Titolo: La Divina Commedia riveduta e scorretta
Autori: Se i social network fossero sempre esistiti
Editore: Longanesi
Collana: Nuovo cammeo
Pagine: 335
Prezzo: € 15,90
Uscita: 15 ottobre 2020
Illustrazioni: Christian Romano
Recensione
“La Divina Commedia riveduta e scorretta” è un’altra idea geniale di Alessandro Locatelli e Francesco Dominelli creatori, nel 2014, della famosa pagina facebook “Se i social network fossero sempre esistiti”. Con la loro solita ironia ci propongono, questa volta, la lettura della “Divina Commedia” nel modo più interessante e simpatico che esista.
Infatti si torna tra le pagine di questa opera che si studia a scuola, ma stavolta la lettura è sicuramente molto più leggera e piacevole. Grazie agli autori si sorride e spesso di si ride anche di gusto. Tutto ciò, però, è scritto con grande rispetto verso l’opera originaria. L’intento è quello di far trascorrere del tempo in buona compagnia. Il viaggio che ci propongono inizia, ovviamente, partendo dall’Inferno, a cui viene dato maggior spazio, per passare poi al Purgatorio e terminare col Paradiso. Prima di ogni parte c’è un schema che illustra il girone.
La parte dedicata all’Inferno è arricchita anche da diverse gradevolissime illustrazioni di Christian Romano (che prendono spunto da quelle storiche di Gustave Dorè) e pure qui è impossibili non sorridere. Ogni canto è aperto, inoltre, da una particolare “introduzione”. Per esempio il Canto I dell’Inferno:
“Dante ubriaco come una scimmia e con un navigatore dei cinesi si perde nel Fantabosco dove viene soccorso da Virgilio, giusto un attimo prima di essere divorato da una lontana parente di Balto”
Leggendo questo libro mi sono divertito parecchio, mi ha permesso di svagarmi in modo piacevole ed originario. Infatti tutto è scritto con grande maestria e in modo moderno. C’è anche da dire che fa venire voglia rileggere la “Divina Commedia” originale e, magari, confrontarla con questa in versione ironica. Un’idea potrebbe anche essere quella di leggere prima un canto di questo libro e poi passare a quello in versione originale. A mio parere l’idea di dar vita a “La Divina Commedia riveduta e scorretta” è sicuramente vincente sotto vari punti di vista. Da una parte intrattiene piacevolmente, dall’altra stimola ad accostarsi alla vera “Divina Commedia” con un occhio diverso e, magari, rendendola più interessante e meno pesante per alcuni (per quanto mi riguarda l’ho letta e studiata sempre con molto interesse), quindi ciò è sicuramente un pregio.
La scrittura così moderna, fluida, scorrevole e frizzante è un modo vincente per catturare ed incuriosire i lettori, specialmente più giovani, e perché no anche per istruirli un po’. Infatti, ogni tanto, alla fine di un canto c’è una specie di approfondimento che è un qualcosa di più che arricchisce anche la versione di Dante. Nel I canto dell’Inferno, per esempio, troviamo alla fine: “La profezia di Virgilio e la venuta del veltro”.
“La Divina Commedia riveduta e scorretta” è un ottimo modo per alleggerire la mente dai pensieri e per regalarsi un attimo di svago con sorrisi annessi. Ridere fa bene e farlo in modo costruttivo è ancora meglio ! Complimenti, quindi, agli autori per questa loro pubblicazione
Trama
«Ho i gironi girati, mannaggia ai guelfi neri!» Questo e altro direbbe oggi il caro vecchio Dante Alighieri facendo il login sui suoi social. Perché l’arte sarà pure immutabile, ma i poeti no e la loro pazienza ha un limite. In questa versione remastered della sua (sempre più) Divina Commedia scopriremo che il tostissimo Poeta toscano non ha perso la propria verve, nonostante vada ormai per i settecento e passa. Da Francesca a Ugolino, passando per Ciacco, Ulisse, e naturalmente Beatrice, ascolteremo le storie dei suoi personaggi più celebri. Un viaggio senza esclusione di insulti ai più svariati nemici, scortato da un Virgilio che non ce la fa più a trascinarsi dietro il “peso vivo” del Sommo. Tra un’estasi e uno svenimento, procederemo lungo tortuose terzine, ma la parafrasi sarà diversa da come ce la ricordiamo!
Comments
anna paola maga
non devo assolutamente perdere di leggere questo libro