Titolo: La morte misteriosa di un libraio a Londra

Autore: Bernard J. Farmer

Editore: Vallardi A.

Collana: British Library

Pagine: 235

Prezzo: € 16,90

Uscita: 30 giugno 2023

Traduzione: Nicola Ferloni

Recensione

“La morte misteriosa di un libraio a Londra” è stato scritto da Bernard J. Farmer (1903-1964) e la sua casa editrice “Vallardi” l’ha portato in libreria per noi.

Si tratta di un giallo classico che fa parte della collana di successo “I classici del giallo della British Library”. Infatti, sono in vendita anche altri interessanti titoli. In questo caso, al centro della storia, troviamo i libri antichi e la loro compravendita, in particolare un libro che è stato rubato e che stanno cercando di recuperare.

La lettura è sicuramente piacevole, specialmente per chi predilige il genere, ma non ama le scene forti e cruenti; infatti, tutto è molto tranquillo e scorrevole, ci si appassiona alla storia, oltre che alla ricerca del libro attraverso le varie indagini. Nel corso della lettura la nostra curiosità viene alimentata dalle varie vicende, dallo svolgimento.

I personaggi sono abbastanza descritti e li si segue nel corso dei capitoli.

“La morte misteriosa di un libraio a Londra” è un libro che svolge il suo compito di tenere compagnia a noi lettori in modo molto tranquillo, senza eccessivi colpi di scena, senza adrenalina. Inoltre, ci permette di raccogliere gli eventuali elementi per provare a capire e ad anticipare i fatti.

Forse mi aspettavo qualcosa di più, ma comunque mi ha regalato qualche ora di sana compagnia, mi ha intrattenuto in modo rilassante ed abbastanza appassionante. Ovviamente ho tenuto conto di quando è stato scritto; infatti, è stato pubblicato per la prima volta nel 1956 ed è indicato specialmente, oltre che agli appassionati di gialli, anche ai collezionisti di libri antichi.

Inoltre, il fatto che al centro dell’indagine ci sia come protagonista proprio un libro, rende la storia, a noi lettori accaniti, appassionante.

Essendo un giallo, meglio non anticipare nulla per non rischiare di fare spoiler. Posso però affermare che i dialoghi mi sono piaciuti, sono coinvolgenti e attinenti alla storia. I titoli dei capitoli ci anticipano il tema di cui si parlerà nelle pagine successive tramite una frase di poche parole.

“La morte misteriosa di un libraio a Londra” è un libro, di ventisette capitoli, scritto bene per quegli anni, lineare, senza troppe pretese, se non quella di intrattenere.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“I poliziotti hanno tanti hobby. Qualcuno dimostra un vero talento nel riparare le perdite d’acqua, altri sono imbianchini provetti, altri ancora amano coltivare orchidee. Dato che l’unico prodotto tangibile del loro mestiere è l’ordine pubblico – senza il quale nessun altro mestiere sarebbe possibile -, a molti di essi piace rimediare durante il tempo libero.

Il sergente Wigan, come diversi colleghi, iniziò col giardinaggio. Poi, constatando di non avere un gran pollice verde, si dedicò all’intaglio di oggetti in legno per la casa. Non l’abbandonò nemmeno dopo la promozione e il trasferimento a Sun; anzi, visto che il tempo libero abbondava, intraprese anche l’arte di intrecciare tappeti. Ma l’interesse più eccitante di tutti fu la conseguenza di un incontro in una notte estiva…”

Trama

Una notte d’estate per le vie di Londra il sergente Wigan incontra un uomo visibilmente ubriaco. È Michael Fisk, un collezionista di libri rari, che finisce per contagiare il poliziotto con la sua stessa passione. Ma Wigan non può certo immaginare che si troverà coinvolto in un mondo bizzarro e molto pericoloso. Pubblicata per la prima volta nel 1956, un’indagine avvincente nel mondo del collezionismo librario che delizierà insieme gli accaniti bibliofili e gli appassionati del mistero.