Intervista all’autrice: Roberta Bobbi

Ciao e ben ritrovati.

Ecco a voi una nuova intervista. La protagonista è Roberta Bobbi, autrice del libro “Trappola morale” pubblicato da “La Torre dei Venti”.

Se volete recuperare anche la mia recensione, vi invito a cliccare qui.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Trappola morale”? 

Dalla necessità di provare ad esorcizzare quella condizione di precariato lavorativo che è spesso conseguenza di tentativi precedenti, andati a vuoto, di definirsi e collocarsi professionalmente. Dal desiderio di dare a personaggi immaginari, che hanno sì subito dei torti, ma che se li sono fatti anche da soli, la possibilità di superare quella sensazione di fallimento che annichilisce e, qualche volta, “devitalizza” l’anima.

2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?

Icastico. Ironico. Pungente.

3 – Un pregio e un difetto delle tre protagoniste?

Il pregio di Francesca è la totale, lucida e spietata consapevolezza di se stessa; il suo difetto, l’intolleranza verso il prossimo. Per quanto riguarda Elena, beh, nonostante i trascorsi, rimane un’idealista anche se il livore le offusca spesso gli obiettivi. Il difetto di Monica è senza dubbio l’autolesionismo; il suo pregio, il candore.

4 – Cosa ci puoi raccontare, invece, del Commissario De Sanctis?

Il Commissario De Sanctis è un uomo ostinatissimo nel condurre le indagini, irascibile quando Il suo fiuto da segugio diventa fallibile. Nella storia, è colui al quale viene affidato  il caso, colui che dovrebbe sbrogliare una matassa i cui nodi sembrano non volersi sciogliere.

5 – Come è avvenuta la scelta di Francesca, Elena e Monica per quanto riguarda le loro professioni e caratteristiche?

Francesca esercita il mestiere di cartomante online, perché io stessa avevo avuto occasione di conoscere la frustrazione mefitica di quell’ambiente. Un ambiente dove si ritrova a lavorarci, improvvisandosi, chi dovrebbe aiutare gli altri senza essere riuscito, però, ad aiutare se stesso a procurarsi un lavoro più dignitoso. Francesca è arresa, ma non vinta.

Elena fa la guardia giurata dopo essere stata estromessa dall’Arma dei Carabinieri. Per una donna d’azione quale è lei, ritrovarsi con le armi spuntate, non poter intervenire, è una condizione degradante che è costretta a subire. È una giovane donna in lotta con il passato, ma mai con se stessa.

Monica è una giovanissima, complessata fisicamente, arrivata a credere che per essere amata si deve asservire e far maltrattare. Tutte e tre insomma vivono un annullamento iniziale delle proprie personalità. Tutte e tre sono nella stessa trappola. Nessuna di loro si sente degna di stima. Sono donne che faticano all’inverosimile per trovare un posto nel mondo. E siccome volevo, appunto, raccontare il tormento di chi si sente giudicato e non sa scrollarsi di dosso la sensazione di essere inutile, ecco che dalla penna sono uscite loro. E poi la trama, l’intreccio, il tentativo di riscattarle senza che ci fosse un prezzo da pagare.

6 – Scaletta sì o scaletta no e come ti sei organizzata per la stesura?

Ho scritto il primo capitolo, poi, in via di stesura ho iniziato a fare una scaletta che si è arricchita prendendo spesso deviazioni inaspettate.

7 – Ci puoi raccontare un aneddoto in particolare?

Ah, ah. Non so se è proprio un aneddoto, comunque quando a un certo punto ho citato “I musicanti di Brema”, la favola dei fratelli Grimm, poi mi sono riletta anche le loro altre favole fino ad avere la tentazione di mollare “Trappola morale” e di mettermi a scrivere favole.

8 – Hai qualche passione e hobby che svolgi nel tuo tempo libero?

Cammino ore su e giù per i colli di Roma. Sono appassionata di cinema nordeuropeo. Quando mi capita mi godo le assi del palcoscenico.

9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Ruvida. Poco incline all’ipocrisia. Infantile.

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

L’ultimo comprato e chiaramente letto e anche più che apprezzato è stato: “Dance Dance Dance” di Murakami. L’ultimo letto, preso in biblioteca, “Usciti di Senna”, di Michel Bussi.

Biografia

Roberta Bobbi nasce a Narni, in Umbria, nel 1964. Si trasferisce poi a Roma dove intraprende studi di recitazione e di drammaturgia. Scrive dapprima alcuni testi teatrali tra cui “Ustascia”, prodotto  e messo in scena dalla Compagnia Beat 72 e “La farina del diavolo”, allestito dal Teatro Argentina.

Nel 2016 pubblica, insieme ad un’altra autrice, il romanzo “Da principio venne il diavolo”, firmato Agatha Beta e pubblicato da Walkabout Agency. Nel 2018 pubblica il romanzo “Velia, amorevole estetista delle salme” con La Caravella Editrice. Nel 2022 collabora con un suo racconto all’Antologia “Scritti per gioco” edito da Ronchetti Editore. Sempre nel 2022, con un altro racconto partecipa all’Antologia “Estate in cento parole” edito da Giulio Perrone.

Grazie di aver partecipato all’intervista.

Alla prossima

Gabrio

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