Buongiorno a tutti.
Dopo la pausa natalizia tornano le interviste !!!
Iniziamo il 2020 con Marco Rizzonato autore del libro “Che cosa bolle in cella” della casa editrice “Pathos Edizioni” e scritto con Debora Sgro
Se non avete ancora letto la mia recensione la trovate qui.
Biografia
Marco Rizzonato nasce a Milano nel 1961. La sua vita è donata agli altri per scelta personale. Nel 1981 decide di lasciare casa prima dei 19 anni per vivere un percorso di vita donata agli altri all’interno di una istituzione religiosa.
Dopo 37 anni vissuti all’interno di questa realtà, decide di lasciare tutto e iniziare una nuova vita sempre donata agli altri in mezzo alla gente. Questa sua scelta nasce dal bisogno di mettersi in ascolto nella società a chi è in difficoltà, provando direttamente che cosa significa non avere un lavoro, una casa e uno stipendio. Questa esperienza dura da più di un’ anno fidandosi quello che la Provvidenza gli dona ogni giorno.
Dal 2000 Marco porta avanti un’esperienza in carcere con persone provenienti da lata criminalità proponendogli un cambio di vita nel dono di sé agli altri. Nel 2003 fonda con altri volontari l’Associazione Outsider che si dedica alle persone con disabilità e in detenzione usando l’arte come strumento di integrazione.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Che cosa bolle in cella”?
Nasce dal desiderio di far percorrere alle persone in detenzione la riflessione su i nostri sensi. Il primo fatto due anni fa era riguardo al cibo. Abbiamo realizzato uno spettacolo che il tema era il cibo in un ristorante famoso. Abbiamo visto l’interesse da parte delle persone in detenzione del tema e abbiamo capito che potevamo investire in un libro.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Bello, interessante, piacevole.
3 – Come vi siete organizzati tu e Debora Sgro per realizzare il libro?
Abbiamo chiesto alle persone in detenzione di scrivere le ricette. Alcuni hanno scritto poesie, altri le loro storie. Io e Debora abbiamo raccontato il progetto.
4 – Con quale criterio avete scelto le ricette?
Siccome i detenuti cucinano in cella con il fornelli da camping abbiamo deciso di mettere quelle più interessanti che ci sembravano difficili da realizzare senza avere un forno normale. Ci sembrava una sfida per la gente comune. Su 150 ricette abbiamo deciso di metterne solo alcune accordandoci con loro.
5 – Come è nata la tua passione per la cucina?
Mi è sempre piaciuto. essendo vissuto in una comunità religiosa non avevo la possibilità. Poi un giorno nel fare qualche prova ho visto che mi veniva bene e mi sono lanciato. Adesso che vivo fuori da quella realtà mi devo arrangiare perciò mi diverto nel inventare piatti nuovi.
6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
Da Pathos edizione esce tra poco il primo volume di “Poppi” una fiaba di un piccolo ippopotamo che è una lezione di vita. E’ già pronto il secondo scritto non graficamente che faremo uscire il prossimo anno.
Poi c’è la continuazione di “loro e (D)io” dedicato ai personaggi del vangelo. Ho immaginato di andare come report in quella realtà e incontrare i personaggi che hanno conosciuto Gesù e fammi raccontare da loro questa storia d’amore. Sto scrivendo il mio primo romanzo rosa è in cantiere ambientato in Italia e ispirato a una storia vera.
7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Simpatico, testone, amorevole.
8 – Qual è la tua ricetta preferita e chi è lo chef che apprezzi maggiormente?
Strudel di mele, ne mangerei a quintali. Lo chef Baronetto per la sua umiltà.
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
Enzo Bianchi, Nicholas Sparks
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
I libro non li compro me li regalano. Adesso sto leggendo regalato da Debora “Il fuoco addosso, tratto da una storia vera.
Grazie di aver partecipato all’intervista
ciao
Gabrio
Comments
Corrado Occhipinti
Complimenti Gabrio, molto interessante questa intervista.
Gabrio
to Corrado Occhipinti
Ti ringrazio molto !!!