Un saluto a tutti voi !!!
Oggi una novità, infatti la recensione che trovate qui sotto è di Graziano Alini che ringrazio molto per la collaborazione.
Titolo: La moglie del santo
Autore: Corrado Occhipinti Confalonieri
Editore: Minerva Edizioni
Collana: Ritratti
Pagine: 368
Prezzo: € 18,00
Uscita: 12 febbraio 2019
Recensione
Piacenza, prima metà del trecento…….
Romanzo storico ? biografia ? è la storia di Corrado Confalonieri figlio del guelfo Tommaso, marito di Eufrosina Vistarini di famiglia ghibellina.
O forse no….
È la storia di una vocazione maturata con il passare dei giorni.
O forse no.
È uno scorcio di vita quotidiana che con il lento scorrere dei giorni di quei primi anni travagliati del 1300 vede nascere un amore vero , unico.
O forse no.
È tutto questo.
È una lettura romanzata della vita di San Corrado che, dopo un incendio appiccato vuoi per errore ma anche per egoistica voglia di vittoria su un cervo, con l’aiuto unico di sua moglie sceglie la vita francescana ”…devo mettermi da parte, Corrado. Tu sei chiamato a una missione ben più grande di qualsiasi vincolo coniugale. Avrai per sempre il mio cuore, ma ora devi seguire le orme di Francesco d’Assisi.” ( cit. pag. 99) Con questo semplice e unico pensiero di una moglie inizia la vita nuova di Corrado.
Lettura molto scorrevole, essenziale, non servono parole altosonanti per descrivere la quotidianità se vissuta con fede e amore, due vite unite ma divise … per essere unite in un Amore più grande.
È la maturazione nella fede di entrambi ” se la cultura non è un mero sfoggiare il proprio sapere ma è finalizzata alla gloria di Dio, sono sicuro di si. “ (cit. pag. 238) risponde Corrado alla domanda semplice di un confratello che lo interroga sulla sua formazione in biblioteca. La capacità di mettere a disposizione del prossimo il proprio sapere e la propria persona.
Divisi nella vita ma sempre uniti in quell’amore coniugale “ avete conosciuto Corrado ? ….. ditemi, come l’avete trovato? Un gigante della fede ! “ ( cit. pag. 300) pur monaca resta sempre la moglie di Corrado , il pensiero che li spinge entrambi a compiere il bene.
L’autore ha saputo coniugare bene storia e biografia, ambienti e dialoghi. Senza fretta, come era consuetudine di quei tempi travagliati ma unici, fautori di roccambolesche avventure e di attimi di intimità familiare, di lotte di potere tutto narrato senza appesantire la lettura che pagina dopo pagina incuriosice e accende la voglia di arrivare alla fine del libro dove Eufrosina congederà il lettore con il suo ultimo pensiero per il suo amato…
“ Corrado è lassù che mi osserva, indicando in alto un punto indefinito. Provo la stessa sensazione di quando mi ero convinta di aver contratto la peste, ma avevo sentito che lui ,i proteggeva. Ora ne sono certa: avverrà così fino al termine della mia vita” ( cit. pag.352)
Un invito a leggerlo con la dovuta calma che merita, non serve sapere come finirà, ma capire questo grande amore che percorre tutte le righe del romanzo.
Trama
Piacenza, prima metà del Trecento. La città è martoriata dalle lotte tra le fazioni cittadine. Impegnato nella conquista del potere, il nobile guelfo Tommaso Confalonieri favorisce il matrimonio del figlio Corrado con Eufrosina Vistarini, di famiglia ghibellina alleata alla stirpe emergente dei Visconti di Milano.
Nei primi anni Corrado è un marito apatico e sfuggente, sembra interessato solo agli svaghi, fino a quando un suo tragico errore mette a repentaglio la sopravvivenza di tanti concittadini e il buon nome del casato. Sopraffatto dai sensi di colpa, Corrado ha una crisi mistica e medita di dare una rivoluzionaria svolta alla sua esistenza. Ed è in questo momento che l’amore di Eufrosina si rivela grande e indispensabile.
Sarà lei a incoraggiarlo, a dargli forza per il nuovo progetto di vita, e a rendersi a sua volta disponibile per un enorme sacrificio. L’incredibile vita di san Corrado ha toccato il cuore del suo omonimo, ultimo discendente Corrado Confalonieri Occhipinti, che ha ricostruito le sorprendenti tappe di questa storia d’amore carnale e spirituale, coniugando la precisione cronistica con l’affettuosa commozione.