Titolo: Labirinti

Autore: Franck Thilliez

Editore: Fazi Editore

Collana: Darkside

Pagine: 333

Prezzo: € 19,00

Uscita: 30 maggio 2023

Traduzione: Federica Angelini

Recensione

Franck Thilliez è tornato in libreria con un nuovo thriller targato “Fazi Editore”. Questo autore ha sempre fatto parlare molto di sé per la sua penna assai incisiva, particolare e con una dose psicologica molto significativa e coinvolgente. Ho letto, quindi, con grande attenzione ed interesse, “Labirinti” questo suo ultimo lavoro.

Le protagoniste sono principalmente donne che svolgono lavori diversi tra di loro e, nel libro, ricoprono ruoli ben precisi: la giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice. Ma non sono le uniche perché pare ci sia una quinta che è il filo di tutta la vicenda, del labirinto, che ha la possibilità di rivelare, a loro e a noi, maggiori dettagli, fornendo delle risposte.

Franck Thilliez ha scritto diversi libri, molto intensi e di ottima qualità, per quanto riguarda “Labirinti” lo inserirei nel mezzo delle mie preferenze.

La storia è particolare e, indubbiamente, crea curiosità ed invoglia a leggerla, ma occorre parecchia attenzione, quindi, non è del tutto adatta a chi desidera svagarsi e rilassarsi.

Sicuramente è un bel romanzo, scritto bene, ma ciò lo si sa perché è un autore che usa la penna al meglio, in modo preciso e sa come scrivere un thriller incisivo, oltre ad essere in grado di usare la psicologia nel modo migliore per sconvolgere i lettori (oltre ai protagonisti dei suoi libri), ma forse non è sempre adatto a tutti. Infatti, può capitare, alle volte, di fare un pochino fatica a stare dietro all’intera storia, nonostante la sua bellezza

“Labirinti” è psicologicamente coinvolgente ed aver preso cinque donne, tutte diverse, come protagoniste è stata sicuramente un’ottima decisione perché si riesce a spaziare meglio, ci sono più storie, più vite da seguire senza annoiarsi mai. Nei libri di Franck Thilliez la noia è bandita, non esiste, dato che il ritmo è molto veloce, assai intenso e i colpi di scena sono presenti in grande quantità.

Egli si diverte a giocare con i lettori, a provocarli, a tenerli in ansia con le sue storie cariche di tensione e a metterli alla prova. L’adrenalina spesso è una delle protagoniste del romanzo ed avvolge il lettore nel corso dei capitoli. Indubbiamente c’è “il rovescio della medaglia”, infatti ci sono delle parti, magari più complicate, in cui occorre ingegnarsi e concentrarsi maggiormente. Inoltre, è sempre in grado di creare delle ambientazioni cupe e misteriose che donano alle scene un’atmosfera perfetta.

Personalmente mi trovo a metà strada. Da una parte mi è piaciuto, ma dall’altra ho qualche dubbio a dare un parere di grande entusiasmo. Gli elementi presenti sono diversi, tra cui la crudeltà, il mistero, l’intrigo, la paura, la suspence, la curiosità e molti altri ancora. Come pure le emozioni che scaturiscono durante la lettura sono innumerevoli.

“Labirinti” è indicato, indubbiamente, agli amanti di Franck Thilliez, che hanno già letto i suoi libri precedenti e quindi conoscono la sua scrittura e la apprezzano, a chi vuole un thriller potente e con una carica psicologica assai presente, a chi è incuriosito da questo scrittore dopo averne sentito parlare molto bene.

Consiglio, magari, di leggere prima “Il manoscritto” e “C’era due volte”,  i suoi due precedenti libri (pubblicati da Fazi Editore), per entrare meglio nella storia, nell’ambientazione, nel mondo di Franck Thilliez, anche se penso, comunque, che “Labirinti” possa essere letto tranquillamente da solo.

Concludo proponendo qui sotto l’incipit:

«Come sta, dottore?».

Camille Nijinski si era tolta i guanti di pelliccia e si massaggiava delicatamente le mani. Lo sbalzo di temperatura tra il caldo infernale dell’ospedale e il gelo dell’esterno le provocava un fastidioso bruciore alle screpolature non ancora rimarginate sulle dita. Con un cenno, il dottor Fibonacci le fece intendere di restare dov’era e non entrare. Davanti a loro, la paziente dormiva; il lento bip dell’elettrocardiogramma segnalava un sonno sereno che era meglio non turbare.

«Secondo i medici, fisicamente non corre rischi. Gli esami di routine hanno rilevato alcune carenze, ma nulla di grave. Le ulcere da geloni, anche se sono piuttosto profonde, non lasceranno tracce. Psicologicamente, invece, è tutta un’altra storia. Lo dirò nel modo più semplice possibile: dalla sua memoria è scomparso qualsiasi ricordo».

«Quando dice qualsiasi…». «Tutto ciò che è stata la sua vita fino a oggi. Non ricorda nulla. Una pagina bianca».

La poliziotta osservò l’indiziata. I capelli sul cuscino bianco incorniciavano un viso che, per quanto devastato dal freddo, sembrava ormai tranquillo. Tirò fuori dalla tasca un taccuino e una penna…

Trama

Una giovane poliziotta, Camille Nijinski, si trova nello studio del dottor Fibonacci, uno psichiatra che si accinge a raccontarle una storia incredibile di cui è l’unico depositario. Si tratta della testimonianza raccolta da una paziente, la quale è stata trovata priva di sensi e di memoria in un bosco accanto al cadavere di un uomo.

Camille, incaricata di seguire le indagini, ha bisogno di capire di più riguardo a questa improvvisa perdita di memoria, ma lo psichiatra ha molto altro da rivelarle. Prima di dimenticare tutto, la sua paziente ha condiviso con lui i fatti del suo passato: una storia lunga e complessa, senza dubbio la più straordinaria che Camille ascolterà in tutta la sua carriera. Le protagoniste sono cinque.

Tutte donne. La giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice… E la quinta? La quinta donna è il filo del labirinto, è colei che fornirà le risposte a tutte le domande e, forse, anche una via d’uscita. La mente geniale dell’autore ha dato vita a un vero e proprio labirinto infernale cosparso di tranelli e vicoli ciechi, in cui il lettore verrà intrappolato insieme ai protagonisti. Franck Thilliez non si stanca mai di giocare… ma questo i suoi lettori più affezionati lo sanno già.