Buongiorno lettrici e lettori!!!
Per il momento dell’intervista vi propongo l’ospite di questa settimana: Gualtiero Ferrari, autore del libro “Satan’s Grill” pubblicato dalla casa editrice “Be strong edizioni”.
Se volete recuperare anche la mia recensione, vi basta cliccare qui.
Intervista
1 – Chi è Gualtiero Ferrari e che tipo di scrittore sei?
Gualtiero è uno stagionato scrittore emergente, spiaggiato nelle secche della distopia e dell’horror, qualche volta contaminate da un pizzico di fantascienza.
Mi piace regalare emozioni forti, che segnano, ed è quello che cerco di fare con la scrittura. Spero di riuscirci.
2- Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Satan’s Grill”?
Per quanto assurdo possa sembrare è nata a un semaforo, osservando un’insegna parzialmente coperta, dalla quale sbucavano una manciata di lettere che sembravano creare proprio il titolo di Satan’s Grill.
Nel tragitto fino a casa ho delineato personaggi e trama, il resto è venuto da sé.
3 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?
Crudo, distopico e speranza. Ogni parola ha un suo senso compiuto in relazione al libro, ma occorre leggerlo per capire.
4 – Dove e in che periodo è ambientato il tuo libro?
L’ambientazione è volutamente vaga. La mia idea era di far focalizzare il lettore sulla storia non sugli elementi a contorno, perciò i protagonisti si muovono in un futuro prossimo dai tratti distopici in una metropoli post-apocalittica, però senza aver indicato chiaramente né il dove, né il quando.
5 – Raccontaci qualcosa dei personaggi, sia a livello caratteriale che di azione.
Tutti i personaggi sono ragazzi, per lo più adolescenti, e non per caso. La loro voglia di vivere è palpabile e contagiosa, anche se il mondo in cui vivono non glielo permette.
Il protagonista, contrariamente ai personaggi secondari, è un po’ più spettatore, apparentemente meno coinvolto. Sembra vivere gli eventi filtrati dal diario su cui annota tutto, anche se in realtà porta nel cuore un desiderio che ne condiziona la vita e le scelte.
6 – Quali sono gli elementi per scrivere un buon horror e hai ricevuto qualche critica negativa?
Le critiche, e ne ho ricevute molte, se circostanziate sono spunti di miglioramento. Nessuno è perfetto, io meno di tutti, perciò ogni lettore che mi evidenzia ciò che non ha gradito mi spinge a fare meglio la volta successiva.
Cosa serve per scrivere un buon horror? Credo paura ed empatia. Sono fondamentali entrambe: la prima per capire quali corde toccare, la seconda per capire come toccarle.
7 – Come sei riuscito a scrivere una storia così ben dettagliata e completa in poche pagine?
Sono stato fortunato. La trama si è creata praticamente da sé, ho solo dovuto mettere in forma scritta quello che sentivo dentro. Ed essendo la sensazione molto forte, anche il risultato lo è stato altrettanto. Poi c’è qualche piccolo trucco del mestiere che serve sempre, ma posso dire che l’ispirazione è stata la pietra angolare su cui ho costruito il racconto, come sempre.
8 – Ci puoi raccontare un aneddoto sul libro?
Una notte stavo scrivendo, saranno state le tre del mattino, a un certo punto sento un frastuono pazzesco arrivare dalla cucina. Ho perso 10 anni di vita. Poi quando sono andato a vedere ho scoperto che una pila di piatti e bicchieri era collassata nel lavello, ma quel piccolo incidente mi ha scosso i nervi al punto che ho smesso di scrivere e non sono riuscito a dormire. Molti credono che chi scrive horror ne sia un fan sfegatato, non è il mio caso. A me fa paura, forse proprio per questo ne scrivo, per esorcizzare i miei fantasmi personali.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?
Hobby pochi, anzi praticamente nessuno a parte la lettura. Tra lavoro, famiglia e scrittura ho davvero poco tempo. Grazie al cielo dormo quasi nulla, altrimenti non so come potrei fare.
Se invece devo descrivermi direi: pigro, pigro e poi ancora pigro. Potessi, entrerei in letargo a settembre e ne uscirei verso maggio. Anche a fine giugno se non fosse troppo caldo. Un paio di mesi per fare scorte di grasso, poi di nuovo a nanna.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l’ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Al momento sto leggendo “Soffocare” di CHUCK PALAHNIUK, un vero maestro di cui consiglio a tutti la lettura.
Biografia
Gualtiero Ferrari nasce a Torino nel 1970 e trascorre l’adolescenza in questa città.
Terminata una lunga esperienza di studio all’estero, rientra in Italia e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio, ma espatria per motivi di lavoro prima di portare a conclusione il corso di laurea.
Appassionato lettore di fantascienza e fantasy fin da giovane, si rifugia nella scrittura ormai adulto durante un difficile periodo personale.
Parla fluentemente inglese, francese e quel minimo di tedesco necessario a ordinare del cibo caldo e una birra fresca.
Oggi abita in un borgo sulle colline alle porte del capoluogo Piemontese, è felicemente sposato nonché padre di un figlio appena maggiorenne, e lavora presso un’azienda di meccanica di precisione.
Il suo romanzo d’esordio Zetafobia è stato finalista al Premio Odissea 2017, pubblicato da Delos Digital l’anno seguente.
Pubblicazioni
Satan’s Grill (Racconto) – Be Strong Edizioni, Collana Be Scream, 2023
Eldorado, (Racconto lungo) – Delos Digital, Collana The Tube Exposed, 2023
Il calzolaio di via Barbaroux, racconto pubblicato nell’antologia “I misteri di Torino” – Rudis Edizioni, 2022
Zetafobia 2: La città morta (Romanzo) – Delos Digital, 2021
La magia del circo, racconto breve pubblicato nell’antologia “IV° Premio Emozioni 2020” – Pubblicazione indipendente, 2020
Zetafobia (Romanzo) – Delos Digital, 2018
Nemesi, racconto pubblicato nell’antologia “Z di Zombie 2017” – LetteraturaHorror.it, 2017
Collaborazioni
Delos Digital – Romanzi e racconti, dal 2018 ad oggi
Italian Sword & Sorcery – Recensioni e racconti, 2020
Contatti & Social:
www.gualtieroferrari.com
gualtiero.ferrari70@gmail.com
www.instagram.com/gualtiero.ferrari/
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grazie di aver partecipato all’intervista!
Ciao
Gabrio
Comments
Giuliano
Grande Gualtiero, sempre top! Lo dovevo leggere qui che hai un anno più di me? Dopo Zetafobia 1 e 2 per me sei Zombieman, ma […] Read MoreGrande Gualtiero, sempre top! Lo dovevo leggere qui che hai un anno più di me? Dopo Zetafobia 1 e 2 per me sei Zombieman, ma questo già lo sai. Mi piace come scrivi! Read Less