Intervista all’autrice: Ilaria Fanton

Ciao lettrici e lettori,

oggi vi propongo l’intervista a Ilaria Fanton autrice del libro: “Il sinonimo di insoddisfazione” edito “Augh! Edizioni”

Se volete leggere la mia recensione potete cliccare qui.

Biografia

Ilaria Fanton, romana. Classe 1987.

Da sempre ho avuto una passione fortissima per il teatro, infatti ho preso parte a diverse rappresentazioni teatrali, esibendomi in ruoli sia comici, sia tragici.

Nel 2012 ho preso la laurea in Filosofia, ovviamente, come potrete immaginare, non per fini lavorativi. La scelta è dipesa dall’amore incondizionato per il pensiero di Nietzsche (non a caso su tutti i miei scritti e sui social mi firmo “Nicciana”) e per le teorie della Scuola di Francoforte. Ho iniziato a scrivere racconti a 15 anni. Con il racconto breve “Il mondo di Giulia” ho vinto una targa e un riconoscimento nel 2007.

Da anni registro dei video per il canale Soliloquiamente su Youtube, dove commento libri classici e cerco di diffondere il lavoro di emergenti ed esordienti che ritengo davvero meritevoli. Sono stata speaker per delle webradio in qualità di intervistatrice di scrittori. In linea con l’intento del mio canale Youtube ho organizzato e presentato eventi culturali e artistici per promuovere emergenti ed esordienti.

Per mantenermi ho accettato i lavori più umili, come la cameriera e la commessa, più soddisfacenti, come l’insegnante e quelli che ho ritenuto più aridi, come l’impiegata d’ufficio. Nel mese di giugno 2017 ho dato le dimissioni dall’ufficio per il quale lavoravo da quasi quattro anni. Una follia, vero? È così difficile trovare lavoro oggi e io mi permetto di licenziarmi? Il motivo, oltre a uno stipendio decisamente ridicolo per la mole di lavoro, che oltretutto era sempre pagato con mesi di ritardo, dipende dal fatto che dovevo provare concretamente, almeno una volta, a vivere facendo ciò che volevo.

Oggi sono disoccupata e cerco di diventare un’insegnante e una scrittrice. Di seguito vi elenco delle mie pubblicazioni:

2008: Racconto Tutto troppo presto, in seguito al concorso letterario Il molinello;

2013: Prefazione intitolata Le donne dell’orrore di G. Garufi Bozza, scritta per il libro Alina.

Autobiografia di una schiava;

2017: Prefazione intitolata L’alter ego e il suo doppio, scritta per il libro I racconti dell’inquilino;

2017: Postfazione intitolata L’Auryn del regista dei parcheggi, scritta per il libro San Vitale 122;

2018: Prefazione intitolata La parola ancipite di chi viaggia restando su un ponte, scritta per il libro Venti giornate al rogo.

Intervista

1 – Come è nata idea originale del tuo libro “Il sinonimo di insoddisfazione” ?

In realtà tutto è nato dai racconti brevi che scrivevo. L’idea di scrivere un romanzo è venuta molto dopo, insieme alla volontà di parlare del tema dell’insoddisfazione.

2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

Nostalgico, Incompiuto, Fiducioso.

3 – Come ti sei organizzata per scriverlo considerata l’alternarsi della storia con i racconti?

In realtà l’origine di tutto è stato Il Mondo di Giulia, il primo racconto in assoluto che ho scritto. Poi ne sono venuti altri, tutti brevi. L’idea iniziale era di pubblicare proprio una raccolta di racconti, ma non mi decidevo mai a fare il passo, a provarci, perché era come se li sentissi ancora incompiuti. Dopo qualche anno è arrivata la storia della mia protagonista senza nome -che potrebbe essere o rappresentare chiunque- ossessionata dai sinonimi e anche lei un po’ incompiuta, a fare da collante a quelle storie brevi che avevo scritto anni prima.

4 – Un pregio e un difetto dei due protagonisti?

Sicuramente la protagonista ha il difetto di considerare se stessa una sguattera, quindi di sottovalutarsi e sminuirsi, ma quello che è il suo principale difetto la porterà a cambiare, a crescere e a liberarsi in un certo senso. Anche per l’artista trovo un solo aggettivo: leggero. Che non deve essere interpretato come superficiale (anche perché è stato già detto da un grande che “la profondità sta nella superficie”) in senso negativo. Lo immagino leggero come è leggero l’uccello di Valery, che vola in alto, e mentre vola conosce il cielo e scruta la terra.

 5 – Come è nata la tua passione per la scrittura?

Credo che sia nata dalla passione per la lettura, ma ho iniziato a scrivere qualcosa che quando deciso di tenere quando ho smesso di fare teatro, che è stato davvero doloroso. Ho sempre pensato che la scrittura fosse una specie di mio modo di rimanere dietro le quinte.

6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

In realtà sto lavorando a tre progetti, un romanzo, una sceneggiatura e un racconto, lungo stavolta.

7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Impulsiva, Emotiva, Sincera.

8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Proprio un aneddoto non direi… se ci penso mi viene in mente una specie di maledizione: sono due volte che organizzo la presentazione e una settimana prima della data prevista ho dovuto annullare. La prendo con ironia, ma chiaramente mi è dispiaciuto molto. Confido in tempi migliori…

9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarne un paio?

Ho amato moltissimi libri e tantissimi scrittori. Credo che il mio libro preferito in assoluto sua Demian di Herman Hesse. Trovo incredibili Kafka (Lettere a Milena e la Lettera al padre) e Beckett (Finale di partita e Waiting for Godot). Adoro gli scritti di Dostoevskij (In particolare Memorie dal sottosuolo, Il giocatore e I fratelli Karamazov), di Artaud e di Flaubert.

Tra gli scrittori italiani ho una passione incontrastata per i libri di Erri De Luca, tutti, li amo tutti!

Se devo pensare a uno scrittore -anche se qui è più appropriato parlare di pensatore- che ha influenzato la mia vita e il mio modo di pensare e affrontare le situazioni, credo che mi verrà in mente sempre e solo Nietzsche.

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

Ho comprato da qualche giorno un libro di Susan Sontag, è un’intervista alla scrittrice e si intitola Odio sentirmi una vittima. Lo sto leggendo attualmente.

Ti ringrazio molto di aver partecipato.

Ciao!!!

Gabrio

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