Ciao lettrici e lettori,
ho il grande piacere di proporvi l’intervista di oggi. Il protagonista è Umberto Sebastiano, autore del libro “Il mondo finirà di notte” pubblicato da “Nutrimenti”.
Se volete leggere anche la mia recensione, potete recuperarla cliccando qui.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Il mondo finirà di notte”?
È una storia che ha vissuto dentro di me a lungo. Per anni ci siamo alimentati a vicenda in un sistema simbiotico. E a un certo punto ho capito che era giunto il momento di lasciarla andare. Per farla vivere, e in un certo senso per liberarmene. L’ambientazione, la scena musicale che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti, è quella in cui ho vissuto io da adolescente. In questo scenario, che ho cercato di ricostruire nei minimi dettagli, ho inserito una storia che è in gran parte inventata e solo in piccola parte vissuta. Il romanzo è il risultato di un lungo processo di elaborazione e di immaginazione.
2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?
Giovane, musicale e doloroso
3 – Ci puoi indicare un pregio e un difetto di Alex e di Kyara?
Sono adolescenti, e quindi ribelli, fragili e un po’ megalomani. Il loro pregio, che è anche il loro difetto, è vivere le emozioni con una devozione assoluta, pensando che non ci possa essere nient’altro di importante. Aggiungo che Alex riesce a scorgere le ombre, il lato oscuro dell’esistenza, ma di fronte a quelle ombre, vacilla. Kyara, nonostante l’età, è più matura, accetta le ferite che la vita infligge, ma lotta a testa alta.
4 – Ѐ, secondo me, un libro potente: quali sensazioni hai provato mentre scrivevi il romanzo?
È una storia d’amore e quindi mi sono emozionato. Ogni romanzo è un organismo vivo, anche se viene creato allontanandosi dalla vita, guardandola da lontano. Scrivendo ho provato le stesse sensazioni che spero provino i lettori: tenerezza, gioia, rabbia, angoscia, speranza. Ho vissuto sulla mia pelle tutti gli stati d’animo dei protagonisti e nei momenti più intensi ho sentito anche il bisogno di staccarmi da loro per riprendere fiato.
5 – Come è avvenuta la scelta di titolo e copertina?
In copertina ci sono io a 17 anni, quando suonavo e cantavo nei Rendez-vous Ravage. È raro che un autore esordiente possa finire sulla copertina del suo romanzo. In questo caso non ha molta importanza che sia io, è un’immagine che restituisce un’epoca, quella degli anni Ottanta, e insieme trasmette intensità e inquietudine. Mentre lavoravo al romanzo questa fotografia continuava a passarmi davanti agli occhi. L’ho proposta a Nutrimenti convinto che non l’avrebbero scelta, e invece è finita sulla copertina.
Il titolo è una citazione di Gioventù bruciata: verso la fine del film, il ragazzino interpretato da Sal Mineo chiede a James Dean “Il mondo finirà di notte?” e lui risponde “all’alba”. Il dialogo di questa scena è ripreso anche nel testo di una canzone degli Smiths, Stretch out and wait. Si tratta quindi di una doppia suggestione, musicale e cinematografica. Il titolo non è mai stato in discussione, anche se nelle primissime fasi di lavorazione ne avevo pensato un altro: Le bestemmiatrici timide, il nome del circolo poetico femminista di Kyara.
6 – Scaletta sì o scaletta no e come ti sei organizzato per la stesura?
Scaletta sì. La scaletta ci deve essere, altrimenti il rischio è quello di perdersi e di buttare via parte del lavoro. La struttura è fondamentale e va pensata come uno strumento efficace, non come una gabbia.
7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Di questo romanzo, proprio come se fosse un film, è disponibile anche la colonna sonora: basta collegarsi a Spotify e digitare il titolo del libro. Comparirà una playlist con i 35 brani musicali citati fra le pagine. Da Otis Redding ai Sex Pistols, passando per Dolly Parton e i Ribelli Cromati, il gruppo musicale di Alex.
8 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Puro, impuro e romantico.
9 – Quali sono le tue passioni e hobby?
L’arte contemporanea e le arti performative in generale, il teatro, la danza. La musica, che mi accompagna costantemente e che uso alla stregua di un integratore alimentare, o meglio, come una droga, per modulare la mia energia psichica. Cantare mi dà piacere, da giovane mi ha reso felice. E poi c’è l’ashtanga yoga, che rinvigorisce il mio spirito e mi permette di cimentarmi con le verticali.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l’ultimo libro che hai comprato e/o letto?
L’ultimo che ho letto è L’anno del pensiero magico di Joan Didion; il penultimo è Essere ribelli, raccolta di pensieri, visioni e confessioni di David Bowie. Ma il libro che mi ha colpito al cuore quest’anno è Mia diletta di Marieke Lucas Rijneveld.
Biografia
Umberto Sebastiano si è occupato di cronaca culturale, architettura e design per il quotidiano L’Unità. Ha collaborato con periodici e riviste come Rendiconti, Virus, Nocturno, Duel, Il Primo Amore, Left e L’Espresso. Ha lavorato per le più importanti reti televisive nazionali firmando programmi come Target, Tempi Moderni e L’Eredità. Ha scritto due libri per bambini: Tilda e la luna e Tilda e le parole magiche, illustrati da Valeria Petrone e inseriti nella collana editoriale Lilliput, Premio Andersen 2017.
Nel 2020 ha scritto e ha dato voce, insieme a Silvia Costa, al radiodramma Ecfrasi della finestra, trasmesso su Rai Radio 3. Sempre nel 2020 ha iniziato a collaborare con l’artista Patrick Tuttofuoco in un dialogo sull’esperienza del tempo che ha portato alla realizzazione dell’audio piece Always and Forever e dell’NFT Forever. Nel 2021 ha scritto i testi de La Femme Au Marteau, creazione teatrale di Silvia Costa in scena a Valence, Rennes, Parigi, Anversa e Strasburgo. Nel 2022 ha pubblicato per Nutrimenti il suo primo romanzo, Il mondo finirà di notte.
Grazie mille di aver partecipato all’intervista!
A presto!
Gabrio