Titolo: Le mie impronte
Autore: Domenica Blanda
Editore: Edizioni Effetto
Collana: Effetto farfalla
Pagine: 56
Prezzo: € 12,00
Uscita: dicembre 2019
Recensione
Come molti di voi sanno, non leggo spesso libri di poesie, perché non mi sento in grado di recensirli. Come in tutte le cose capitano, però, le eccezioni. “Le mie impronte” di Domenica Blanda è una di queste. Infatti non appena ho preso in mano questo volumetto e l’ho sfogliato, ho percepito dei brividi, decidendo, quindi, che volevo e dovevo leggerlo.
Ringrazio “Edizioni Effetto” per avermene dato l’occasione, proponendomelo durante il “Salone della Cultura”.
Il titolo è assolutamente significativo ed assolutamente in linea con ciò che si trova all’interno. Infatti sono opere poetiche molto personali, intime ed estremamente intense. Alcune sono molto brevi, altre un pochino più lunghe, ma tutte risultano, almeno per me, molto toccanti.
Leggendole mi sono anche commosso, emozionato e ho percepito tanto dell’autrice, infatti “Le mie impronte” è, secondo me, un’opera molto personale. In alcune sue poesie può anche accadere di ritrovarsi o comunque di essere d’accordo su quanto viene espresso.
Domenica Blanda le ha scritte, a mio avviso, col cuore, lasciandosi trasportare dalle sue emozioni interiori e dalle sue esperienze di vita. Riesce ad arrivare perfettamente al lettore, coinvolgendolo ed appassionandolo. In alcuni casi sono piacevolmente malinconiche e in altri leggermente tristi, ma indubbiamente ricche di valore e di significato.
Vi propongo la prima poesia del volumetto, ma vi invito caldamente a procurarvi il libro che è breve, quindi potete leggerlo facilmente tutti ed è ricco di momenti di vita.
“Alleggerisco il bagaglio di tanto in tanto,
solo per fare meno fatica.
E ciò che elimino è l’accumulo seriale di animosità.
E sto insegnando al mio cuore
a non chiedere quello che non si può”
Non appena ho letto questa, ho proseguito immediatamente con le altre, fermandomi, ogni tanto, per riflettere sul loro significato, su ciò che mi comunicavano e, senza accorgermene, mi sono ritrovato alla fine.
“Le mie impronte” è un libro che mi ha regalato molto interiormente, mi ha arricchito e trasmesso sensazioni indubbiamente di vario genere.
In quarta di copertina:
“Sto alla notte
Come l’ape al fiore.
L’aurora per quanto rosa,
mi porta via il miele.”
Trama
“Cammino sulle mie impronte, quelle che mi riportano sempre a me e solo a me, magari per vedere le stesse cose da altri punti di vista, magari solo per darmi ascolto.”
Un altro libro di poesie?
Ce n’era bisogno?
Non ce n’era bisogno se i bisogni sono cose più urgenti di poesie. Ma la poesia, la mia, è urgente quando vuole uscire: arriva, ti manda un messaggio, una parola, un’emozione. La sensazione diventa parola, strofe, poesia.
Cammino sulle “mie impronte”, quelle che mi riportano sempre a me e solo a me, magari per vedere le stesse cose da altri punti di vista, magari solo per darmi ascolto.
Perché la poesia, senza pretese alcuna, ha un suo valore, una sua dignità. Ed è in questa forma che mi riconosco.