Titolo: L’odore dei cortili
Autore: Giuliano Brenna
Editore: Il ramo e la foglia edizioni
Pagine: 263
Prezzo: € 17,00
Uscita: 18 ottobre 2024
Recensione
“L’odore dei cortili”, scritto da Giuliano Brenna e pubblicato dalla casa editrice “Il ramo e la foglia edizioni”, è un romanzo che ho apprezzato parecchio. Già inizialmente avevo alte aspettative dopo aver letto la trama e, una volta che mi sono addentrato tra le sue pagine, c’è stata la piacevole conferma che sarebbe stato un viaggio davvero interessante.
La scrittura dell’autore è molto incisiva, profonda e, a tratti, commovente, infatti riesce, con la sua penna, a risvegliare nel lettore una serie di emozioni che ci si portiamo nel corso di tutta la lettura. Inoltre, ci sono alcuni passaggi assai ben descritti e lo stile poetico si fa spesso spazio tra le pagine.
Il giovane protagonista, che risponde al nome di Mattia, è sicuramente il punto forte del romanzo, perché lo vediamo muoversi fin da piccolo e man mano che cresce, matura e si trova a sfidare situazioni spesso complicate anche a livello umano. Infatti, tra queste c’è sicuramente un grave lutto, proprio a lui che è cresciuto senza padre.
Nel corso degli anni e quindi dei capitoli, le esperienze che si trova ad affrontare sono molteplici, alcune anche forti. Mattia si trova davanti ad azioni di cui non si rende quasi conto della loro pericolosità e, a volte, non si chiede neppure il motivo.
Il suo carattere è spesso parecchio arrendevole, malleabile, lui è un ragazzo buono e pacifico, ma gli capita di essere implicato, nella sua giovane vita, in tanta sofferenza e ciò colpisce il lettore che vorrebbe abbracciarlo per infondergli coraggio, oltre a dargli qualche consiglio per prendere scelte migliori delle sue.
Mattia è un ragazzo con pochi soldi e ha tanto bisogno di affetto, di attenzioni, inoltre ha alcune idee parecchio confuse che gli complicano ulteriormente la vita. In alcuni casi si può affermare che ha coraggio, in altri momenti (specialmente quando è più piccolo) è proprio incoscienza e ciò gli causa una situazione non delle più felici.
Ci sarebbe tanto di cui raccontare de “L’odore dei cortili”, ma non voglio anticiparvi nulla che possa rovinarvi l’eventuale lettura. Il romanzo è sicuramente intenso e profondo, io l’ho apprezzato parecchio, mi è piaciuto al punto che l’ho inserito tra i libri belli del 2024.
Indubbiamente ha al suo interno qualche breve passaggio forte, ma la lettura di questo romanzo merita perché ha pure una certa dose psicologica importante, una dose di sensibilità che ci fa affezionare al protagonista, ci sono vicissitudini tristi, ma anche sprazzi di forza che fanno in modo che Mattia possa reagire. Inoltre, troviamo pure altre tematiche importanti, raccontate con bravura da Giuliano Brenna, che sono quelle della famiglia (qualunque essa sia), dell’amicizia, della scuola, della scoperta dell’amore, del bullismo… come notate gli argomenti sono sicuramente importanti e significativi.
Personalmente mi sento di consigliarvi la lettura di questo libro perché è scritto bene, ha un protagonista assolutamente interessante, per quanto riguarda le varie avversità e per vederlo cambiare nel corso dei capitoli. Vi segnalo anche l’attenzione che “Il ramo e la foglia edizioni” mette nei suoi libri, sono tutti molto curati con delle copertine, a mio avviso, delicate e meravigliose.
Qui sotto vi propongo l’incipit:
“Il fischio prolungato del bollitore annuncia che l’acqua è pronta, Serena la versa adagio nella tazza, dai minuscoli forellini del filtro si allargano volute ambrate che tingono l’acqua. L’aroma del tiglio si spande nell’aria; passati alcuni minuti Serena solleva il filtro con le foglie ormai esauste e lo mette sul piattino, porta la tazza alle labbra, fa una piccola smorfia e la posa, vi aggiunge un cucchiaino di zucchero, gira piano finché il piccolo vortice di cristalli si dissolve.
I pensieri rimbalzano tra la tazza e il piattino: le sembra che le sue giornate siano diventate come le foglie di tiglio, all’inizio fragranti, dense di profumo e promettenti un gusto delizioso, ma col trascorrere delle ore le acque della vita ne sottraggono l’essenza, fino a che, giunta la sera, si ritrova con una poltiglia tiepida e amarognola.
La tisana la rinvigorisce e le dà sollievo, la aiuta a scacciare i pensieri tristi; pensa a Mattia, un vago sorriso le distende i lineamenti, le sembra che il figlio sia capace, malgrado i suoi pochi anni, di riempire interamente il suo mondo. Ma ora è un po’ preoccupata perché oggi ha scorto una profonda tristezza nei suoi occhi…”
Trama
Il Portogallo, nella sua transizione dalla dittatura alla democrazia, fa da sfondo alla vita del capitano Green e del giovane Mattia. Due personalità opposte, in qualche modo speculari; entrambi vivono una censura interna che nasce dal profondo del loro essere: per il primo si amplifica e giustifica nel clima di oppressione generale, per il più giovane si nutre di un grave lutto e dei conseguenti rimorsi e sensi di colpa. Con la liberazione del Portogallo anche i due protagonisti cominciano un cammino di redenzione, che li porta gradualmente, ma non senza fatica, a una presa di coscienza e alla giusta collocazione dei loro desideri, in un equilibrio la cui assenza ne aveva rosi gli animi.
La città di Lisbona, con i suoi vicoli e i caratteristici giardini dall’inconfondibile aroma, rappresenta lo sfondo pulsante che segna il ritmo della narrazione.