Intervista all’autrice: Laura Corsini

Ciao lettrici e ciao lettori,

questa settimana l’ospite è Laura Corsini, autrice del libro “Strani” pubblicato dalla casa editrice “De Tomi Editore”.

Sul blog trovate anche la mia recensione. Per leggerla vi basta cliccare qui.

Intervista

1 – Chi è Laura Corsini e che tipo di scrittrice sei?

Sono una persona abbastanza solitaria, fin dall’infanzia molto amica dei libri. Mi ritengo una di quegli scrittori un po’ all’antica, che amano le pieghe più affascinanti della lingua italiana e desiderano sperimentarla in tutte le sue potenzialità. Tra trama e stile preferisco sicuramente lo stile. Come generi, mi sento affine al romanzo storico, perché la storia, il nostro passato, mi affascina, oppure mi piace trattare vicende contemporanee di persone normali, piccoli eroi del quotidiano che cercano di barcamenarsi nelle difficoltà della vita del terzo millennio. La mia ambizione sarebbe riuscire a scrivere un classico, uno di quei libri che stagionano bene e non passano mai di moda. Chissà.

2 – Come, o da dove, è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Strani”

Strani nasce come racconto con il quale ho partecipato a un concorso sulla legalità bandito da un piccolo editore, aggiudicandomi il primo premio. In seguito, ho pensato che il personaggio e la storia meritassero uno spazio più ampio e ho trasformato quel racconto in un romanzo breve. Diciamo che la trama prende le mosse da un’esigenza di mostrare uno spaccato della piccola provincia italiana, con le sue grettezze, gli arrampicatori, i corrotti, quelli che difendono il loro orticello assolvendo se stessi da ogni peccatuccio, ma anche con le persone oneste che, non scordiamolo mai, nel nostro Paese esistono ancora.

Mi ha ispirato molto il romanzo di Cerami “Un borghese piccolo piccolo”, nel quale il protagonista, a un tratto, in seguito alla tragica morte del figlio, si trasforma totalmente. Quella metamorfosi mi ha suggerito che chiunque, in determinate circostanze, potrebbe diventare un altro.

3 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole e dove è ambientato?

Crepuscolare, introspettivo, speranzoso.

Il romanzo è ambientato in un paese fittizio dell’Emilia Romagna, Pescareto. Un paese che non esiste, ma che potrebbe anche esistere.

4 – Un pregio e un difetto di Roberto Strani e com’è caratterialmente?

Roberto Strani è quello che si può definire un saturnino. Un melanconico, uno che anche quando è felice deve comunque avere una punta di tristezza a fargli velata compagnia. Solitario, disincantato, fin troppo sincero. Una sorta di burbero che nasconde, sotto la scorza, la sua anima sensibile. Un pregio? La capacità di accontentarsi di poco. Un difetto? Sempre la capacità di accontentarsi di poco.

5 – Quale atmosfera si respira all’interno del libro?

Il libro ci catapulta nel mondo piccolo di un uomo in apparenza piccolo. La sua banale quotidianità, l’estate torrida trascorsa senza andare al mare, la spesa al discount, le poche relazioni sociali, il lavoro ripetitivo e routinario. C’è una sorta di penombra costante nella storia, ma è una penombra nella quale, se si accenderà, una luce potrà anche abbagliare.

6 – Come è stata scelta la bella copertina?

La copertina è opera dell’artista che si occupa di tutte le copertine della De Tomi Editore, è un’opera d’arte e dimostra la cura che Sergio, l’editore, pone nei manoscritti che sceglie di pubblicare. Ogni romanzo è inoltre sottoposto a un editing minuzioso. Io ho avuto questo onore, devo dire che mi trovavo in un momento di scoramento relativamente alla scrittura, ma soprattutto riguardo alla pubblicazione, perché in questo mondo le esperienze brutte possono essere tante, e De Tomi mi ha convinto a riprovarci.

7 – Cosa si deve aspettare il lettore dal tuo romanzo?

Io credo che chi si accinge a leggere un romanzo non debba aspettarsi nulla, solo aprire le pagine e leggere. Se ti piace vai avanti, fai amicizia con la storia, ma se non c’è feeling tanti saluti. Comunque posso dire cosa non bisogna aspettarsi di trovare in “Strani”. Non è un thriller, né una storia d’amore, non ci sono giapponesi e neanche americani, niente mostri o zombie. Una storia nostrana, semplice, dove molti lettori potranno ritrovare un’esperienza personale, briciole di un loro vissuto.

8 – Ci puoi raccontare un aneddoto in particolare?

C’è una scena in cui Roberto Strani va in biblioteca, il sabato mattina, ma non per leggere, cosa che può fare agevolmente a casa sua, bensì per sentire l’odore dei libri. Credo che questo dica molto di chi è veramente Roberto sotto la patina sdrucita e anonima di impiegato di serie B e che smentisca tutti coloro che lo hanno associato a Fantozzi. Ve lo vedete il ragionier Ugo ad apprezzare così tanto il profumo della cultura?

9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?

Parlare di me mi imbarazza sempre tanto, non ci sono abituata. Comunque proviamo. Mi definirei solitaria, paurosa e un po’ golosa. Di tempo libero ne ho davvero poco e sarei banale se dicessi che il mio hobby è la lettura, anche perché leggere libri, nel mio caso, è più un lavoro che un passatempo. Mi piace molto andare in bicicletta, le due ruote sono il mio pezzetto di trasgressiva libertà e, nonostante negli anni abbia subito diversi infortuni, ancora continuo a pedalare. Soprattutto nelle stradine di campagna. Vi ricorda qualcuno?

10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?

Siccome un blogger ha associato Strani a “Stoner” di John Williams, libro che non conoscevo, attualmente sto affrontando proprio questo romanzo. Sto scoprendo, comunque, che tra Roberto e Stoner ci sono delle differenze, che vi dirò, ma non oggi. Anche perché mi sta venendo un’idea.

Biografia

Laura Corsini è nata a Pesaro e, dopo la laurea in filologia greca, si è trasferita in Emilia Romagna, dove attualmente vive e lavora, rigorosamente in mezzo ai libri. Per diversi anni ha collaborato con alcune case editrici in qualità di editor e, parallelamente, assunta a tempo indeterminato in una Pubblica Amministrazione, si è occupata di diverse materie, tra cui il Servizio Civile Universale, il turismo, i progetti europei e la cultura. Dal 2018 svolge il ruolo di bibliotecaria in una bella biblioteca della provincia di Modena. Ha pubblicato svariati romanzi prima di approdare alla prestigiosa Casa Editrice De Tomi.

Grazie di aver partecipato all’intervista!

Alla prossima!
Gabrio

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