La biblioteca dei fisici scomparsi 

Titolo: La biblioteca dei fisici scomparsi

Autrice: Barbara Bellomo

Editore: Garzanti 

Pagine: 256

Prezzo: 16.90 euro

Uscita: 20 agosto 2024

Recensione a cura di “Un libro in soffitta”

“La lavagna, il gesso, la cattedra, l’odore della carta, il profumo dell’inchiostro…pensavo sarebbe stato questo il mio mondo”.

La giovane Ida Clementi, appartenente ad una famiglia della buona borghesia siciliana, immagina il suo futuro nel mondo della scuola, si proietta nella realtà dell’insegnamento a lei particolarmente caro perché intenzionata a sovvertire le regole del patriarcato e a diffondere il messaggio che le donne possono e devono avere aspirazioni diverse da quelle che la società impone loro.

“Credo molto nelle donne e avrei voluto far conoscere alle mie studentesse tutte le autrici straniere che per anni hanno scritto sotto pseudonimo maschile…per fare capire che le donne non sono solo la decorazione della vita di un uomo”

La bieca volontà del padre, tuttavia, s’impone, veemente, nella sua famiglia e la figlia deve calarsi nel ruolo di “femmina”, ovvero adempiere in silenzio ai doveri di moglie e madre, senza nulla pretendere. Il periodo storico nel quale Ida si muove non giova, poi, affatto all’autodeterminazione femminile: soffiano, impetuosi, i venti della dittatura e nell’Europa si affaccia un personaggio che seminerà terrore, violenza e barbarie.

 

Ida, tuttavia, si smarca, parzialmente, dal potere del pater familias, “ritagliandosi” un’occupazione che darà una svolta alla propria esistenza: bibliotecaria all’Istituto di Fisica a Roma.

La conoscenza dei ragazzi di Via Panisperna, ovvero fisici, chimici e ingegneri che produssero studi di rilievo internazionale nel campo della fisica nucleare, e l’amicizia con uno di questi, Ettore Majorana, imprimeranno un nuovo corso nella sua vita.

Un matrimonio impostole dal padre, un segreto di famiglia che affiora in tutta la sua cruda impetuosità, la scomparsa di Ettore saranno per Ida una continua sfida che sosterrà con enormi sacrifici.

La pregevole ricostruzione storica della scomparsa di Majorana, romanzata ma suffragata da documentazione autentica, il piano storico che s’intreccia con le vicende personali, la figura di Ida  indiscussa e apprezzata protagonista del romanzo, sono di tale portata da rendere questo romanzo uno dei migliori che io abbia letto. Ogni elemento, ogni parte del narrato, ogni emozione è stata colta e descritta con estremo equilibrio.

” Mi riempie di gioia fare conoscere i libri e sono sicura che non esiste nessuno che, se sollecitato, possa non amare la lettura”.

Trama

L’odore dei libri si mischia alla polvere del gesso delle lavagne. Ida sa bene che la biblioteca di via Panisperna è un luogo speciale. Da quando lavora lì la sua vita è cambiata. Tra quelle aule, rubando nozioni di fisica agli studiosi più importanti della materia, ha assaporato l’indipendenza e la libertà. Cosa non comune per una donna nell’Italia degli anni Trenta. Lì ha incontrato lo studioso Ettore Majorana di cui è diventata amica. Lì ha incontrato Alberto e l’amore più grande che si possa provare. Ma all’improvviso tutto cambia. Il padre ha scelto per lei un marito e non le resta che celare sotto mille strati di rimorsi un grande segreto. Nel frattempo il gruppo di giovani fisici si divide, fino alla misteriosa scomparsa di Majorana. È la fine di un’era.

Sono passati tanti anni da allora, Ida ormai è una donna adulta. Eppure è a quel passato che la sua mente si aggrappa ora che il mondo sembra crollarle addosso. Per non soccombere, l’unica soluzione è tornare al tempo in cui è stata felice. Tornare con i ricordi tra quelle aule. Tornare a coltivare la speranza che Majorana non sia morto, ma abbia solo deciso di cambiare vita, forse perché le sue ricerche scientifiche stavano diventando pericolose.

Le sono giunte voci che questo sia possibile e che con Majorana ci sia Alberto. Il suo Alberto. Forse sono solo dicerie. Ma quando il destino ti mette alla prova bastano piccole emozioni per sentirsi ancora vivi. E Ida sa che deve venire a patti con le luci come con le ombre della sua vita. Barbara Bellomo torna dai suoi amati lettori con un romanzo importante che racconta un episodio su cui non è mai stata fatta piena luce: la scomparsa di Ettore Majorana. Ma soprattutto ricostruisce l’ambiente dell’istituto di via Panisperna in cui giovani ricercatori italiani fecero scoperte eccezionali nel campo della fisica nucleare.

“La biblioteca dei fisici scomparsi” è la storia di una donna e della sua voglia di riscatto. Una storia di segreti, di amore, di perdono e di speranza.

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