Ciao a tutti,
oggi ho il piacere di proporvi l’intervista a Mariapoala Perucca che ricopre il doppio ruolo di autrice ed editore. Il libro di cui ci parla è “Rivelazioni incrociate” edito appunto da “Spunto edizioni”.
Se volete leggere la mia recensione potete cliccare qui.
Biografia
Lavoro e vivo con il mio compagno, ai piedi della Valle di Susa.
La danza ha pervaso la mia esistenza fino a un’età accettabile per esibirmi con dignità nei diversi generi: dalla classica alla caraibica. Ho insegnato a mia volta, ideando coreografie e costumi. Nel frattempo mi ha accompagnato per qualche tempo il suono sensuale del mio sax. Attualmente si accordano con la mia le voci di un coro pazzesco: VociMundi!
La mia realtà editoriale nasce nel 2013 da un progetto ideato insieme alla mia amica e cognata Stefania per creare una casa editrice di narrativa ambientale.
Da ciò l’origine del nome e del logo (4 libri aperti a formare un fiore).
Con la casa editrice sono impegnata nella pubblicazione di romanzi che contengono tale argomento, partendo da una semplice descrizione accurata di un paesaggio o dalla presenza di animali nella storia, fino alle tematiche ecologiche vere e proprie, con uno spazio speciale per i fuori collana.
I generi narrativi sono i più vari: dal thriller al giallo, dal noir al mistero, dall’introspettivo ai libri per ragazzi.
Ho visto la pubblicazione del mio primo romanzo nel 2010 La casa di Linda e nel corso del tempo diverse case editrici hanno pubblicato le mie poesie, i miei racconti e poi il mio secondo romanzo: Inconsapevole erede.
Rivelazioni incrociate è nato sotto il fiore di Spunto Edizioni.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Rivelazioni incrociate”?
Volevo che le domande esistenziali non fossero accantonate, da me come dai lettori, ma volevo farlo in modo fantasioso e divertente. Così ho usato, non a caso, lo stratagemma del cruciverba e quello dei sogni. I primi li adoro per quello che insegnano, i secondi mi appartengono vivamente, visto che sogno spesso e ricordo i miei viaggi onirici.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Introspettivo, fantasioso, divertente.
3 – Un pregio e un difetto di Giorgio e di Stefania?
Giorgio è maturo e testardo,
Stefania è divertente e insicura (anche se poi un difetto può rivelarsi un pregio e viceversa, proprio come nel libro).
4 – Come è nata la tua passione per la scrittura?
Non saprei dirlo, scrivevo poesie da piccola, come fanno tanti bambini e ho sempre immaginato situazioni e storie nella mia mente.
A scuola non vedevo l’ora che arrivasse il compito del tema perché mi piaceva tantissimo. Poi, in un periodo di transizione, ho provato a scrivere un intero romanzo. Quando sono arrivata al fondo tra mille emozioni, ho sentito che la scrittura mi apparteneva.
5 – Come ti organizzi per conciliare i due ruoli, quella della scrittrice ed occuparti della tua casa editrice?
Inevitabilmente quello di scrittrice viene un po’ messo da parte, perché la casa editrice assorbe il tempo del lavoro e gran parte del mio tempo libero, anche se nella mia testa scrivo sempre. È trovare il tempo per una stesura che diventa complicato.
6 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
C’è una particolarità legata al libro. In genere quando si scrive un romanzo, i lettori ti dicono quale personaggio hanno apprezzato, quale caratteristica o particolarità della vicenda li ha coinvolti maggiormente. Invece in Rivelazioni incrociate i lettori mi indicano un capitolo, in genere collegato a un sogno, che li ha colpiti maggiormente e per i motivi più vari. Devo dire che non c’è un sogno in particolare che ha riscosso più successo, questo a indicare, ancor più di altre volte, quanto siamo diversi anche nell’affrontare e vivere uno stesso romanzo.
7 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
Sì, i progetti sono due. Uno è vagamente a tinte gialle. Ho iniziato a scriverlo tempo fa; è ambientato in una cascina a corte ristrutturata in cui vivono diverse famiglie. Tra queste si instaurano dinamiche affettive di diverso tipo. Protagonisti una giovane liceale e suo zio alla ricerca di un coinquilino. L’altro, sempre con un velo di mistero, si sta delineando nella mia mente, ma è un progetto ancora embrionale.
8 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Che domanda difficile. Forse userei gli stessi aggettivi con cui ho descritto il mio romanzo nella domanda precedente. Tra i libri che ho scritto è quello che forse racchiude un mondo interiore più vasto e che mi appartiene nel profondo. Gli altri romanzi sono di un genere completamente diverso.
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
Il primo è Richard Bach, che mi ha accompagnato fin dall’adolescenza, ricorderete sicuramente Il gabbiano Jonathan Livingston, e poi sono una fan e amica di Alice Basso. Consentimi anche di nominare Lorenzo Marone perché ha una grande profondità nella semplicità delle sue storie, raccontate come solo un vero scrittore sa fare.
I titoli più significativi sono Niente per caso di Bach, della Basso Un caso speciale per la ghostwriter (ultimo della serie in 5 volumi, dove devo dire che l’autrice ha superato se stessa-finora-e ogni mia aspettativa) e di Marone La tentazione di essere felici.
Questo solo per citare alcuni contemporanei, escludendo gli autori di Spunto. 😉
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Il silenzio dell’onda di Gianrico Carofiglio che ho apprezzato molto. Con questo, quello di Alice Basso e l’ultimo di Marone (Tutto sarà perfetto), senza contare i saggi di Angela (padre e figlio) e della Bruzzone, mi sono regalata un’estate di svago. Con i libri ben scritti è facile staccare dal lavoro editoriale, poiché inevitabilmente le prime pagine si affrontano sempre in un modo diverso dalla semplice lettura.
Ti ringrazio molto di aver risposto alle mie domande
A presto!
Gabrio