Mandorle Amare

Titolo: Mandorle Amare

Autrice: Valentina Cebeni

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 432

Prezzo: 18.90 euro

Uscita: 2 luglio 2024

Recensione a cura di “Un libro in soffitta”

Le “Mandorle Amare” del titolo ci regalano un quadro di inestimabile dolcezza narrativa che la penna di Valentina Cebeni ha magistralmente delineato.

Nella Roma post-bellica ciò che rimane dell’antica Confetteria Conforti sono detriti, porte divelte, vetri rotti e molta amarezza nel cuore. Agli occhi di Achille Conforti e della moglie Cecilia si para innanzi uno spettacolo desolante…la brutalità della guerra ha lasciato segni evidenti in ogni oggetto, su ogni parete.

Ma se il cuore porta ferite evidenti, l’anima sussurra la necessità di risollevarsi, dando nuovo lustro a ciò che la Confetteria ha rappresentato per decenni nella città.

E stanza dopo stanza con il sudore sulla fronte, ma spinto da encomiabile coraggio, Achille porta a nuovo splendore l’azienda dei propri avi.

Prende forma la consapevolezza che il sorriso e la tenacia possono vincere su tutto.

Passano così gli anni, la Confetteria è torna a fulgere, nelle bassine s’ode,soave, il rumore dei confetti, l’Anita (la storica bassina) assurge a simbolo di rinascita.

E lì tra il profumo delicato di mandorle, zucchero caldo, nocciole e cioccolato si avvicendano le sorti della famiglia Conforti che passa in mano ai figli di Achille, Ettore e Paride.

I ruggenti anni Sessanta con quella musica indimenticabile che sapeva fare muovere anche le gambe più legnose, tra matrimoni ove l’amore non trionfa e maternità non accettate, Rebecca ( IL PERSONAGGIO più straordinario che l’autrice abbia creato, a mio avviso) assurge a simbolo della donna che non accetta schemi precostituiti, che non intende seguire il cammino di un destino scritto da altri, che osa gridare il suo disappunto, che opera scelte controcorrente.

Un romanzo che ha la capacità di sondare l’animo umano, che pone l’attenzione sul ruolo della donna e sulla “veste” che l’universo femminile dovrebbe indossare agli occhi dei più. Una penna raffinata e garbata, quella di Valentina Cebeni, una lettura assolutamente consigliata e indimenticabile.

Trama

Fondata dal nonno di Achille prima della Seconda guerra mondiale, la Confetteria Conforti era stata da sempre un punto di riferimento al Nomentano, fino a quando il quartiere romano era stato massacrato dai combattimenti tra tedeschi e partigiani. Ora che la guerra è finita, però, la fabbrica non è più solo un luogo di ricordi, custode di storie straordinarie e meravigliose, ma è anche il punto di partenza per l’intera famiglia, una nuova occasione per ricominciare da capo.

E così, con il supporto di Cecilia, Achille coinvolge il suo amico fraterno Carlo Russo e la moglie Rosa nell’impresa, che viene accolta con grande clamore ed entusiasmo da tutti. Dalla riapertura della fabbrica nell’immediato dopoguerra fino agli inizi del nuovo millennio, passando per i travagliati e rivoltosi anni Settanta, la vita di Achille e Carlo e delle rispettive famiglie ruota attorno alla confetteria.

Il destino dei loro tre figli, in particolare, si intreccerà in maniera indissolubile: da una parte, Ettore e Paride Conforti, diversi tanto nel carattere quanto nelle aspirazioni, dall’altra Rebecca Russo, instancabile ribelle, che faticherà a piegarsi alle regole dell’epoca e farà di tutto per inseguire il proprio ideale di libertà.

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