Titolo: L’ultima volta
Autore: Doug Johnstone
Editore: Casa Sirio
Collana: Riottosi
Pagine: 324
Prezzo: € 16,00
Uscita: 16 novembre 2018
Traduttore: A. Brunetti
Recensione
E’ il primo libro che leggo di questa interessante casa editrice e in tutta sincerità devo ammettere che non potevo iniziare meglio. Infatti “L’ultima volta” mi è piaciuto moltissimo, sia per la storia sia per la sua scrittura.
L’ho letto in pochissimo tempo e, quando dovevo smettere, pensavo per tutto il giorno ai vari interrogativi riguardanti la vicenda. Sono stato risucchiato dalla sua storia avvincente e molto scorrevole, con all’interno vari colpi di scena ed inoltre c’è molto di più. C’è un padre e il suo amore per il figlio che cerca di proteggere e di difendere e si trova a dover ricoprire il ruolo di entrambi i genitori, dopo che la moglie scompare misteriosamente.
Ciò che mi ha colpito subito è sicuramente il modo di scrivere di Doug Johnstone, infatti la sua penna è assolutamente incisiva, fluida e ipnotica. Non si riesce a smettere di leggere, ci cattura e non ci lascia più fino alla fine. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo autore che trovo bravissimo.
La particolarità del libro è che non è solo un thriller, di questo genere ha il ritmo e gli avvenimenti che creano tensione, man mano che si procede nella lettura, e tengono incollati alle pagine, ma oltre a ciò è anche una storia familiare, ricca di sentimenti, di amore, di problemi e di colpi di scena. Tutto ciò ci regala un libro da leggere con avidità e sul quale riflettere grazie alle varie domande che sorgono tra le varie pagine.
Indimenticabili i due protagonisti: Mark (il padre) e il figlio Nathan, che ci conquistano col loro mondo interiore oltre che con la loro drammatica situazione familiare. Un padre che non si arrende, ma che lotta per capire, per risolvere il mistero, per non far soffrire ulteriormente il figlio, ma difenderlo con tutto se stesso. Non posso anticiparvi nulla per non rovinarvi la tensione e l’andamento dell’avvincente vicenda che ci sorprende sempre di più col procedere dei capitoli.
Doug Johnstone non è avaro di colpi di scena ed inoltre li sa dosare al meglio, riesce a creare quella fantastica atmosfera drammatica e di tensione che invoglia il lettore a non fermarsi. Io ne sono rimasto davvero sbalordito, è un libro che mi è piaciuto tantissimo ed è stato uno tra le migliore scoperte del 2018. Inoltre mi complimento con l’editore “Casa Sirio” per la cura e per la passione che pone nelle sue pubblicazioni, infatti la carta sia della copertina che delle pagine interne è ottima, proprio come piace a me.
Concludo con un passaggio:
“…Mark guardò di nuovo l’orologio. Parlare col ragazzino lo aveva distratto per cinque minuti, ma adesso la preoccupazione stava tornando a farsi sentire. Se si fosse solo scordata di andare a prendere Nathan, ormai sarebbe dovuta essere a casa. Forse era andata a fare spese dopo il lavoro. Ma non era da lei, e poi perché avrebbe dovuto spegnere il cellulare?…”
Trama
“Volevamo chiedere se fosse successo qualcosa, oggi nessuno è venuto a prendere Nathan”. Quando ti chiamano dalla scuola di tuo figlio sei al lavoro. Non è il tuo turno oggi, era Lauren a dover passare. Provi a chiamarla. Nessuna risposta. Il giorno dopo non è ancora tornata. Non è la prima volta che tua moglie scompare, lo ha già fatto qualche anno prima, quando Nathan era piccolo e non poteva capire cosa stava succedendo, ma eri sicuro foste riusciti a superarla. La polizia dice di aspettare, darle tempo. Tornerà. Tu però non ci credi. È successo qualcosa, ne sei sicuro. La devi trovare. Per te, per tuo figlio, per non perdere tutto quello che avete costruito. Con un thriller che è anche romanzo di formazione, Doug Johnstone costruisce una “caccia alla donna” che ci racconta cosa vuol dire perdere l’innocenza e l’amore, ma mai la voglia di combattere.