Titolo: La casa infestata che non c’era l’albergo aperto
Autore: Emanuela Fatilli
Editore: Excogita
Pagine: 61
Prezzo: € 12,00
Uscita: 10 ottobre 2018
Recensione
Emanuela Fatilli ci propone un libro che, pur nelle sue poche pagine, riesce a conquistarci e ad inviarci un messaggio importante e chiaro. Ci trasmette emozionanti sensazioni ed un mondo di affetto che ci scalda il cuore.
Questo breve libretto sarebbe perfetto, secondo me, da leggere insieme genitori e figli, grandi e piccoli. Una storia che non ha età, ma è adatta a chiunque.
L’autrice scrive in modo scorrevole, chiaro e diretto, a volte senza giri di parole, riuscendo ad esprimere il concetto che ha in mente di trasmetterci nel suo passaggio e ciò permette, a lei, di essere il più sincera possibile e, a noi lettori, di recepire immediatamente il suo pensiero. I messaggi che ci propone sono diversi ed importanti, tra questi la forza di lottare nonostante tutto e di non arrendersi mai.
Una storia che arriva senza filtri e che ci sorprende facendoci anche riflettere. Impossibile non affezionarsi a Giacomo, il protagonista. Infatti una volta chiuso il libro, verrebbe voglia di abbracciarlo e ringraziarlo per ciò che ci ha insegnato nonostante la sua giovane età.
Consiglio sicuramente a tutti di leggere questo breve libro, ci metterete poco, ma vi regalerà molto.
Adatto sia alle persone più sensibili, che apprezzeranno, sia a coloro che sono sentimentalmente più freddi, perché saranno ugualmente conquistati.
Ringrazio la casa editrice “ExCogita” di avermi proposto questa lettura che altrimenti, purtroppo, l’avrei persa e grazie ad Emanuela Fatilli per aver scritto questa storia.
Qui sotto un passaggio de “La casa infestata che non c’era l’albergo aperto”
“La sua “particolarità” la vivo spesso come una punizione: paradossalmente sogno un figlio che risponda male, che sbuffi, che prenda quattro in matematica, dimentichi una tabellina, il verso di una poesia o la data di compleanno del compagno di banco…”
Trama
Orsetto blu in un mondo di orsetti rossi, Giacomo percorre, per la prima volta da solo, un tragitto consueto: l’ansia, che presto si tramuta in angoscia, lo spinge fino alla meta, dandogli modo e tempo di affrontare il suo personalissimo viaggio interiore. L’orsetto prende consapevolezza del suo colore, della sua dolcezza e della sua resilienza, ma soprattutto del suo essere diventato adolescente: un giorno, lungo la strada. Età di lettura: da 5 anni.