Ciao a tutti e a tutte,
la protagonista dell’intervista di oggi è Carlotta Servidei, autrice del libro “Abissi notturni” pubblicato da “Spunto Edizioni”.
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Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Abissi notturni”?
“Abissi notturni” nasce da un sogno ricorrente nel quale vivevo in diverse realtà come se fossero degli universi paralleli.
Questa sensazione notturna ha cominciato a pervadere la mia vita quotidiana divenendo, nel tempo, una consapevolezza interiore.
2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?
Intenso, tormentato e illuminante.
3 – Un pregio e un difetto di Einar e di Suri?
Einar è intelligente e cinico. Suri è dolce e sprovveduta, una ingenua e inguaribile sognatrice.
4 – Hai trovato qualche difficoltà durante la stesura?
No, nessuna difficoltà. Questo romanzo è venuto alla luce dolcemente e senza ostacoli.
Sono stati i personaggi a portare avanti la storia naturalmente, con il loro carattere, le loro azioni. È stato come se l’avessero scritta loro.
5 – Quali sensazioni hai provato mentre scrivevi questo libro?
Sensazioni di libertà, di possibilità rispetto a una realtà chiusa. Ho sentito l’aria fresca sul volto e il desiderio di cambiare tutto e iniziare di nuovo, da zero.
6 – Come hai scelto i nomi dei protagonisti?
Einar è un nome che mi è sempre piaciuto e mio padre se fossi stata un maschio, mi avrebbe voluto chiamare così. Dal nome antico norreno Einarr, derivato da ein “uno, da solo” e arr “warrior”. Suri in lingua sanscrita significa “sole”, ho pensato che fosse un nome adatto a una donna che porterà luce nella vita spenta di Einar.
7 – Preferisci scrivere romanzi o racconti?
Vivo il romanzo come un lungo racconto quindi non sento molta differenza. Il romanzo è una bella sfida, richiede tempo, massima concentrazione e immersione totale nel mondo che si è costruito. Come il romanzo è un lungo viaggio, il racconto è una gita domenicale, bisogna avere il mood giusto per entrambe e capire quale sia la forma migliore per la storia. Infatti, alcune idee perdono di efficacia se vengono dilungate in un romanzo.
8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Nessun aneddoto. Posso solo dire che il libro l’ho scritto mentre frequentavo il Corso di scrittura creativa con lo sceneggiatore della Rai Vittorino Testa, insegnante fantastico che mi ha insegnato molto.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Creativa, razionale, sognatrice.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Il mio ultimo libro letto è stato The leftovers dopo aver visto l’emozionante serie TV.
Biografia
Ti ringrazio di aver risposto alle mie domande.
ciao
Gabrio