Intervista all’autore: Valerio D’Erme

Buongiorno lettrici e lettori, tornano le interviste agli autori ed autrici.

Ho il piacere di proporvi il protagonista di oggi: Valerio D’Erme, autore del libro “Riflessi” pubblicato da “Scatole Parlanti”.

Sul blog trovate anche la mia recensione, per leggerla potete cliccare qui.

Intervista

1 – Chi è Valerio D’Erme e che tipo di scrittore sei?

Valerio D’Erme è uno studente universitario, laureato in lingue e che sta terminando il suo percorso di studi magistrale in Editoria. Valerio, è un appassionato di poesia, di letteratura francese e di psicologia. Ho iniziato a scrivere a 11/12 anni, e ho sempre scritto poesie per poi passare alla narrativa di recente, 3 anni fa in una notte insonne mi venne l’idea di iniziare un romanzo. Ogni scrittore credo che abbia il suo stile e lo stile di ogni scrittore è effettivamente sé stesso. Basta leggermi per poter identificarmi correttamente.

2– Come, o da dove, è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Riflessi”?

Una notte mi sveglio alle due di notte e da lì non riesco più a riprendere sonno. Inizio a scrivere, mi serviva un’idea, scrivo una pagina. Arriva quasi l’alba e mi rimetto a dormire. L’idea del libro in sé è nata scrivendo il libro. La scrittura porta in sé una stimolazione, e quel che mi spinge a farlo è stimolare una riflessione nel lettore.

3 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?

Di Formazione, Psicologico, Emozionale. Di Formazione perché tale, psicologico perché tratta di molteplici aspetti emotivi legati alla psicologia ed emozionale per lo stesso motivo citato.

4 – Un pregio e un difetto del protagonista e com’è, in generale, il suo  carattere?

Il protagonista è estremamente impulsivo, parto con l’identificare un suo difetto. Un suo pregio è, nonostante tutto quel che gli accade e le varie difficoltà, quello di avere sempre la forza di andare avanti. Il protagonista all’inizio è un bambino, cresce fisicamente ma mentalmente resta un’incognita. Pongo sempre la domanda al lettore chiedendogli se questo ragazzino sia davvero cresciuto mentalmente, arrivato a trent’anni oppure no.

5 – Ci racconti un po’ della scelta del titolo e del sottotitolo?

Il titolo “Riflessi”, rappresenta un riflesso interiore più che una visione di sé stessi nello specchio o in una pozza d’acqua, è un concreto guardarsi dentro e saper navigare all’interno delle nostre emozioni. Il sottotitolo invece, “L’importante è essere al centro dell’attenzione o forse no”, ruota intorno all’idea che il protagonista si fa del narcisismo e di come lo vive sia subendolo, sia insorgendo attraverso lo stesso nei confronti di svariati soggetti.

6 – Cosa si deve aspettare il lettore leggendo il tuo libro?

Nessuno dovrebbe avere aspettative su nulla. Basta mettersi comodi e lasciarsi trasportare dalla lettura. C’è da tenere in conto che vi sono delle scene che potrebbero essere comuni, il lettore potrebbe rivivere delle sensazioni o delle emozioni che ha già vissuto nella propria infanzia/adolescenza o che sta vivendo nel momento esatto in cui inizia a leggere. Aprite i vostri occhi per leggere ma anche il vostro cuore alle emozioni, positive o negative che siano.

7 – Quali sono state le difficoltà durante o dopo la stesura?

La stesura non è mai una stesura semplice e continua. Avendo incentrato il libro su una tematica abbastanza forte non potevo concludere il libro in meno di due anni. Difatti, la fine di questo libro è ambigua ma c’è un perché è prevista, al più presto, l’uscita del secondo libro legato a questo.

8 – Ci puoi raccontare un ‘aneddoto’ in particolare?

Ogni capitolo può coinvolgere ognuno di noi in modo diverso, ci possiamo rivedere e riflettere dentro un episodio rispetto ad un altro. Forse un capitolo a cui sono particolarmente legato è quello relativo alla morte di una persona molto cara al protagonista, la cui narrazione è sicuramente stata per me quella emozionalmente più intensa, in quanto rappresenta anche uno degli episodi più “autobiografici” del volume. La cosa migliore da fare sarebbe sicuramente leggere l’intero scritto.

9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?

Tre aggettivi per descrivermi sarebbero sicuramente: solare, rigido e logico, ogni tanto però mi piace anche cambiare nella definizione del mio essere. Nel tempo libero leggo, scrivo, canto e ogni tanto amo fare delle brevi escursioni nella natura.

10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?

La nuit tombe sur Alger la Blanche, un libro interessante in francese sulla decennie noire e sulla situazione delle donne in Algeria.

Biografia

Valerio D’Erme è nato a Frosinone nel 1999 ed è studente in Editoria presso l’università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo scritto in versi dal titolo Questo libro parla di…Niente. Nei primi mesi del 2024 pubblica Riflessi, L’importante è essere al centro dell’attenzione o forse no.

Grazie di aver risposto alle mie domande!
Alla prossima!

Gabrio

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