Ciao lettrici e ciao lettori,
oggi ho il piacere di proporvi l’intervista a Maria Elena Cristiano, autrice del libro “Doppelganger. Il Maligno” pubblicato da Golem Edizioni.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Doppelganger. Il Maligno”?
Il mio ultimo romanzo “Doppelganger. Il Maligno”, edito da Golem Edizioni a maggio scorso, nasce dalla mia personale passione verso l’esoterismo e gli oggetti legati alla stregoneria. Il libro ha avuto una genesi un po’ complessa. Insegnavo scrittura creativa a Roma in un corso tenuto dall’Agenzia Letteraria che dirigo, il Babylon Café, e avevo iniziato a strutturare le avventure di Alan, Margaret e Pamela, i protagonisti della storia, quando mi sono resa conto, anche grazie ai consigli elargiti dai miei allievi, che per scrivere qualcosa di pauroso e intessente avrei dovuto studiare con maggiore impegno e attenzione l’universo della magia, della Wicca e dell’esoterismo in genere.
Così il romanzo è stato accantonato per quasi due anni (nel frattempo ho scritto “Belial. Le radici del Male”, pubblicato da Edikit), e l’ho ultimato solo quando sono stata certa di padroneggiare in maniera compiuta i rudimenti dell’Antica Arte. E’ nato così il romanzo più perfido, sensuale e mistico che ho scritto fino a ora.
2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?
Mistico
Terrificante
Sensuale
3 – Ci presenti i protagonisti?
L’intera vicenda ruota attorno ad Alan Hydestorm, affascinante ed egocentrico ex-attore teatrale. In una Londra sospesa fra innovazione e tradizioni, l’uomo è conteso fra le avances della sua socia in affari, Pamela Brew, e la relazione clandestina che intrattiene con la figlia di lei, Margaret, focosa diciassettenne disinibita e attratta dal macabro in tutte le sue forme. Alan e Pamela gestiscono una ditta che si occupa di trafugare opere d’arte per conto di facoltosi e annoiati committenti.
Proprio durante una trasferta in Puglia per recuperare dei preziosi feticci sado-masochistici, il bell’Alan si imbatterà in uno specchio nero che lo metterà in contatto con il suo doppio eterico, il Doppelganger per l’appunto. In questa complicata storia faranno capolino una strega in piena regola, Rebecca, e un’orda di demoni mai incarnati.
4 – Che cosa puoi raccontarci per invogliarci a leggerlo?
E’ una vicenda ricca di colpi di scena, dove il concetto stesso di morale e di etica è sovvertito e sminuzzato. Una storia dalle tinte forti, che tenta di analizzare la complessità dell’animo femminile. Ma è anche un romanzo ricco di ironia, di azione e che contiene al suo interno un piccolo trattato sulla magia.
5 – A quali lettori è principalmente rivolto questo tuo libro?
Amanti dell’avventura, adepti del soprannaturale, lettori avvezzi alle sfide che cercano prospettive diverse in un panorama, quello dei romanzi gotici, che, ultimamente, non offre grandi novità sia in ambito concettuale che strutturale.
6 – Scaletta sì o scaletta no e, quando inizi a scrivere un libro, sai già il finale?
Scaletta mai. Non sono mai riuscita a seguire un ordine. Ho all’attivo otto romanzi e una trentina di racconti, e non ho mai idea di dove mi condurrà la storia che sto scrivendo. Faccio in modo che i personaggi parlino attraverso il mio subconscio e li lascio andare dove vogliono, generalmente in un luogo molto lontano da quello che avevo immaginato.
7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Come ho accennato prima, “Doppelganger” ha avuto una gestazione piuttosto lunga. Mentre lo avevo riposto nel cassetto (nella fattispecie, in una anonima cartellina sul desktop del mio vecchio portatile) ho iniziato a leggere tutti i saggi e i manuali che ho trovato sulla stregoneria, nel contempo ho preso a frequentare raduni dedicati alla Wicca e convegni sull’esoterismo.
In un mercatino dell’artigianato ho trovato lo specchio nero che avevo descritto nelle prime pagine del libro. Non uno simile: lo stesso. Solo che io lo avevo inventato, senza vederne alcuna immagine. L’ho comprato e la sera stessa ho ricominciato la stesura del romanzo.
8 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Tenace
Curiosa
Testarda
9 – Quali sono le tue passioni e hobby?
Nerd in gonnella: patita di film, libri e fumetti. Innamorata di Freddy Krueger e dei gatti.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Nella recensione di un romanzo che non ho apprezzato appieno, “L’invenzione del suono” di Chuck Palahniuk, si faceva menzione della passione dell’autore di “Fight Club” per i romanzi di Richard Laymon. La cosa mi ha incuriosito. Conoscevo il buon vecchio Laymon di nome, ma non avevo mai letto nulla di suo. Ho recuperato tutti i suoi romanzi editi da Fanucci, Mondadori e Indipendent Legion Publishing e da aprile sto leggendo solo lui. Consiglio vivamente a tutti di divorare “La Bara” e la saga de “La casa della Bestia”.
Biografia
www.marialenecristiano.com
Maria Elena Cristiano nasce a Roma, dove ancora risiede.
Laureata in Medicina, è direttrice di un’agenzia di servizi letterari: il Babylon Café (www.babyloncafe.eu).
Ha all’attivo sette romanzi:
“Sad Satan. La sette del Diavolo triste”, Horti di Giano, in uscita a luglio 2022
“Doppelganger. Il Maligno”, Golem Edizioni, maggio 2022
“Ghost Writer”, Delos Digital, aprile 2022
“L’isola delle Bambole”, Capponi Editore, luglio 2021;
“Belial. Le radici del Male”, Edikit, novembre 2020;
“Me and the Devil”, Delos Digital, settembre 2017;
“Immortali”, Kimerik, gennaio 2012;
Diversi racconti pubblicati nelle antologie:
“Z di Zombie”, Letteraturahorror.it, 2021;“Un penny dall’Inferno”, edito da SensoInversoEdizioni nell’aprile 2017; “Racconti Fantasy Vol.II”, edito da Historica Edizioni nel Marzo 2018; “Non bastano le intuizioni”, edito da SensoInversoEdizioni nel luglio 2018.
Ha pubblicato recensioni cinematografiche su diverse testate, fra cui: “Il Mucchio” e “Scheletri”.
Grazie di aver partecipato all’intervista.
Alla prossima
Gabrio