Titolo: L’appuntamento ideale
Autore: Mattia C. Russo
Editore: Bookabook
Pagine: 242
Prezzo: € 16,00
Uscita: 6 maggio 2021
Recensione
“L’appuntamento ideale” è un libro forte, appassionante ed emotivamente molto coinvolgente. La toccante storia è scritta da Mattia Carmine Russo ed è pubblicata dalla casa editrice “Bookabook”.
Il protagonista è un giovane ragazzo, di nome Arturo, che dà il via alla narrazione presentandoci con cura il modo con cui sta organizzando la sua morte. Un appuntamento che lo attende a breve. Ma è solo procedendo con la lettura che l’autore ingarbuglierà le corde della storia rendendola parecchio appassionante ed accattivante.
Ho apprezzato tutto il velo di mistero che c’è intorno alla vicenda, dall’inizio alla fine, infatti, il lettore non riesce ad immaginare che cosa troverà nei vari capitoli. Da abile scrittore, Mattia Russo ci propone un romanzo ricco di sfumature e particolarmente intimista. Il lettore si trova, quindi, coinvolto emotivamente nella storia di Arturo e nella sua vita, che ci racconta nei dettagli, grazie ad una figura particolare che lo affianca. In tal modo, ci dà la possibilità di ripercorrere alcuni eventi che hanno caratterizzato la sua esistenza, compresi i momenti più negativi e difficili.
Il ragazzo va con la memoria indietro negli anni ed inizia un tuffo nei suoi ricordi. Egli affronta molti temi come quello dell’adolescenza, dell’amicizia, del lavoro, del primo bacio e dell’amore, della scuola. Tutto viene scandagliato in modo dettagliato. Man, mano sottopone i vari momenti a un’attenta e accurata analisi, scorre con la mente gli anni passati e i vari eventi. Le domande che scaturiscono da questo viaggio nel passato sono molteplici, come pure i dubbi e, a volte, lo sconforto. Si affronta anche il delicato argomento delle aspettative che si hanno nel corso della vita e le varie delusioni. Un passaggio che mi ha colpito parecchio è quello in cui racconta del rimorso:
“Il rimorso è il mio fedele compagno di banco dalla scuola elementare. Vivo con i “se” nello zaino, lanciandoli come fossero certezze. Ne acquistano il peso e tornano a schiacciarmi. Incredibile come seppur così giovane abbia la schiena piegata come quella di un vecchio. E io non ho lavorato tutta una vita…”
Nei suoi ricordi e in ciò che narra, è spesso presente il senso di colpa, come pure i vari fallimenti che hanno alimentato la sua vita. Arturo appare, quindi secondo me, come un ragazzo deluso, amareggiato, insicuro e molto malinconico. Un ragazzo triste che cerca dolorosamente di sopravvivere fino al momento in cui organizza un appuntamento molto particolare e delicato.
Mattia Carmine Russo ci propone un romanzo davvero toccante e ricco di forti emozioni. Il protagonista a cui ha dato vita è sicuramente un ragazzo che trasmette tenerezza, ma al tempo stesso tristezza e solitudine. Davanti a un personaggio così e a ciò che racconta si resta senza parole e provoca in noi una certa dose di sconforto, lasciandoci, a volte, disarmati.
Il suo doloroso, ma importante viaggio nei ricordi del passato si rivela assolutamente costruttivo ed utile, ma non vi anticipo nulla. “L’appuntamento ideale” obbliga a riflettere non solo il protagonista, ma pure noi lettori, infatti ci mostra alcuni punti molto importanti della vita, facendoci anche capire un po’ il senso dell’esistenza.
Questo romanzo introspettivo mi ha conquistato e l’ho apprezzato molto, nonostante la narrazione non sia allegra, ma abbastanza triste e malinconica. “L’appuntamento ideale” è un romanzo che cattura la nostra attenzione e non ci lascia indifferenti emotivamente. La penna dell’autore scorre intensamente sulle pagine e qualche colpo di scena rende tutto ancora più appassionante e vincente.
Una curiosità: all’interno del libro sono presenti anche 6 brevi racconti che vengono proposti da Arturo. Ho trovato interessante ed originale questa scelta di inserirli nel romanzo.
Qui sotto vi riporto l’incipit:
“Sapete, ho sempre pensato che avrei visto scorrermi davanti tutta la vita, prima di morire. Una musica dolce di sottofondo, il mio sguardo fisso nel vuoto e lei, che incurante delle mie condizioni, passa frame dopo frame, ricordo dopo ricordo. Un attimo che vale l’eternità. L’ho sempre immaginata come l’ultima carezza tra due amanti dopo una notte di passione. Entrambi sanno che sta per finire, ma il calore del passato scalda ancora il loro cuore. Pagherebbero qualsiasi cifra per riassumere tutta la notte in quegli attimi. O almeno è quello che credo si possa provare con il vero amore. Io non so, non chiedete. So, invece, come essere una delusione e come non affrontarle, le delusioni.
Il mancato riassunto della mia esistenza è soltanto l’ultima di tante. Come a volermi ricordare che anche invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Rimango sempre io: solo, annoiato e deluso. Sembra triste, vero? A vederla così non potrei darvi torto. Un ragazzo-uomo di ventitré anni che si abbatte sulle prime pagine del suo libro. Smetterei di leggere anche io. Invece non dovreste arrendervi, perché la storia è tutta in salita, ma che spettacolo una volta in cima…”
Trama
Arturo ha preparato il suo appuntamento con la morte nei minimi dettagli. La vasca da bagno è pronta, le ultime volontà sono sul tavolo e dalle vene aperte esce sangue. Si addormenta cercando la soddisfazione finale, il famoso riassunto di una vita intera, e sperando di morire. Si risveglia però in una bianca stanza d’ospedale dove, insieme a un enigmatico interlocutore, inizia il viaggio attraverso i suoi ricordi, alla ricerca dei pezzi del puzzle per ottenere le risposte perse. L’appuntamento ideale è un romanzo che racconta quei piccoli dettagli a cui spesso diamo scarsa importanza, ma che in realtà rappresentano le basi su cui crescere. Un inno alla vita partendo dal suo punto più basso.