Intervista all’autrice: Sabrina Cinzia Sorìa

Buongiorno lettrici e lettori,

ho il piacere di proporvi l’intervista a Sabrina Cinzia Sorìa, autrice del libro “Le tre stagioni” pubblicato dalla casa editrice “La Torre dei Venti”.

Sul blog trovate anche la mia recensione. Per recuperarla potete cliccare tranquillamente qui.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Le tre stagioni”?

L’idea è nata dal desiderio ma anche dalla necessità forse, di raccontare “il diventare grandi”, parlare di quel passaggio dall’infanzia all’adolescenza che per me è stato fondamentale e che, credo, lo sia stato un po’ per tutti; un periodo che ti lascia il segno e che forma in buona parte l’adulto che diventerai.

2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?

Due sembrerebbero in contrasto, ma credo siano appropriati: tenero e crudele; e poi uno con cui è stato definito da quanti lo hanno letto: delicato.

3 – Un pregio e un difetto della protagonista e come mai non ha un nome?

Ne dico uno che può essere un pregio e difetto allo stesso tempo, ed è la curiosità. La curiosità di conoscere, scoprire, forse anche cose che non dovrebbero ancora essere scoperte, col rischio talvolta di mettersi in situazioni pericolose, ma anche una curiosità che rende liberi, che porta a rompere le regole e a non avere pregiudizi.

La protagonista non ha un nome (il cognome però sì!). Non è stata una scelta premeditata. A differenza degli altri personaggi, per lei non riuscivo a trovare un nome che si adattasse, mi sembrava che nessuno fosse quello giusto. E così ho lasciato che questa ragazzina emergesse dal suo carattere, dalle sue azioni, le sue parole ed emozioni.

Ognuno di noi potrebbe essere quella ragazzina.

4 – Come è avvenuta la decisione di dividere la storia in tre stagioni e non quattro e perché non hanno tutte più o meno lo stesso spazio?

Tre e non quattro, ovvero non tutte. Le tre stagioni è un romanzo di formazione e la protagonista è “in formazione”; volevo dare l’idea della non compiutezza, di un processo che continua.

Prendo in esame tre stagioni (estate, autunno, inverno). L’estate è la stagione con cui si apre il romanzo ed è la più lunga, perché nella mia mente di bambina era quella che durava di più, che sembrava interminabile; e anche quella in cui succedevano (o potevano succedere) più cose, si aveva più tempo per fare incontri, scoperte. Era il periodo dell’avventura.

Sapevo che non ci sarebbe stata la primavera, volevo lasciare questa bambina libera di continuare a crescere con i suoi tempi; lasciarla alla soglia del mondo adulto che io ho immaginato con l’inizio di questa stagione, e far decidere a lei quando fosse pronta a fare “il salto”.

5 – Scaletta sì o no e sapevi già come avresti concluso il libro?

Scaletta nì, un po’ sì perché avevo una sequenza di immagini che ero sicura di voler inserire, e un po’ no perché alcune vicende sono venute strada (o scrittura) facendo.

6 – C’è qualcosa di autobiografico ne “Le tre stagioni”?

Di autobiografico c’è sicuramente l’ambientazione, le colline del Monferrato dove vivo, i paesini sparpagliati, le vigne, le origini contadine di molti dei suoi abitanti; e poi il periodo: la seconda metà degli anni settanta, in cui libertà e noia erano le compagne di ogni ragazzina e ragazzino di quel tempo.

7 – Ci puoi raccontare un aneddoto in particolare?

È un aneddoto che condivido con la protagonista del romanzo ed è quello che segna il mio ingresso, forse un po’ anomalo, nel mondo magico della lettura. In solaio la protagonista (ed io) trova uno scatolone zeppo di Tex Willer e da quel momento comincia a riempire le sue giornate con la lettura di questi fumetti fino a che li termina. Forse questa non sarebbe la lettura più adatta a una ragazzina, ma basta a gettare il germe che le (mi) farà crescere l’amore per i libri.

8 – Hai qualche passione e hobby che svolgi nel tuo tempo libero?

Direi che la lettura è passione e hobby insieme, qualcosa di cui non potrei proprio fare senza.

Poi mi piace camminare, in campagna soprattutto, e da poco ho un cane nuovo di zecca che mi accompagna.

9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Dico i tre che mi piacerebbe possedere: bella, brava e intelligente. Sul primo e ultimo mi sono rassegnata, credo però di essere una brava persona.

10 – Infine una curiosità: qual è stato l’ultimo libro che hai comprato e/o letto?

Ho appena finito di leggere un libro bello e divertente e, almeno per me, per i miei gusti, è rarissimo conciliare queste due qualità in un libro. Il titolo è “Il lamento del prepuzio” di Shalom Auslander, che racconta del suo tentativo di staccarsi dalle ferree tradizioni della comunità ebrea ortodossa in cui è cresciuto.

Biografia

Sabrina Cinzia Sorìa

Sono nata ad Asti nel 1965 e vivo a Canelli.
Laureata in Economia e Commercio, mi occupo di amministrazione.
Ho frequentato i corsi di scrittura “Fondamenta Over 30” presso la Scuola Holden di Torino.

Ho scritto racconti di cui alcuni sono stati pubblicati in antologie.

Ho pubblicato il romanzo “Il destino non c’entra” a ottobre 2017 nella collana “Biblioteca degli Scrittori Piemontesi” da Baima e Ronchetti Editore.

È risultato 3° classificato al concorso “La Quercia del Myr” 2018, 2° classificato “Premio Rèis Encreuse – Libro che cammina” 2018, 2° classificato XVIII Concorso “Vittorio Alfieri”, finalista “Premio Giovane Holden” 2018, finalista “Premio Augusto Monti” 2018.

A marzo 2023 ho pubblicato il romanzo “Le tre stagioni” – La Torre dei Venti Edizioni.

Ti ringrazio di aver partecipato all’intervista.

Alla prossima!
Gabrio

0 comments
0 likes
Prev post: Classifica TOP10 22 ottobre 2023Next post: La donna che non c’è

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Articoli
Su di me

Book Blogger, fondatore del canale A Tutto Volume - Libri con Gabrio: l'inebriante mondo dei Libri in tutti i suoi punti di vista. Un luogo di incontro in cui conversare, divertirsi grazie ad un cocktail letterario, da bere o sorseggiare, che vi servirò giornalmente e che vi allieterà!
Scopri di più

Archivio Storico