Titolo: Mariti e mogli
Autrice: Ivy Compton Burnett
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Pagine: 324
Prezzo: € 19,00
Uscita: 26 agosto 2022
Traduzione: Manuela Francescon
Recensione
Dopo “Il capofamiglia” e “Servo e serva”, che ho letto e di cui trovate le relative recensioni sul blog, Fazi Editore ha pubblicato, finalmente, un nuovo libro di Ivy Compton Burnett., infatti è uscito “Mariti e mogli”.
Il romanzo è molto piacevole da leggere, specialmente per i personaggi davvero ben caratterizzati e dettagliati. In particolare, Harriet Haslam, moglie e mamma, a cui assegno il primo posto perché è assolutamente il pezzo forte della storia. Una protagonista eccezionale, cinica, ironica senza volerlo, severa, ma affettuosa a modo suo e molto carismatica. Si potrebbe quasi affermare che tutto ruoti intorno a lei.
La scrittrice ci racconta la storia con ricchi colpi di scena, specialmente nella terza parte. Infatti, la prima l’ho trovata un po’ più lenta, ma poi, man mano che si procede nella lettura, diventa sempre più interessante ed appassionante.
In alcuni punti il ritmo da tranquillo o leggermente movimentato, si anima diventando più serrato. Ivy Compton Burnett è come sempre molto brava a dosare ritmo e colpi di scena nel modo migliore, come se, ogni tanto, volesse dare delle scosse ai suoi lettori.
Ci sono passaggi che magari si possono anticipare, ma in altri casi assolutamente no. La sua scrittura è incantevole, precisa e raffinata, proprio come in un classico, inoltre reputo “Mariti e mogli” per palati esigenti e che sanno apprezzare i libri scritti bene. Lo consiglieri anche a coloro che amano leggere romanzi che si dilungano in descrizioni precise e in dialoghi cristallini, in tutta la loro lentezza, ma in senso positivo.
Questo libro lo si assapora per la sua storia narrata bene e ricca di sfumature che si apprezzano parecchio. Ci sono momenti in cui l’ho trovato forse eccessivamente lento, ma altri in cui non riuscivo a staccarmi dalle pagine per la loro intensità e perché mi appassionava in modo pazzesco. Ho adorato diversi passaggi ironici che sono scritti con estrema schiettezza e semplicità, le classiche “freddure” che escono senza che la persona, che le esprime, se ne accorga e tutto ciò arriva al lettore con grande piacere.
Il carattere di Harriet è super interessante e tutto ruota, giustamente, intorno a lei. Io, infatti, non vedevo l’ora che tornasse in scena per gustarmi i suoi passaggi e i suoi dialoghi che la scrittrice ha gestito brillantemente.
“Mariti e mogli” affronta anche alcune tematiche e rapporti familiari in modo ampio e preciso, con chiarezza e schiettezza, infatti Ivy Compton Burnett ci racconta la storia senza fronzoli, ma in modo dettagliato ed interessante, riuscendo ad incuriosirci e a catturare la nostra attenzione. Tutto è assolutamente godibile, ad eccezione di qualche passaggio che ho trovato di troppo.
Lo consiglio se amate il genere di lettura e di scrittura, se vi va di gustare una saga familiare con i suoi momenti alti e bassi e con una protagonista superba, oltre ad una scrittura divina.
Qui sotto vi propongo, come sempre, l’incipit:
«Ebbene, Buttermere, è un bel giorno per essere vivi e respirare e gustare il fiore dei propri anni! Eccomi qui di fronte alla mia casa, la casa in cui sono entrato per la prima volta trent’anni fa, nel 1859, e da allora non mi sento invecchiato di un giorno. Quanti anni mi darebbe, se mi vedesse per caso?». Sir Godfrey Haslam varcò in maniera tutt’altro che casuale la soglia della porta-finestra della sala da pranzo e si piazzò davanti al maggiordomo, deciso a sostenere o superare l’esame. «Scommetto che non me ne darebbe cinquantasei. Invece è proprio l’età che ho. Cinquantasei anni compiuti due mesi or sono. Dunque, che mi dice, Buttermere?».
«Buongiorno, Sir Godfrey», disse Buttermere. «Fra tre anni e dieci mesi ne avrò sessanta. Qualcuno mi definirebbe un vecchio. Be’, un uomo di mezz’età, si direbbe comunemente. Ma io non mi sento ancora così in là negli anni. Vorrei che tutti gli uomini della mia età si sentissero come me. Lei ci si sente, Buttermere?». «Le circostanze per me sono diverse, Sir Godfrey», rispose Buttermere senza trascurare i doveri che lo avevano reso ciò che era..
Trama
Harriet Haslam, severa madre di famiglia, è in grado di scatenare un uragano con poche parole, con un semplice gesto, con uno sguardo. La sua insofferenza verso il mondo, acuita dall’insonnia che la tormenta, spesso si tramuta in furia, nonostante la silenziosa opera di Godfrey, accomodante marito-cuscinetto. Il più grande cruccio della donna è il futuro dei quattro figli: Matthew, il maggiore, preferirebbe darsi alla ricerca invece di iniziare la sua pratica medica; Jermyn ha assurde aspirazioni da poeta; Griselda è decisa a sposare il reverendo Bellamy, fresco di divorzio, mentre Gregory preferisce la compagnia di tre anziane signore a quella dei coetanei.
Dopo un litigio con il primogenito Harriet tenta il suicidio e viene quindi portata in un istituto, dove trascorre sei mesi. Al suo ritorno, la situazione che trova supera le sue peggiori aspettative: ognuno dei ragazzi ha fatto di testa propria e, come se non bastasse, anche il marito ha in serbo per lei una spiacevole sorpresa. È davvero troppo: Harriet non ha nessuna intenzione di restare in silenzio…
La geniale Compton-Burnett, amata dai lettori ma anche dai più grandi scrittori, ci ha lasciato un altro gioiello letterario da aggiungere alla preziosa collezione.