Lettrici e lettori, buongiorno !!!
L’intervista di oggi è in compagnia di Maria Barresi, autrice del libro “L’essenza della felicità” edito da “Minerva Edizioni”
La mia recensione la trovate qui.
Biografia
Maria Barresi, nata a Reggio Calabria, vive a Roma. Giornalista Rai, è inviata per “La Domenica Ventura”, ogni domenica a mezzogiorno su Rai2 dove si occupa di calcio. Ha lavorato al TG1 nella redazione cultura e spettacoli. Laureata in lettere classiche, ha frequentato l’Istituto per la formazione al giornalismo “Carlo De Martino” di Milano. Prima di approdare al TG1, ha lavorato a Rai International dove ha condotto per quattro anni i telegiornali per gli italiani nel mondo e realizzato numerosi reportage.
Con “Vittoria contro il racket” ha ricevuto il Premio dell’Unione stampa cattolica italiana. Ha vinto due edizioni del Premio Ilaria Alpi per il giornalismo televisivo, di cui una per “I Talebani d’Africa, andato in onda a TV7-Speciali Tg1 e ambientato in Somalia dove ha vissuto.
Con “Somalia. Lo Stato che non c’è” ha ricevuto una menzione speciale della giuria presieduta da Mario Monicelli al Premio Chatwin e il documentario è stato trasmesso nel corso di un Social Forum di Firenze. Con “Veleno Somalia. Quando si muore prima di nascere” ha ricevuto il Premio Claudio Accardi”.
Ha scritto “L’essenza della felicità” pubblicato da Minerva e “Non dire niente”, Solfanelli editore, pubblicato in due edizioni e sei ristampe: romanzo contro la violenza sulle donne, liberamente ispirato a una storia vera. Ha scritto inoltre “Ma il cielo è sempre più rossoblù”, Minerva edizioni, con cui ha vinto il Premio Ghirelli 2018 per la letteratura del calcio della Federazione Italiana Giuoco calcio.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “L’essenza della felicità”?
Dalla magia di una strada, sfogliando un album di famiglia in pelle scura di foto in bianco e nero e dai racconti di mio padre. Quindi guardando, una fotografia di mia nonna paterna difronte alla sua drogheria con una cesta di bergamotti, nella via che collega piazza Duomo al chilometro più bello d’Italia a Reggio Calabria, la stessa dove cresceva Gianni Versace perché lì sua mamma Francesca aveva un laboratorio di sartoria.
Ascoltando mio padre, mi ha sempre fatto sognare quella strada dove mia nonna Maria vendeva la sua essenza di profumo e la signora Francesca, le sue creazioni di moda. Non una via qualsiasi, ma la reggina via Tommaso Gulli è nei miei pensieri come via Condotti a Roma o via Montenapoleone a Milano. Per questo credo che il mio romanzo sia nato camminando su 100 metri di strada, con una cattedrale alle spalle, il mare difronte e una magica matassa di ricordi in testa, che hanno formato la mia personale felicità.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Profondo, rassicurante, seducente.
3 – Sia il titolo che la copertina sono stupendi: ci racconteresti qualcosa di come li hai scelti?
Grazie per i complimenti che però vanno alle Edizioni Minerva di Bologna, che hanno lavorato alla copertina. Quando l’ho vista, sono rimasta incantata da una veste grafica elegantissima. Il titolo l’avevo sottoposto, insieme al manoscritto, all’Editore Roberto Mugavero e sono felice che l’abbia accolto, senza volerlo cambiare.
4– Un pregio e un difetto della nonna e della nipote?
La nonna ha solo pregi e il suo pregio più grande è il suo essere ironica senza esserne consapevole. Se proprio devo trovarle un difetto, è il suo piglio da manager anche quando sta seduta sotto un pergolato. Il pregio della nipote è l’essere viva e curiosa per quello che la circonda. Il suo difetto, l’essere un po’ snob, che la fa apparire irriverente.
5– Come è nata la tua passione per la scrittura?
Non ricordo esattamente, ma so che quando andavo alle elementari dalle suore, ho iniziato a inventarmi di tutto, canzoncine, poesie e fatti incredibili. Quando tornavo a casa, raccontavo tutto a mia nonna che, preoccupata, informava mia madre, cioè sua figlia, dicendole spesso: “Questa bambina ha troppa fantasia”!
6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
Si, è dedicato a un grande personaggio del mondo del calcio, ma è sempre un romanzo e non una biografia. Certo se poi, quest’anno, la Reggina va in serie B, ho una priorità. Devo cominciare a studiare sodo per raccontare, a modo mio, il possibile grande ritorno in serie A della mia prima squadra del cuore. D’altronde se sul Crotone in serie A, ho lavorato a una sorta di fiaba di circa 120 pagine dal titolo “Ma il cielo è sempre più rossoblù”, sulla Reggina sarò pronta a scrivere un'”enciclopedia”!
7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Determinata, solare, coraggiosa.
8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Quando entrai nella biblioteca di una Facoltà di architettura per studiare la facciata in pietra del Carso della stazione centrale di Milano, mi chiesero quale esame stavo preparando. Risposi che mi serviva consultare alcuni libri per scrivere un romanzo. Un romanzo su Milano? Mi incalzarono. No, sul profumo, risposi. Mi presero per pazza.
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
Elsa Morante, Isabelle Allende, Elizabeth Strout, Dino Buzzati, Corrado Alvaro, Luis Sepùlveda. Per citare un paio di libri: “La storia” di Elsa Morante e “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Sepùlveda.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
“I leoni di Sicilia” di Stefania Auci, ma amo leggere anche biografie e questa estate ho letto due volte quella di Michelle Obama “Becoming, la mia storia”. Bellissima! Ora sto per iniziare ” I sogni di mio padre” di suo marito Barack e spero che siano solo “fake news” le voci di un loro presunto divorzio perché, qualora fosse, la mia attuale felicità crollerebbe a pezzi.
Ti ringrazio moltissimo di aver risposto alle mie domande.
Alla prossima
Gabrio