Ciao lettrici e ciao lettori,
questa settimana a rispondere alle mie domande è Olivia Crosio, autrice del libro “La mentalità della sardina”, pubblicato da “Arkadia Editore”.
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Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “La mentalità della sardina”?
L’idea è nata da due “ceppi”, chiamiamoli così, indipendenti. Il primo è che avevo appena finito di percorrere la Via Francigena (dal Passo del Gran San Bernardo a Roma), il secondo è che ero entrata nella fase della vita in cui si trova la protagonista, Angela, e parlando con le mie amiche mi sono resa conto che il problema affrontato nel romanzo era molto diffuso, direi presente in ogni casa e cucina e soprattutto su ogni divano. E nel frattempo era arrivato il Covid, c’era il lockdown e io sono un’amante dell’aria aperta, così ho messo insieme la Via e il Problema, e ho iniziato a scrivere.
2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?
Buffo, realista, liberatorio.
3 – Un pregio e un difetto dei due protagonisti: Angela e Severino?
Angela ha il pregio di essere ancora aperta alla vita nonostante non sia più giovanissima, e il difetto di aver lavorato poco su sé stessa negli anni, per cui si conosce poco ed è ancora insicura. Severino ha il pregio, raro negli uomini, di prendere atto del problema e mettersi in discussione, cercando di correggere il difetto iniziale, che è l’accontentarsi di quello che passa l’esistenza senza capire che ci si può mettere un po’ di pepe anche da pensionati
4 – Quali sensazioni hai provato mentre scrivevi il romanzo?
Mentre scrivevo il romanzo mi sono immedesimata, mi sono divertita, e ho avuto un po’ timore di offendere mio marito, che infatti non ho ancora capito se lo ha letto fino in fondo o no. Meglio non chiedere.
5 – Cosa puoi dirci in difesa di Angela circa il suo comportamento nei confronti dei familiari quando la contattano?
Angela ha dedicato alla famiglia tutta la sua vita, e lo ha fatto volentieri, con amore e generosità. Il suo comportamento, il negarsi a loro per qualche giorno, non è una ripicca o una rivendicazione, ma solo il bisogno normale di una donna intelligente di riappropriarsi della propria identità a prescindere dai ruoli di moglie e madre. A questo serve il suo viaggio, e a un certo punto infatti il figlio maschio comincia a capirla. L’affetto rimane, è solo momentaneamente “sospeso”.
6 – Scaletta sì o scaletta no e sapevi già il finale o è arrivato mentre scrivevi?
Niente scalette per me. Le odio, mi annoiano da morire. Ho una vaga idea del finale, che comunque sono sempre disposta a cambiare se mi accorgo di voler arrivare a un’altra “morale della favola”, e ci arrivo scrivendo alla giornata e lasciando fare ai personaggi, senza mai forzarli.
7 – Com’è avvenuto e com’è stato il passaggio da traduttrice a scrittrice?
Ho iniziato a scrivere tanti anni fa, quando il livello qualitativo delle traduzioni ha iniziato a scendere (sta continuando a farlo). Mi sono detta: posso riuscire a mettere insieme una storia un po’ meno banale e scontata di quelle che traduco da qualche tempo? Ho scritto un romanzo per adolescenti che ha avuto un buon successo (“Solo in città”, fuori catalogo ma scaricabile su Amazon). E poi sono andata avanti, scrivendo nei ritagli di tempo. Molta fatica, ma ci tengo a continuare.
8 – Hai qualche passione e hobby che svolgi nel tuo tempo libero?
Nel tempo libero mi piace leggere, altrimenti non potrei scrivere, e stare fuori, camminare. Per qualche anno mi sono dedicata al running e al trail running, ma poi ero troppo vecchietta e piena di acciacchi, e adesso cammino, in montagna o in città. Non tutti sanno che la corsa lenta e la camminata veloce producono neuroni, oltre agli altri benefici, e con l’età è molto importante mantenere allenata la mente oltre al corpo.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Non chiedermelo. Non lo so. Curiosa. Non mi viene in mente altro.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l’ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Ho appena finito “La guerra di H” di Nicoletta Sipos. Ora volevo leggere “La colonna infame”, perché mi sono resa conto che mi manca.
Ogni volta che finisco un libro, scrivo una breve scheda e poi faccio una videorecensione-lampo (un paio di minuti al massimo) sul mio canale YouTube. Se qualcuno è interessato, può dare un’occhiata qui. (61) Olivia Crosio Videorecensioni di Libri – YouTube.
Biografia
Olivia Crosio è nata e vive a Milano. Traduttrice da più di 40 anni, ha al suo attivo titoli come “Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop” e “Il diario di Bridget Jones”, oltre a diversi saggi e qualche classico. Ha scritto 6 romanzi, di cui l’ultimo è “La mentalità della sardina”. Ama stare all’aria aperta e muoversi a piedi, d’estate cammina in montagna e d’inverno, finché ce la fa, pratica un po’ di sci alpinismo.
Ti ringrazio di aver partecipato all’intervista.
Alla prossima!
Gabrio