Titolo: Invisibile meraviglia
Sottotitolo: Piccole lezioni sulla natura
Autore: Susanna Tamaro
Editore: Solferino Libri
Collana: Narratori
Pagine: 190
Prezzo: € 16,00
Uscita: 18 novembre 2021
Recensione
Susanna Tamaro, una delle mie scrittrici preferite, è tornata in libreria con un nuovo lavoro dal titolo “Invisibile meraviglia” pubblicato dalla casa editrice “Solferino”. Come si intuisce dal sottotitolo, “Piccole lezioni sulla natura”, questa volta non si tratta di un romanzo, ma di un saggio. Scopriamo così la sua grande passione per il tema trattato.
Al suo interno tanti capitoli dedicati a determinati argomenti riguardanti, sia gli animali, che la vegetazione. Grazie alla lettura di questo libro si scopre che la scrittrice è davvero molto informata e ci racconta anche diversi aneddoti e tante curiosità assolutamente molto interessanti.
“Invisibile meraviglia” amplia le nostre conoscenze e lo fa con grande semplicità, ma anche con serietà. Tutto è scritto in modo scorrevole ed appassionante, come è sempre stato nello stile di Susanna Tamaro.
Alcune nozioni possono essere note ad alcuni di noi, ma diverse, sono certo, saranno anche per voi delle scoperte piacevoli e costruttive che andranno ad arricchire il vostro bagaglio culturale, come è avvenuto per me. Questo libro potrebbe essere adottato tranquillamente in tutte le scuole per parlare dell’argomento a tutti gli studenti.
Nelle prime pagine si legge:
“Ieri ho visto che sono arrivati i primi balestrucci e, nel giro di qualche giorno, arriveranno anche le poche rondini. Si dice infatti: «San Benedetto, una rondine sotto il tetto». Le rondini sono quasi estinte, di San Benedetto nessuno più si ricorda, ma la sapienza popolare che nei secoli ha tramandato questo detto sapeva una cosa fondamentale: che i tempi della natura sottostanno a una certa regolare precisione.
Abitando da tanti anni in campagna, non posso far altro che confermare questa osservazione. C’è un giorno in cui arrivano le rondini e un altro in cui tornano le upupe. È poi la volta dei cuculi e c’è il momento in cui, nel bosco, risuona il canto del rigogolo”
Tra i vari argomenti, che la scrittrice ci racconta, troviamo: le pratoline e le veroniche, la primula, il rospo, la violetta, la maratona del bosco (dove ci illustra le piante più “scattanti” a risvegliarsi), il picchio (scopriamo che era presente insieme alla lupa con Romolo e Remo), il pipistrello (e qui distrugge una notizia a cui abbiamo sempre creduto, ma che risulta falsa), le forbicine (vero terrore della scrittrice e penso anche di molti di noi), le nostre amiche api (capitolo davvero assai ricco ed interessante) e tanto altro ancora.
Tra i passaggi che ho trovato parecchio interessanti c’è quello in cui associa il tarassaco ad una persona e ne illustra le caratteristiche: si offre a noi con la generosità dei puri di cuore, inoltre, se fosse una persona, sarebbe l’amico che chiami e ti raggiunge senza fare domande e che sa scegliere sempre la parola perfetta per farti tornare la luce nel tuo cuore…Detto ciò sarebbe bello essere, quindi un tarassaco…
Un altro capitolo molto curioso è, sicuramente, quello dedicato alla coccinella in cui Susanna Tamaro ci illustra i vari tipi presenti in natura.
Durante la lettura ci si appassiona assai ai vari argomenti, anche perché sono raccontati in modo pieno di brio e tale da tenerci incollati alle pagine grazie alle varie curiosità, io ve ne ho anticipati alcuni, ma sono solo una piccolissima parte. Inoltre “Invisibile meraviglia” ci permette di conoscere meglio Susanna Tamaro, la sua vita passata e alcune sue curiosità. Il capitolo dedicato a “Il merlo” è, per esempio, istruttivo e stimolante, sia perché veniamo a sapere alcune nozioni utili, sia perché scopriamo qualcosa della scrittrice.
Avrei tanto da raccontare, ma preferisco fermarmi qui e non anticiparvi più nulla, ma semplicemente invitarvi a procurarvi il libro e a dedicargli qualche piacevole ora, sono certo che ne resterete soddisfatti.
È stato bello scoprire questo nuovo volto di Susanna Tamaro, che questa volta si è discostata dai suoi romanzi (ma spero anche che presto ritorni al suo genere).
Inoltre un cenno sulla splendida copertina con la foglia in rilievo e quindi al tatto. Si nota anche l’ape una delle protagoniste del saggio. Personalmente sono rimasto davvero molto soddisfatto da “Invisibile meraviglia”, infatti mi è piaciuto parecchio !
Quarta di copertina
“La vita è sempre più forte della morte e, se impariamo a osservarla con mente e cuore aperti, può far germogliare in noi dei semi di speranza, regalandoci lo stupore dell’inatteso e la commozione per la bellezza nascosta che ci vive accanto.”
Trama
Seguire i voli delle rondini o le fioriture delle veroniche. Scoprire che il rospo si «innamora» per primo e che il picchio sa vedere nel futuro. Ricordare che della pervinca scriveva Giovanni Pascoli, dell’usignolo John Keats, e dell’upupa il poeta persiano Farid ad-din Attar.
Per spalancare il panorama di meraviglie che l’universo naturale contiene non occorrono grandi spedizioni, possono bastare un parco cittadino, un balcone, persino una fessura nel pavimento di casa. Tenendo gli occhi e la mente bene aperti impareremo a decifrare le voci delle rondini e le abitudini dei merli, ad amare alcuni insetti e a combatterne altri, a seguire il ritmo con cui di stagione in stagione si vestono e si svestono gli alberi, dal flessuoso salice al burbero castagno.
«Da quando ho memoria di me, le scienze naturali sono sempre state la mia unica vera passione» ricorda Susanna Tamaro. Una passione mai sopita e che in un tempo di lutti e difficoltà come l’attuale si impone come una necessità, quella di tornare a meravigliarsi, a provare gratitudine per la ricchezza e lo splendore dell’esistente.
Il suo «taccuino di appunti» prende vita lungo i mesi grazie a un’osservazione quotidiana colta e intima, che si incanta per il volo delle coccinelle e dialoga con i grandi autori del passato, da Plinio il Vecchio a Charles Darwin. Ritroviamo così una dimensione domestica e sorprendente della natura che appartiene a tutti noi e che abbiamo il diritto di conoscere di più e meglio: perché la conoscenza è la prima e più necessaria forma dell’amore.