Buongiorno lettrici e lettori,
la protagonista dell’intervista di oggi è Francesca Crisi, autrice del libro “Ossessioni” pubblicato da “Augh! Edizioni”.
Inoltre, se volete, cliccando qui trovate anche la mia recensione
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Ossessioni”?
Ero alla ricerca di uno stimolo forte per scrivere e ho ritrovato nel computer un brano che avevo scritto un anno prima immaginando una donna che aveva perso la memoria e viveva solo nel presente. Quando lo scrissi attraversavo un periodo molto difficile e volevo liberarmi di un passato doloroso e faticoso da portare. Il passato e i ricordi non solo danno forma alla nostra identità, a volte possono essere una catena che blocca il nostro vivere, ci impedisce di cambiare, ci tiene legati. Volevo immaginare la leggerezza che si può provare nel non avere ricordi, la possibilità e la bellezza di rinascere ogni giorno vergini alla vita, l’opportunità di poter vivere l’attimo in tutta la sua pienezza, senza obiettivi da raggiungere, risultati da ottenere; solo il gusto di vivere, nient’altro.
Quel brano, un po’ rivisto, è diventato l’incipit di “Ossessioni”, sono le parole che pronuncia Elsa e nel pronunciarle prende vita. Il resto è nato dalle domande: chi è Elsa, dove vive, cosa fa e perché ha perso la memoria? Mi serviva poi qualcuno che si occupasse di Elsa smemorata ed ecco Maria, e di qualcun altro che volesse scoprire il mistero che Elsa nasconde, ecco Andrea. E poi le tre donne sono cresciute a poco a poco assumendo personalità complesse e la storia ha preso vita.
2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?
Intrigante, profondo, elegante
3 – Un pregio e un difetto di Elsa, di Andrea e di Maria?
Una piccola premessa, volevo, scrivendo, esplorare la parte più oscura e contraddittoria dell’animo femminile, per questo motivo mi è difficile trovare pregi nelle mie protagoniste; Elsa è una donna complessa, tormentata e instabile; Maria è passionale e possessiva; Andrea intraprendente ma inaffidabile.
4 – Quali sensazioni hai provato mentre scrivevi il romanzo?
Avevo ben chiaro cosa volessi esplorare con la scrittura, ma non mi volevo annoiare nel farlo né fare annoiare il lettore, i temi che affronto non sono tra i più leggeri, ecco il motivo della scelta di scrivere un piccolo noir. Nel costruire la trama mi sono molto divertita, tutto doveva tornare, avevo schemi ovunque intorno a me e il calendario del 1999, anno in cui si svolge la vicenda.
Mi sono divertita molto nel creare situazioni inaspettate per lettore e anche per me; lo stupore è stata un’altra emozione importante: solitamente sono lenta nello scrivere, questa volta invece le parole si sono posate sulla carta con facilità, senza intoppi, come se questa storia la custodissi in me da molto tempo e fosse pronta per essere narrata; inoltre non sapevo dove mi stesse portando; io che amo il controllo scrivendo l’ho perso, Elsa, Andrea ma soprattutto Maria mi hanno preso la mano e mi hanno condotto dove volevano loro. Anche il finale mi ha dato una grande soddisfazione.
5 – Ci racconti qualcosa della bella copertina?
La copertina mi è stata inviata dal responsabile della grafica della casa editrice Augh! su WhatsApp, in un pomeriggio piovoso di gennaio, provocandomi una grande emozione. A mio avviso interpreta molto bene il contenuto del libro: nella giovane donna che sta battendo sui tasti di una vecchia macchina da scrivere posata su di uno sgabello c’è qualcosa di misterioso e nel libro c’è un mistero da svelare; inoltre sempre nel libro si parla molto di scrittura e del suo potere catartico. Elsa è una scrittrice e abbiamo a che fare con il suo diario che ci aiuterà a capire cosa le sia accaduto e Andrea è una giornalista.
6 – Come mai hai scelto Sirmione?
Adoro l’acqua in ogni sua forma, e volevo ambientare questa storia vicino all’acqua. Amo soprattutto il mare, la sua vitalità, il suo profumo e le sensazioni che genera nell’osservarlo e nel viverlo ma non era adatto a questa storia. Il lago si addice di più al mistero, le sue acque spesso placide possano nascondere qualcosa di pericoloso, nell’immaginario il lago potenzialmente può contenere in sé un mostro. Ho visitato in passato il lago di Garda, ci sono tornata varie volte, mi piace molto, ho visitato Sirmione quando il turismo non aveva ancora offuscato la sua bellezza e poi il nome Sirmione ha un suono dolcissimo.
7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Non mi viene in mente niente
8 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Affidabile, curiosa, intuitiva
9 – Quali sono le tue passioni e hobby?
Mi piace camminare a lungo e da sola nella natura, ovunque, anche se amo soprattutto il mare e le passeggiate sulla spiaggia. Amo molto anche la fotografia, fotografo sin da piccola e poi viaggiare e leggere naturalmente, ma quando mi voglio veramente rilassare amo leggere i libri gialli.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
L’ultimo libro che ho comprato e anche letto è “Il manoscritto”, di Franck Thilliez, Fazi Editore; è un bellissimo giallo, ben costruito che affronta i temi del doppio e della memoria e con un finale davvero sorprendente.
Biografia
Sono nata in Umbria, a San Gemini (TR), e vivo a Roma. Come esperta in metodologie autobiografiche ho collaborato per diversi anni con la cattedra di Filosofia morale dell’Università della Tuscia, dando vita a un Laboratorio di scrittura filosofica. Ho organizzato laboratori di scrittura narrativa nelle scuole elementari introducendo il progetto “La fiaba. Una possibilità per raccontare di sé”, e formato i biografi del progetto “Mnemon” presso l’Università popolare di Roma e ho collaborato con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR). Attualmente organizzo laboratori di scrittura narrativa presso alcune associazioni.
Assieme a Nadia Boccara ho pubblicato “Filosofia e autobiografia. Studenti in viaggio nelle Lettere persiane” (Sette Città, Viterbo 2003) e “In viaggio verso casa. Dalle immagini del romanzo alle parole della filosofia” (CISU, Roma 2007 e 2011).
Nell’ottobre del 2022 con la casa editrice Davide Ghaleb, di Vetralla ho pubblicato (a cura di) “Maria. Frammenti di una vita”.
“Ossessioni”, Augh! Edizioni, 2021 è il mio primo romanzo.
Grazie di aver risposto alle mie domande!
Alla prossima!
Gabrio