Titolo: La vita segreta di Agatha Christie
Autrice: Lucy Worsley
Traduttrice: Laura Serra
Editore: Salani
Collana: Le Stanze
Pagine: 528
Prezzo: € 19.90
Uscita: 15 ottobre 2024
Recensione a cura di “Un libro in soffitta”
Sorprendente, vivace, spumeggiante, a tratti doloroso ma vivido nelle emozioni che trasmette.
Il primo, vero, saggio su Agatha Christie con una pregevole ricostruzione, dettagliata e documentata, dell’esistenza della scrittrice.
Lo stile incalzante, mai monotono, mai banale, ti cattura e ti porta a conoscere e “vivere” Ashfield, la villa vittoriana a Torquay che rimase per sempre nel cuore di Agatha che “continuò a considerare la casa di famiglia il luogo più significativo della sua intera esistenza”.
L’adolescenza di una ragazzina curiosa, intelligente ed esuberante, i suoi genitori, i viaggi che le fecero conoscere luoghi incantevoli sin dalla giovane età…tutti tasselli che sono indispensabili per comprendere appena la poliedrica personalità della Christie come ragazza e giovane donna, prima ancora che come autrice di romanzi.
Una donna che non si risparmiò, che visse intensamente ogni attimo della sua esistenza, che amò altrettanto profondamente due uomini, che attraversò periodi bui e infelici sempre a testa alta, incurante della società del tempo e dei benpensanti. Senza ipocrisie, senza veli o maschere.
E poi la sua longeva carriera nel mondo editoriale che le valse il titolo indiscusso di Regina del Giallo, rimasto ancor oggi insuperato.
La passione per l’Oriente, l’archeologia, i viaggi e, al contempo, il ritratto di quella parte “oscura” della società che viveva nella quiete apparente dei villaggi inglesi…tutto materiale che lei, abilmente, “raccolse” e utilizzò nei suoi romanzi.
Un saggio di stimabile spessore narrativo nel quale, va detto per correttezza, vi sono alcuni spoiler importanti relativamente ai suoi romanzi più noti. Anticipazioni che, indubbiamente, sono efficaci per comprendere appieno lo stile e il plot dei suoi gialli.
Trama
La mattina del 4 dicembre 1926, un ex militare britannico decorato nella Grande Guerra riceve una chiamata dalla polizia. L’auto di sua moglie, danneggiata in un apparente incidente stradale, è stata trovata vicino all’ingresso di una cava. Nel bagagliaio, i documenti, una pelliccia e la valigia della donna. Di lei, però, nessuna traccia: svanita nel nulla. Sembrerebbe la prima scena di un poliziesco, se non fosse che la donna scomparsa esiste davvero ed è la più grande giallista di sempre: Agatha Christie. Centinaia di poliziotti e di giornalisti la cercheranno ovunque, chi temendo il suicidio o una vendetta contro il marito, chi sospettando una trovata pubblicitaria.
La rintracceranno diversi giorni dopo in un centro termale, vittima di una brutta amnesia alla quale, secondo i più, è un po’ difficile credere. Ma davanti a una geniale tessitrice di storie criminali, chi può stabilire dove finisce la realtà e comincia la finzione? Non soltanto su questo celebre episodio cerca di gettare nuova luce l’appassionato ritratto che Lucy Worsley fa della regina del mistero, restituendoci tutte le sfaccettature di una donna che ha avuto un’esistenza straordinaria – scrittrice di successo, giramondo, crocerossina in guerra, surfista alle Hawaii, archeologa – ma che in pubblico ha sempre recitato la parte della tranquilla signora inglese. Del resto, come scrisse in uno dei suoi romanzi, ‘pochissimi di noi sono ciò che sembrano’.