Ciao lettrici e ciao lettori,
l’ospite di oggi per l’intervista è Caterina Perali, autrice del libro “Come arcipelaghi” pubblicato da “Neo Edizioni”.
Inoltre se desiderate potete anche recuperare la mia recensione sul blog cliccando qui.
Intervista
1 – Chi è Caterina Perali e che tipo di scrittrice sei?
Che domanda difficile per rompere il ghiaccio. Sono una ragazza grande che fa di tutto per non crescere troppo. Cerco di osservare la realtà e di giudicarla il meno possibile, per raccontarla mettendoci un po’ di ironia.
2– Come, o da dove, è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Come arcipelaghi”
Mi interessava parlare di maternità mantenendo dei toni brillanti e non cadere nel patetico. Per il primo anno di lavoro a questo libro non ci sono riuscita. Ogni parola mi sembrava un macigno.
L’inciampo narrativo è stato cambiare il punto di vista e approcciare da una prospettiva che non avevo considerato. Ovvero allargando il racconto alle nuove tipologie familiari, sempre più presenti nella nostra società. Da lì ho intervistato per un anno una donna single che aveva deciso di intraprendere un percorso di procreazione medicalmente assistita in Spagna, (in Italia non è legale), e la storia un po’ alla volta è nata da sola.
3 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?
Brillante, contemporaneo, irriverente.
4 – Un pregio e un difetto della protagonista e di Chiara e come sono in generale di carattere?
Il pregio che invidio a Jean è la leggerezza e il peggior difetto la mancanza di progettazione. È un’eterna adolescente che farebbe di tutto per non crescere, anche non decidere nulla sulla sua possibile maternità.
Chiara invece è una donna più solida, che vorrebbe fare tutto da sola senza mostrare mai le sue fragilità. Il suo più grande pregio è la determinazione, il difetto la poca fiducia negli altri.
5 – Quali sono le tematiche trattate?
Come arcipelaghi parla di relazioni sospese, PMA, amicizia e tanto del mio amore per Milano.
6 – Qual è, secondo te, il punto di forza del tuo romanzo?
Penso sia l’aver affrontato temi complessi al limite del tabù in modo leggero e di piacevole lettura.
7 –Ci racconti qualcosa della copertina?
La copertina è una meravigliosa rappresentazione delle relazioni umane e delle sue interazioni ideata da Alessandra d’Alessandro per Neo Edizioni. Siamo arcipelaghi nel mare dell’esistenza, l’acqua che ci schizza addosso è la stessa per tutti. Cambia solo il vento.
8 – Ci puoi raccontare un aneddoto in particolare?
Il capitolo giovedì in cui c’è la trascrizione di Jean tra Chiara e la clinica spagnola parte dalla trascrizione reale di una call registrata dalla mia intervista. Quel capitolo l’ho riscritto una decina di volte.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?
Disordinata, festaiola, innamorata. Oltre a leggere amo cazzeggiare.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Ho appena comprato Ucronia di Emmanuel Carrère e sto finendo di leggere (libro prestato che non credevo mi sarebbe piaciuto ma mi sbagliavo) La vita s’impara di Corrado Augias.
Biografia
Caterina Perali è nata nel 1975 e vive tra Treviso e Milano.
Lavora come Producer e Coordinatrice di Produzione per video, cinema e spot pubblicitari.
La scrittura di questo romanzo è stata accompagnata da ricerche, interviste a medici, associazioni e studi legali che sostengono e studiano i nuovi modelli familiari. L’autrice ha seguito per più di un anno il percorso medicalmente assistito di una donna single, condividendo paure e cartelle cliniche.
Come arcipelaghi chiude la Trilogia della casa di ringhiera, iniziata con Crepa (13Lab Edizioni, 2015) e proseguita con Le Affacciate (Neo Edizioni, 2020).
Grazie di aver partecipato all’intervista.
Alla prossima!
Gabrio
