L’ uomo senza sonno

Titolo: L’ uomo senza sonno

Autore: Antonio Lanzetta

Editore: Newton Compton Editori

Collana: Nuova narrativa Newton

Pagine: 380

Prezzo: € 9,90

Uscita: 7 ottobre 2021

Quarta di copertina

“Un’antica villa dall’atmosfera inquietante. Due ragazzi che provengono da un orfanotrofio. Una verità sepolta pronta a riemergere dal passato.”

Trama

Secondo dopoguerra. Bruno ha tredici anni e vive in un orfanotrofio vicino a Salerno, sottoposto alle continue angherie degli altri ragazzi. Solo l’amicizia con Nino, il nuovo arrivato che prende a difenderlo, riesce a rendere tollerabile la sua permanenza nell’istituto. L’estate porta con sé un momento di libertà per tutti i ragazzi: Bruno e Nino saranno scelti per andare a lavorare insieme nella tenuta degli Aloia, una ricca famiglia del circondario. È qui che Bruno conosce Caterina, una strana bambina che vive all’ultimo piano della casa e che lo guida a esplorare i recessi dell’imponente edificio.

Il gioco assume però ben presto contorni sinistri: Bruno inizia a essere tormentato da incubi inspiegabili, che al risveglio lo lasciano profondamente spossato. Il ritrovamento, all’interno della proprietà degli Aloia, di alcuni cadaveri in avanzato stato di decomposizione, getta sulla villa e su chi la abita ombre inquietanti.

A chi appartengono quei corpi? E perché tutti sembrano a conoscenza di qualcosa che non deve essere rivelato? Questo romanzo è la storia di un’amicizia, di ricordi spezzati e di un brutale assassino che si nutre di paure. È la storia di Bruno e dell’estate in cui divenne l’uomo senza sonno.

Biografia

Antonio Lanzetta

Vive a Salerno. Ha iniziato a scrivere fantasy/young adult, poi ha virato verso il thriller, prima con il racconto breve Nella pioggia, finalista al premio Gran Giallo di Cattolica, e poi con Il buio dentro, romanzo tradotto in Francia, Canada e Belgio. Il buio dentro è stato anche citato dal «Sunday Times» come uno dei cinque migliori thriller non inglesi del 2017.

Incipit

Abbazia di Iona, Isole Ebridi, 806

Paura.

Callum non riusciva a smettere di tremare per la paura. Chiuse il libro e si inginocchiò al chiarore delle candele. Le ombre si arrampicavano sulle pietre della sala come ragni, sugli scaffali della biblioteca che aveva costruito con le sue stesse mani.

«Pater Noster, qui es in caelis…», mormorò. Le lacrime che gli bagnavano la barba. «Sanctificetur nomen tuum, adveniat regnum tuum…».

La porta si spalancò in un lamento di cardini arrugginiti interrompendo la sua preghiera. Rumore di passi veloci, un respiro affannato. «Fratello!», gridò una voce corrosa dal catarro.

«Priore?». Callum interruppe la preghiera e si alzò in piedi. «Non c’è più tempo per lodare il Signore». Padre Agostino sembrava un morto. La barba bianca, le guance scavate. Il vecchio monaco spostò lo sguardo febbrile dal libro alla sua faccia. «Gli uomini del Nord sono venuti per bruciarlo! Devi andare, adesso».

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