trovato che inizialmente parte molto lento, almeno per i miei gusti, ma poi man, mano che si procede con la lettura il ritmo aumenta e con esso anche il mio interesse.

Inoltre pure la vicenda diventa più intrigante e misteriosa  riuscendo ad attirare la mia attenzione e coinvolgendomi maggiormente. Infatti mi provoca un maggior interesse verso il protagonista Renè Jeantome, che penso sia un personaggio ricco di punti stimolanti, su cui discutere, anche a livello psicologico, mentre non ho trovato sua moglie, Myriam, particolarmente simpatica tanto che, in alcuni momenti, mi è sembrata addirittura irritante e particolarmente antipatica.

Il giallo diventa appassionante capitolo, dopo capitolo (dopo aver superato il primo terzo, a mio parere, un po’ più lento ) grazie ad alcuni omicidi che movimentano la storia e in cui Renè prova un senso di agitazione e di timore, diciamo così, per non anticiparvi nulla. Egli dovrà fare i conti anche con una sua momentanea difficoltà nel suo lavoro di scrittore, dato che ha un blocco creativo, a differenza della moglie che, invece, sforna libri con facilità.

La vicenda risulta a tratti complessa anche per il lettore, ma indubbiamente curiosa ed interessante, tanto da riuscire a invogliare nella lettura e nel procedere nei capitoli. A mio avviso non è un giallo semplice, ma suggerisco di porre attenzione durante la lettura per non farsi sfuggire i vari particolari, che a volte, magari, non sono subito ben chiari. “

Mr Hyde” ha la capacità di attirare la nostra attenzione e di metterci alla prova, un giallo “cervellotico” oserei quasi chiamarlo. Il protagonista dovrà far fronte a tutta la sua forza interiore ed affrontare momenti assolutamente non facili, anche a livello psicologico e del passato.

L’atmosfera in cui è ambientato il libro risulta, alcune volte, a mio avviso, cupa e ciò crea la situazione migliore per lo svolgersi delle scene e trasmettere al lettore una sensazione più drammatica.

Pur essendo un giallo non particolarmente corposo, presenta tutti gli elementi riguardanti il genere senza rinunciare a nulla. Non è forse una lettura completamente facile, ogni tanto mi ha messo a dura prova, ma sicuramente ho trovato “Mr Hyde” estremamente originale ed interessante. Quindi lo consiglio a chi ama il genere, ma vuole qualcosa che si discosti però dal giallo classico. In questo caso sarà coinvolto in una storia molto particolare anche a livello della mente, oltre che dell’indagine.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Forse è soltanto un blocco temporaneo… una secrezione che si prosciuga… una vitamina che abdica alle sue funzioni… un oligoelemento che cessa di riconoscere i suoi partner chimici… e tanto basta a fare del cervello un desolato Sahel, una materia inaridita, un ossario di parole pietrificate dal quale non uscirà mai più un’immagine, mai più la gemma di una bella frase.

“Dottore, sono sterile”.

“Ma via! I suoi articoli è lei a scriverli, no? E allora!”. “Li scrivo, sì, per modo di dire. Ma ci metto sempre più tempo. E poi chiunque è in grado di riassumere un libro. È solo una questione di buon senso, e di allenamento. Si piglia una citazione qua, una là, secondo l’umore della giornata. Si condisce il tutto con qualche complimento. A lungo andare, si dispone di un repertorio di frasi fatte che…”. “Caro Jeantôme, lei esagera! …”

Trama

Da anni René Jeantôme, un autore di qualità con alle spalle un libro molto apprezzato dalla critica, e vincitore di un prestigioso premio letterario, non riesce più a scrivere. Sua moglie Myriam, invece, sforna a getto continuo, con una “vena inesauribile” che esaspera il marito-rivale, romanzetti porno-rosa che vendono, immancabilmente, centinaia di migliaia di copie.

Alla ricerca delle cause psicologiche di questo blocco che lo umilia e lo fa sprofondare in un abisso di sconforto e autocommiserazione, Jeantôme inizia un faticoso viaggio interiore tra gli incomprensibili orrori della sua infanzia, solo per vederli raddoppiati dagli orrori ancor più indicibili del presente. Ha infatti inizio, in una rete di strade parigine tutte situate a pochi passi da casa sua, una serie di delitti che sembrano ispirarsi alla sua immaginazione e che sono resi ancora più inquietanti da particolari che lui solo può conoscere.

I maghi del noir francese, il celebre duo Boileau-Narcejac, trascinano il lettore nei meandri di un incubo senza fine, tenendolo aggrappato alla storia con l’arte di una prosa frantumata e dal ritmo ossessivo, tutta percorsa dal filo smagliante dell’umorismo. Un libro che basta da solo a dimostrare come un thriller possa essere anche un’opera di grande letteratura.